Dodici

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Claudio

Sono a casa di Mario.

Ho lui qui con me, accanto a me e non sento il bisogno di altro.

Mi sembra di essere tornati a cinque anni fa, quando tutto era perfetto ed ora mi sento a casa.
Mi sento bene.

Abbiamo passato tutto il pomeriggio sdraiati sul divano, con Nocciola accanto a noi, a chiacchierare e ricordare tutti i bei momenti passati insieme.
Abbiamo riso, ci siamo scambiati tutti gli abbracci che ci sono mancati in questi anni e ci siamo guardati negli occhi, senza barriere, pronti a ricominciare insieme.

Ora però è quasi buio e questa sera ho un appuntamento con Laura.
Mario resta qui con le sue ferite e, se pur più leggero, so di doverlo lasciare solo, e questo mi fa sentire triste.

Gli sfioro una guancia delicatamente, mentre dorme poggiato con la testa sul mio petto, quando sento il suo respiro farsi più leggero e la sensazione di tepore allontanarsi da me.
"Cla.." la voce impastata dal sonno e gli occhi da bambino ancora un po' socchiusi.
"Devo andare Mario.." annuisce mentre continuo a carezzarlo e di rimando si spinge con il volto contro la mia mano.
"Io ti aspetto qui" mi sorride e anche il mio sorriso si accende.
Lo abbraccio di nuovo, ma con delicatezza per non fargli male e poi,
a malincuore mi alzo dal divano.

"Mi era mancato passare del tempo con te e soprattutto.. mi eri mancato tu."

Di solito faccio fatica ad esternare i miei sentimenti, ma in questo momento ne ho proprio bisogno, ho bisogno di dargli delle certezze.

Lo vedo strofinare il volto contro un cuscino sul divano e sorridere "tu di più."
Afferro la giacca e lo zainetto, e li indosso.

"Questa sera ho un appuntamento con quella ragazza che era con me qualche settimana fa da Tally, vorrei tanto rimanere ma non posso, scusami ..."
non so neppure perché gliel'ho detto, ma mi rendo conto che avrei potuto evitarlo dalla sua reazione.

Vedo il suo sguardo spegnersi leggermente al suono di quelle parole, anche se cerca di mascherarlo prontamente, e sento una fitta al petto.
Mi sento in colpa.

"S-si certo.. io non posso venire al lavoro ancora per qualche giorno, ma se vuoi sono qui.."

Mi avvicino a lui e gli scompiglio i capelli prima di lasciargli di nuovo una carezza veloce sul volto.

"Il prima possibile vengo te lo prometto" gli lascio un bacio sulla fronte e mi beo del suo profumo, dell'odore della sua pelle che mi era mancato da morire.

"Grazie di tutto Cla" è un sussurro timido, impercettibile.

Lo vedo strofinare il volto contro il mio braccio  "Ti prego... non mi abbandonare più."

Sento una fitta e poi il vuoto nello stomaco.
Mi avvicino a lui abbracciandolo con tutta la forza che ho in corpo e glielo sussurro nell'orecchio perché deve sentirmi, perché deve convincersi che è vero.

"In passato ho sbagliato, ma credimi io non ce la faccio a stare senza di Te.
Ho bisogno di averti nella mia vita."

Lo stringo ancora un po' e lo sento rilassarsi tra le mie braccia "Ti voglio bene Mario."

Gli lascio un bacio fra i capelli e mi avvio verso la porta, lasciandogli un ultimo sguardo amorevole prima di chiudermela alle spalle.

                                   *

Mi sono preparato velocemente perché è già tardi ed ora mi affretto a raggiungere la pizzeria dove mi devo incontrare con Laura.

La vedo arrivare, ed è bellissima.

Randagi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora