Diciotto 2.0

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Zweisamkeit:
Una parola tedesca di cui non esiste traduzione.
È quello stato paradisiaco in cui due anime si ritrovano, formando un alone di solitudine tra loro, isolandosi dal mondo e bastando a se stesse.

Questo siete voi.
Due anime destinate a stare insieme.
Per quanto la distanza e il tempo vi tengano separati fisicamente, i vostri cuori finiscono solo con il rincorrersi e ritrovarsi sempre.

I vostri occhi si sono scelti prima ancora delle vostre teste.
Le vostre mani si sono incontrate e vi siete accarezzati l'anima prima ancora del corpo.

I vostri cuori hanno iniziato a battere insieme dal primo istante in cui i vostri sguardi si sono incrociati, perché già sapevano.

Un anno fa è iniziato tutto per caso, ma poi è continuato per scelta.
Perché paradossalmente più vi perdete più non fate altro che tornare a casa.
Perché siete uno spettacolo e gli uni nelle braccia dell'altro ci state proprio bene.

Questo è per voi che un anno fa, con molta probabilità, a quest'ora vi stavate amando per la prima volta.

Mille volte si.
Mille volte voi.
Mille volte noi.

 Mille volte noi

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Mario

"Buon compleanno."

Si gira con il volto illuminato dal suo sorriso che esplode e splende.
Splende come lui.

Claudio è quanto di più bello possa capitare nella vita di una persona.
Claudio è un regalo di Dio.

"Ti odio." sorride mentre poggia la sua fronte contro la mia facendole combaciare "come hai fatto?"

"Sorpresa.." dico con fare ovvio mentre gli lascio una leggera carezza sul volto, prima di avvicinare le mie labbra alle sue quasi a sfiorarle.
Sorride sulle mie ed io mi avvicino velocemente per azzerare la distanza e lasciargli un bacio che sa di tutto e niente.

Uno di quei baci che ti dai in riva al mare quando senti la malinconia per qualcosa sta per finire, ma con la consapevolezza nel cuore che sta a suggellare un nuovo inizio.

L'inizio di noi.

Chiedo accesso alla sua bocca e lui prontamente me lo concede, mentre porto una mano sul suo collo ed inizio ad accarezzarlo.

Intervalliamo i nostri baci a sorrisi e sospiri, che poi si fondono di nuovo.

"Mario.." torno serio solo per guardarlo negli occhi prima di alzarmi e posizionarmi davanti a lui che mi osserva dal basso della sua posizione. 

Faccio una leggere pressione sul suo petto e lo lascio scivolare indietro, andandomi poi a posizionare sopra di lui, lentamente.

Le nostre labbra come calamite si attraggono di nuovo.

Voglio godermi ogni cosa, senza fretta.

Cerco di non pesare su di lui, per quanto il mio corpo gracile rispetto al suo possa in qualche modo effettivamente pesare.

Randagi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora