Claudio
Sono sdraiato sul divano mentre guardo la tv da così tanto tempo, che penso ormai abbia preso la forma del mio corpo.
Stanotte ho dormito poco, ma come sempre da buon mattiniero mi sono alzato presto.
Oggi non è prevista nessuna serata al Romeo's e quindi ne approfitto per rilassarmi e stare qui a poltrire, chiuso nella mia solitudine.
Scorro i canali in cerca di qualcosa d'interessante, ma l'unica cosa che cattura la mia attenzione sono le canzoni che passano sui canali di musica.
Anche se per poco.Sento il cellulare vibrare, quando leggo sul display il nome di Paolo.
Non sono stupito più di tanto, dato che ormai il nostro rapporto è diventato piuttosto confidenziale, perciò rispondo.
"Buongiorno Paolo"
Mi alzo dal divano per portare la tazza da cui ho appena mangiato il mio yogurt in cucina.
"Claudio, senti devi venire immediatamente a casa mia, è urgente" sembra agitato e questo mette in agitazione anche me.
"Paolo cosa succede?! Mi fai spaventare!"
Inizio a fare avanti e indietro davanti al tavolo della mia cucina."Quando vieni ti dico, chiamami quando sei sotto casa non citofonare. Muoviti!"
Non mi rivela nulla, ma io mi precipito in camera a vestirmi.
Se è così agitato significa che deve essere successo davvero qualcosa di grave.
Mi preparo velocemente, mi infilo la giacca di jeans ed esco da casa mia.
Prendo la macchina e mi dirigo fuori dal centro per raggiungere casa sua.
Appena arrivo faccio come mi ha detto, lo chiamo e subito sento scattare la serratura del portone.Percorro velocemente le scale e quando arrivo non mi lascia parlare che "shh, fai piano aspettami di là."
Percorro la direzione che mi ha indicato e raggiungo il fondo della stanza per ritrovarmi poi in cucina.
Mi dice che va a prendere il telefono in camera sua e di aspettarlo qui.
Passa qualche minuto, ma di Paolo, nemmeno l'ombra.Il mio sguardo intanto si perde ad osservare le calamite sul frigorifero ed i tanti post it colorati che lo decorano.
Poi si posa su una foto che ritrae due ragazzi sorridenti e spensierati in vacanza.
Lui e Mario.Sospiro amareggiato e mi fermo a pensare a quante occasioni sprecate nella mia vita e a quanti rimpianti mi porto dentro.
Vengo distratto quando sento una porta sbattere ed una voce molto familiare farsi sempre più vicina.
Mario.
È arrabbiato con... Paolo.
O quantomeno sta urlando contro di lui.
E quando Mario è arrabbiato non sente ragioni, vede nero e non capisce più nulla.Lo vedo fare capolino in cucina quando ci troviamo uno di fronte all'altro e rimaniamo entrambi a bocca aperta.
Ci scrutiamo confusi, ma non passano nemmeno pochi secondi che Mario ricomincia ad urlare e a maledire il suo amico.
A dire il vero a me fa sorridere vederlo cosi infuriato, ma mi trattengo perché so che se la potrebbe prendere anche con me.
Ed è questo infatti che succede, quando mi arriva un messaggio da parte di Paolo dal contenuto piuttosto azzardato.
STAI LEGGENDO
Randagi
Fanfiction•Opera coperta da COPYRIGHT• Tutti abbiamo un cuore incompleto ed impieghiamo la nostra breve esistenza a cercare, forse invano, la parte mancante. Vaghiamo come randagi senza una direzione in cerca dell'amore. Perché la vita ci fa incontrare il nos...