Non vi conosco, ma vi porto tutti nel cuore.
Questa fine voglio dedicarla a tutti voi che mi avete accompagnata in questa avventura.In particolare a agaricusmea, prezzemolinasabry, rosaselvaggia .
Siete tre anime pulite e belle.
Tre settimane dopo
Mario
Siamo sdraiati sul letto da circa due ore.
È domenica, ed abbiamo trascorso una mattinata in totale relax a coccolarci in previsione della settimana che sarebbe iniziata l'indomani.
Claudio sta fumando mentre io me ne sto qui sul suo petto a guardarlo.
Amo perdermi a studiare ogni suo più piccolo dettaglio, mi piace osservarlo.
"Che c'è?" alza un sopracciglio con fare interrogativo ed io mi mordo il labbro mentre sorrido quasi imbambolato di fronte alla sua bellezza.
Mi faccio più vicino per afferrare la sigaretta che tiene fra le dita, ma lui anticipa i miei movimenti perfettamente.
D'altronde mi conosce meglio delle sue tasche.
"Dai, dammi un tiro" brontolo e punto sui miei infallibili occhi dolci.
"Non devi fumare Mario, fa male" lo vedo avvicinare il filtro alla bocca e inglobarlo con le labbra.
Le sue labbra, mi faranno sempre impazzire.
Sono indecentemente carnose e morbide.Lo vedo giocherellare di nuovo con il filtro per provocarmi.
"Claudio smettila" rido e gli do un pugno dritto al fianco, ma probabilmente a lui risulta più come una carezza vista la mia scarsità a riguardo.
Mi guarda con malizia e si morde il labbro "d'accordo" fa un altro tiro "vieni qui" mi spinge un po' più verso di lui trascinandomisi addosso.
Si avvicina alle mie labbra e rilascia il fumo direttamente all'interno della mia bocca, lo fa lentamente ed io chiudo gli occhi e me lo godo.
Mi avvicino per mordergli il labbro inferiore, ma lui si scansa lasciandomi insoddisfatto "mi avevi chiesto un tiro e te l'ho concesso" mi provoca e, come sempre, gli riesce bene.
"E se io ne volessi un altro?" se io volessi le tue labbra, la tua anima e te, completamente.
"Tu non decidi niente Mario" mi scompiglia i capelli e mi canzona.
Ah si? Ti faccio vedere io.
Mi sposta leggermente per posare la sigaretta nel posacenere sul comodino, ed è a quel punto che faccio leva sul materasso per alzarmi e sovrastarlo, prendendolo di sorpresa e lasciandolo a bocca aperta.
Avvicino le mie labbra alle sue ma non lo bacio, lo respiro solo.
"Che intenzioni hai?" porta le mani dritte sul mio fondoschiena, ma subito lo blocco, le afferro e le porto oltre la sua testa.
"Sono io quello con più esperienza ricordatelo sempre" mi stendo completamente su di lui prendendo d'assalto il suo collo.
Alterno baci e piccoli morsi fino alla mandibola proseguendo poi per fermarmi all'angolo della bocca quando lo sento ridere.

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Randagi
Fanfiction•Opera coperta da COPYRIGHT• Tutti abbiamo un cuore incompleto ed impieghiamo la nostra breve esistenza a cercare, forse invano, la parte mancante. Vaghiamo come randagi senza una direzione in cerca dell'amore. Perché la vita ci fa incontrare il nos...