1 - goodbye pack

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La guerra non finisce mai.

Possono finire le battaglie, il terrore, il freddo delle armi, ma una volta che l'hai vissuta non puoi dimenticarla.

La guerra può terminare, ma vivrà per sempre dentro di te, come una scheggia che riesci a togliere solo in parte dopo che si è infilata sotto pelle.

Pensavo a questo mentre osservavo Scott, intento a preparare la valigia. Il giorno dopo sarebbe partito per il college.

Un senso di malinconia e smarrimento mi invase nel vederlo chiudere il bagaglio. Questa volta aveva piegato i vestiti, riuscendo a far stare tutto alla perfezione.

"Malia viene con te?" gli chiesi.

Lui annuì. "Abbiamo trovato un appartamento non lontano dal college. Lei è rimasta dell'idea di non voler continuare gli studi, quindi cercherà un lavoro mentre io studio."

"Cercherai anche tu qualche impiego?"

Si sedette sul letto, osservando la stanza, e lo imitai. Era così spoglia, ora.

"In realtà ho già trovato un veterinario, lavorerò lì da apprendista."

Annuii. C'era una cosa di cui volevo parlargli, ma non sapevo come dirglielo senza sembrare disperato.

Sapevo che lui lo sentiva. Mi conosceva alla perfezione e aveva capito che qualcosa non andava, ma aveva imparato a non farmi domande.

"Quando tornerai?" gli chiesi.

Scott scrollò le spalle. "Tra un mese, più o meno. Voglio iniziare subito a studiare, quindi all'inizio mi concentrerò solo sul college, poi comincerò a venire per i weekend."

Restammo in silenzio. Non era imbarazzante, anzi era quasi rilassante.

Scott non avrebbe portato tutta la sua roba, ma era comunque strano vedere la sua stanza così.

Rifletteva i miei sentimenti, in un certo senso. Non ero completamente vuoto, ma una parte di me se ne sarebbe andata insieme a lui, al mio branco. Sarebbe tornato tutto com'era prima di conoscerli, solo che ora ero un lupo mannaro.

"Domani ricomincia la scuola. Sei al terzo anno, ora." La voce di Scott mi riportò alla realtà.

"Già... non sono poi così entusiasta di tornare. È tutto diverso, ora."

Scott capì cosa intendevo senza doverlo spiegare. Dopo la guerra contro Monroe tutti sapevano cosa eravamo. Non avrei dovuto nascondermi e in un certo senso era una cosa positiva, ma con tutti a conoscenza del nostro segreto eravamo un po' meno al sicuro. Chiunque avrebbe potuto agire contro di noi, proprio come aveva fatto Monroe.

"Almeno sei capitano di lacrosse!" tentò Scott.

"Co-capitano." lo corressi.

Io e Nolan avevamo deciso di comune accordo di spartirci il ruolo. All'inizio era stato un po' strano, ma alla fine ci eravamo abituati.

"Com'è la situazione con Nolan?" mi chiese.

Un filo pendeva dalla manica della mia felpa e cominciai a giocarci. "Siamo amici, se così possiamo dire. Andiamo d'accordo."

"Ne sono felice."

Presi un respiro. Scott stava cercando di tranquillizzarmi, parlando di cose che già sapeva. Non stava funzionando molto.

Eppure dovevo dirglielo, quindi presi coraggio.

"Non sono sicuro di essere all'altezza di proteggere Beacon Hills. Voi non ci sarete e io ho ancora tanto da imparare." Smisi di tormentare il filo e lo guardai negli occhi. "So che non sarò solo, ci sono Mason e Corey, ma sarò l'unico del branco a rimanere. Voi ve ne state andando, andate avanti con le vostre vite, ma io sono ancora qui, in questa città. E sono terrorizzato all'idea di dover combattere con qualche nuova creatura se si presentasse qui."

hold on ❁ thiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora