20 - date night

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Aprii l'armadio, buttando all'aria i miei vestiti.

Dovevo preparami per l'appuntamento con Theo, ma non trovavo niente da mettere.

Un gemito di frustrazione uscì dalle mie labbra e mi sedetti sul letto, circondato dagli abiti sparsi sul materasso e sul pavimento.

"Hai bisogno di una mano?"

Mi voltai verso la porta, dove Alec mi stava guardando con una risata.

Lo guardai, una richiesta d'aiuto evidente negli occhi.

"Sì, ti prego."

Lui rise ancora, ma si avvicinò e iniziò a raccogliere i miei vestiti.

"Dove lo porti?" mi chiese, osservando una maglietta.

"In realtà mi porta lui, ha detto che non si fida a farmi guidare, dato che una volta non seppi nemmeno riconoscere le chiavi di una porta da quelle di un'auto." borbottai, e la sua risata crebbe ancora. "Non fa ridere, sono disperato!"

Alec cercò di darsi un contegno. "Hai ragione, scusa. Allora, dove ti porta?"

"Avevo pensato di andare in un ristorante, ma non ho abbastanza soldi per pagare per entrambi, quindi abbiamo optato per un picnic al lookout point."

"Quindi una cosa informale." disse Alec, più a se stesso che rivolto verso di me. Piegò la camicia che aveva raccolto, riponendola nell'armadio. "Ti ci vuole qualcosa di casual, ma meno casual del tuo solito casual."

"Così non mi aiuti, mi stai solo confondendo maggiormente le idee."

"Okay, parlerò più facilmente, così capisci." disse, roteando gli occhi. "Essendo un picnic nella natura, credo che sarebbe meglio se non mettessi niente di elegante. Direi che il paio di jeans più bello che hai, insieme ad una maglia monocolore e una felpa nel caso ti venisse freddo sia la soluzione migliore."

Aprii la bocca, poi la richiusi. "Non ho jeans belli."

"Oh mio dio, sei un disastro, Liam."

Sbuffai. "Lo so, non è il caso che me lo ricordi."

"Okay, ora guardo tra i tuoi vestiti e scelgo qualcosa per te, intanto vai a farti una doccia e a sistemarti i capelli, sono un disastro. Quasi quanto te."

Mi alzai e seguii il suo consiglio. Ero finalmente andato dal parrucchiere e ora i miei capelli erano tornati di una lunghezza decente. Feci una doccia calda, rilassandomi sotto l'acqua per qualche minuto.

Asciugai i capelli e indossai un paio di boxer puliti, poi tornai in camera mia.

I vestiti erano spariti dal pavimento ed erano tutti piegati nell'armadio, un paio di jeans scuri e una maglietta bianca erano distesi sul mio letto.

"E questa è la felpa più carina che hai, quindi credo sia la migliore per l'occasione."

Alec mise una felpa che neanche ricordavo di avere sul letto, accanto agli altri vestiti.

"Mi hai salvato la vita." gli dissi. Lui mi diede una pacca sulla spalla.

"Ora cambiati, hai quindici minuti per finire di prepararti."

Guardai l'orologio sul mio comodino, spalancando gli occhi. "Solo quindici minuti?"

"Già, quindi datti una mossa."

Alec uscì da camera mia, chiudendo la porta alle sue spalle. Indossai i vestiti che aveva preparato per me, accorgendomi che non mi ricordavo nemmeno di quei jeans. Scossi la testa, infilandomi un paio di sneakers bianche e nere.

hold on ❁ thiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora