6 - you left me

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Aprii l'armadietto e posai i libri, prendendo il mio pranzo.

Non ero riuscito ad ascoltare una singola parola dei professori durante tutta la mattina, la mia mente continuava a tornare alla sera prima, a Theo che si scusava, ad io che lo perdonavo.

Al fatto che mi avesse definito adorabile.

Scossi la testa per la cinquantesima volta ed uscii nel cortile, diretto verso il tavolo dove erano già seduti i miei amici.

"E poi ha eseguito l'esperimento alla perfezione, quasi come te, Mason!" sentii dire da Corey.

"Nessuno è bravo quanto me, amore, mi dispiace." rispose il mio migliore amico.

"Che mi sono perso?" chiesi, sedendomi tra Alec e Nolan.

"Stavo raccontando a Mason quanto è stato bravo Alec a lezione di chimica, prima." disse Corey, bevendo dalla sua bottiglia d'acqua.

Mi illuminai, annuendo vigorosamente. "Ha ragione, è stato davvero bravo."

Mi voltai verso l'interessato, sorridendogli. Mi sentivo come un padre fiero del proprio figlio, nonostante io e lui avessimo la stessa età e non potessi esserlo realmente.

Morsi il mio panino, felice di poter finalmente mangiare. Stavo morendo di fame.

"Ragazzi, c'è un altro lupo mannaro oltre a noi, qui a scuola?" chiese Alec. "Una ragazza?"

Ci pensai su. "Non che io sappia. Forse ci sono un paio di coyote mannari, ma credo siano ragazzi."

Lui sollevò un sopracciglio. "Eppure ero sicuro che ce ne fosse una alla mia lezione di spagnolo."

Non avevo percepito nessun altro licantropo, il che era strano. Se era in classe con Alec doveva avere la mia età, quindi era impossibile che non avesse neanche una lezione insieme a me.

Lasciai perdere, quello era il minore dei miei problemi. Avevo altre cose per la testa, al momento.

Presi il cellulare, che aveva vibrato nella mia tasca, e lessi il messaggio che avevo ricevuto. Era Theo.

Oggi vengo a prenderti e mi accompagni a guardare un paio di alloggi, ti va?

Sorrisi istintivamente, senza accorgermene. Digitai subito la risposta.

Certo, ci vediamo alle 15:30.

"Cosa avete le ultime due ore?" chiesi.

"Io ho storia." disse Nolan.

"Economia." rispose Alec. Eravamo nella stessa classe, quindi lo sapevo in realtà.

Mason sbuffò. "Educazione fisica. Non ho proprio voglia di correre, oggi."

"Almeno ci sono io, amore." disse Corey e Mason sembrò leggermente sollevato.

"Meno male, almeno mi rallegri un po'."

Arricciai il naso. "Sento che sta per venirmi il diabete." dissi.

Mason per tutta risposta prese il viso del suo ragazzo e lo baciò. Quando si staccarono feci loro la linguaccia, fingendomi schifato dalla loro sdolcinatezza.

La campanella ci richiamò e ci lasciammo sfuggire un lamento di gruppo.

Ci alzammo e ognuno di noi si diresse verso la propria aula, io ero al fianco di Nolan.

"Chi credi che possa essere?" mi chiese il mio amico. Inarcai le sopracciglia.

"Chi intendi?"

"La lupa, mi sembra strano che tu non te ne sia accorto."

hold on ❁ thiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora