4 - limits

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Fu mia madre a svegliarmi.

La sera prima ero distrutto, soprattutto psicologicamente, e mi ero dimenticato di mettere la sveglia.

"Muoviti che sei in ritardo, Mason è già qua fuori." mi disse.

Scattai in piedi e mi cambiai alla veloce, indossando le prime cose che trovai nell'armadio. Mi lavai i denti e mi precipitai di sotto, prendendo il pranzo che mia madre mi stava porgendo e salutandola.

L'avevo detto che ero un ritardatario. Era stato un miracolo che mi fossi alzato, comunque.

"Scusate il ritardo." dissi, entrando in auto.

"Immaginavo che sarebbe successo." Mason accese la macchina e partimmo.

"Com'è andata con Theo, ieri?" mi chiese Corey mentre abbassava il volume della radio.

Scrollai le spalle. "Gli ho detto quello che volevo dirgli e gli ho spiegato che se vuole la mia fiducia dovrà riconquistarsela."

"Hai fatto bene. Ma lui ti ha detto perché se n'è andato?"

"Dice che aveva paura che lo rimandassi sotto terra."

"Ma come? Non l'avresti mai fatto!" esclamò Mason.

"O sì?" chiese Corey, più rivolto al mio migliore amico che a me.

"Non l'avrei fatto." dissi.

"Non l'avrebbe fatto." confermò Mason.

Sospirai. "Al momento non mi interessa, comunque. Voglio solo che le lezioni finiscano così posso andare in palestra."

Arrivammo a scuola e ci dividemmo, ognuno diretto verso la propria classe. Mi fermai al mio armadietto per prendere i libri che mi sarebbero serviti, quando Nolan mi raggiunse.

"Hey Liam, come stai?" mi chiese, appoggiando la schiena contro il metallo freddo degli armadietti.

"Tutto bene, tu come stai?"

Lui scrollò le spalle. "Bene, credo. Però volevo chiederti una cosa."

Lo guardai, leggermente confuso. "Dimmi."

Lui distolse lo sguardo da me, puntandolo sul pavimento. Ci allontanammo dagli armadietti, diretti verso le nostre classi.

"Corey mi ha detto che è tornato Theo e che ieri sera siete andati via insieme. Com'è andata?"

Sospirai. Ne stavo già parlando troppo. "Non molto bene, in realtà. Perlomeno non ci siamo tagliati la gola a vicenda."

Lo osservai ridere nervosamente. Qualcosa non andava.

"Però non volevi sapere proprio questo, vero?" chiesi allora.

"Effettivamente no." Si morse il labbro, preoccupato. "Ti ha detto qualcosa di me? Tipo se vuole uccidermi?"

Spalancai gli occhi, ridendo alla sua espressione terrorizzata. "No, Nolan, Non ti ucciderà. Non gli stai simpatico, ma dopotutto a lui non piace nessuno, quindi non è una novità. E comunque non lo lascerei avvicinare a te se ne avesse l'intenzione."

Salutai il mio amico, entrando il classe.

"Grazie, Liam." sentii dire, e annuii nonostante sapessi che Nolan non potesse vedermi.

//

La scuola era sempre una noia, niente da discutere. Mancavano ancora due ore, ma finalmente c'era la pausa pranzo, quindi avrei potuto rilassarmi per un po'.

Mi avviai verso il tavolo che avevo sempre condiviso con i miei amici. Mason, Corey e Nolan erano già lì.

"Hey ragazzi." li salutai, sedendomi davanti al mio migliore amico.

hold on ❁ thiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora