8 - party

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La mattina mi concessi di dormire fino a tardi. Mi ero già portato avanti con lo studio e la prima settimana di scuola mi aveva proprio stancato, avevo davvero bisogno di dormire una notte intera.

Il ricordo della sara prima mi travolse in pieno.

Avevo perdonato Hayden. Al momento mi era sembrata la cosa migliore per me e per lei, ma con il passare delle ore non ne ero più così convinto.

Mi alzai e andai in camera di Alec. La porta era chiusa, quindi bussai.

"Entra!" sentii dire dall'altra parte, la voce pimpante di Alec mi arrivò perfettamente nitida.

Feci come mi aveva detto ed entrai, chiudendomi la porta alle spalle.

Il beta mi sorrise. "Buongiorno, hai dormito bene?"

Annuii, facendogli un sorriso. "Meglio delle ultime notti, tu invece?"

Mi fece cenno di sedermi accanto a lui, sul suo letto. Era sotto le coperte, un libro sulle gambe che riconobbi essere quello di matematica.

"Molto bene, grazie."

"Studi?" gli chiesi. "Riesci a capirci qualcosa?"

Lui sospirò. "Non molto, in realtà." rispose, chiudendo il libro e posandolo sul comodino accanto al letto.

"Neanche io. La matematica non è proprio il mio forte, preferisco la storia o la letteratura." gli dissi.

Volevo conoscerlo meglio. Non avevamo avuto molto tempo per farlo, quindi mi sembrava il momento giusto.

"Io adoro le lingue straniere. Ho deciso di fare anche francese, oltre a spagnolo."

Io storsi il naso. Me la cavavo con lo spagnolo, ma il francese non mi ispirava affatto.

"Non mi hai più detto com'è andata con Nolan, l'altra sera!" dissi, accorgendomene in quel momento.

Alec sembrò illuminarsi. "Hai ragione!" Prese il suo cellulare e iniziò a cercare qualcosa mentre iniziava a raccontarmi.

"Mi ha portato in un ristorante, non troppo elegante ma neanche pacchiano. Abbiamo mangiato molto bene, devo ammetterlo, e lui è stato carinissimo. Ha anche pagato per me!"

Mi mostrò una foto di Nolan. Indossava una camicia nera, dal poco che si riusciva a vedere, poiché stava leggendo il menù e questo lo copriva in parte.

"Dopo il ristorante mi ha portato al lookout point, mi ha detto che ci è andato diverse volte insieme a te prima della fine della scuola."

Annuii, ricordandomi quei momenti. Era stato dopo la fine della guerra, dopo la scomparsa di Monroe, dopo la sconfitta dell'anuk-ite. Dopo la morte di Gabe.

"Mi ha parlato tanto di voi due." disse Alec. "Mi ha raccontato delle battaglie, ma soprattutto di quanto avete legato dopo."

Era stato difficile cominciare a fidarmi di lui, e viceversa. Ma alla fine avevamo messo da parte le nostre differenze e avevamo legato molto, facendoci da spalla a vicenda.

Alec si incupì. "Mi ha anche detto di Gabe." Distolse lo sguardo.

Sapevo a cosa stava pensando. "Non sta cercando di sostituirlo con te, Alec. Era un ragazzo completamente diverso da te, non pensare che ti usi solo per riempire un vuoto."

Alec annuì, non molto convinto. Gli misi una mano sulla spalla e lui alzò la testa, tornando a guardarmi.

"Credimi, lo conosco. Sembra persino più felice con te di quando Gabe era ancora qui. Non ti mentirei mai e nemmeno lui lo farebbe."

hold on ❁ thiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora