SPINA POV
Bastardi.
Solo degli autentici bastardi.
Rischiavo di finirci secco là dentro. E solo per quella cazzo di puttana.
Dovevo calmarmi, avevo ogni parte del corpo ancora indolenzita. L'idea di andare in ospedale mi attraversò la mente varie volte ma non mi sembrò il caso. In quelle condizioni non potevo guidare e di chiamare un'ambulanza non se ne parlava, avrei di sicuro fatto preoccupare mia nonna. Già stavo cercando di evitarla da giorni anche se era quasi impossibile.
-"Emmett, tesoro, la colazione!" urlò appunto mia nonna da dietro la porta.
-"Non ho fame nonna, vai via!" risposi tenendomi con una mano la pancia. Urlare o parlare da quel giorno era diventato un'impresa a causa dei colpi alle costole che mi avevano inflitto.
**flashback**
Scesi dalla mia moto sicuro di trovarli lì. Era un quartiere malfamato, ovviamente, essendo vicino casa mia conoscevo bene quella zona. Scorsi la porta del locale, arrugginita e grande il doppio di me, con un'insegna luminosa che citava "Ross".
Mi strinsi nella giacca di pelle ed entrai.
Fui accolto da un'ondata di odori disgustosi: alcool, fumo, droga. Molta droga. Vedevo pasticche girare ovunque e corpi sudaticci che si muovevano a ritmo di musica mentre le ingoiavano bramosi.
Uno spettacolo disgustoso.Notai però che attiravo parecchi sguardi. Probabilmente perché non ero né mezzo nudo, né bevevo e né mi drogavo.
Beh, dato che ero in ballo, tanto valeva ballare. Mi accesi così una canna che tenevo in tasca e incominciai ad inspirare, aguzzando lo sguardo.
Finii quasi tre grammi di erba quando scorsi una testa blu in fondo al locale.
Notai che aveva una leggera pancia, certo, poteva benissimo essere chiunque perciò mi avvicinai.
-"Desirée?" chiesi arrivandole alle spalle.
Lei si girò sorpresa, ma appena capì chi aveva davanti, i suoi occhi si spalancarono e il suo viso tramutò in un'espressione di pura rabbia.
Merda.
L'avevo combinata grossa.-"Desirée ascoltami.." dissi afferrandola per un braccio.
-"No!! Ascoltami tu! Con che razza di faccia ti presenti qui?? Dopo avermi ignorata per tutto questo tempo! Eh!?" Urlò strattonando il braccio per fuggire dalla mia presa.
-"Ne parliamo da un'altra parte" dissi facendole segno di abbassare la voce.
Ma lei mi ignorò.
-"Sai quanto tempo ti ho aspettato? Sai quanto ero innamorata di te?! Sai quanto male mi hai fatto quando non sapevi manco chi io fossi?"Io la guardai impassibile cercando di farla sfogare il più velocemente possibile per poi trascinarla fuori di lì.
-"Ho provato in tutti i modi di dirti del nostro bambino! Che ero incinta! Ma mi hai sempre ignorata, credendomi una delle tue tante troiette. Ma io non ho più bisogno di te ora, quindi vattene!"
Allora era tutto vero..
-"Desirée, non puoi tenere quel bambino"
Lei mi spinse con tutte le sue forze, mi guardava con puro odio.
-"VAFFANCULO" urlò.Ed a quel punto una voce -"Cosa sta succedendo qui?"
Un'altra ancora -"Chi sei e che stai facendo alla mia donna?"
L'ultimo che parlò era un uomo sulla trentina, dai capelli unti: Erik.
Vidi il suo sguardo spostarsi da me alla ragazza e capì.Merda.
STAI LEGGENDO
2H -DAMN, I'm Straight [boyxboy] (Italiano)
Teen Fiction"Ti dico solo che mi ha fatto un pompino da paura, penso che lo dovrebbe fare di mestiere." Gli tirai uno schiaffo sulla gamba facendo finta di rimproverarlo, ma lui rise e io rimasi incantato dai suoi occhi. -"Siamo andati in camera sua, lei si è s...