35.Maledetto bullo del cazzo

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GEORGE'S POV

-"Ciao a tutti"

-"Ciao George, entra pure" mi salutò la madre di Jamie con un grande sorriso -"scusa se mi vedi conciata così ma siamo impegnatissime a cucinare"

-"Figurati Dianna" dissi dandole un bacio, poi mi raggiunse zia Jenny e baciai anche lei -"Tanti auguri zietta, questo è per te" le porsi il regalo che avevo portato. Lei mi ringraziò dicendo che non dovevo ma tanto era un semplice pensierino: un centro tavola a forma di rosa. E poi le porsi il vino che avevo portato.

-"Grazie mille caro, Jamie e Chris sono di sopra se vuoi raggiungerli, tra poco vi chiameremo appena sarà pronto"

Annuii e salii le scale. Appena fui davanti alla porta chiusa di Jamie iniziai a titubare, posai un orecchio sulla porta per accertarmi che non stessero facendo cose sconce. Ma ci fu una frase che catturò subito la mia attenzione:

-"Ma alla fine con la tua amica Desiree com'è finita?"

Aspetta aspetta, cosa? Aggrottai la fronte, forse non avevo sentito bene.

-"Non mi hai raccontato più nulla, so solo che mi hai chiesto l'indirizzo di Spina e basta" continuò lui.

-"Non so se dovrei dirtelo Chris"
A quelle parole il mio cuore iniziò a martellare nel petto e mi spalmai contro la porta per sentire ogni singola parola.

-"E dai.." poi seguirono alcuni rumori e Jamie continuò -"Si è scoperto che è incinta.. me lo ha detto lei"

-"Come incinta??"

-"Shh, parla piano, non deve sentirci nessuno e non so quando arriverà George, non gli ho detto nulla!" lo sentii alzarsi e poi sedersi subito dopo abbassando la voce  -"Lei adesso abita in una casa di drogati chissà dove con uno strano tizio che ha 15 anni in più di lei" continuò -"Sta soffrendo molto Chris, lei lo amava mentre lui non si sforzava manco di ricordare il suo nome. Pensa che quando gli ha detto che era incinta non le ha creduto, l'ha lasciata sola. Non lo perdonerò mai per questo, dovevi vederla..sembra un'altra persona"

Rimasi scioccato, sapere questo della mia migliore amica, a cui volevo un bene dell'anima, mi angosciava e ne ero estremamente avvilito.

Per me lei era tutto, era stata tutto per molti anni. Mi ha supportato quando le avevo confessato la mia omosessualità e mi era sempre stata accanto. Io invece ero presente quando stava cercando di disintossicarsi e conoscevo bene i suoi demoni. 

-"George smettila di sminuirti, se non fosse per te non sarei mai uscita dal quel tunnel. Resterai sempre la persona che amo di più al mondo e farei di tutto per vederti sorridere, sì?" disse sollevandomi il viso che avevo nascosto tra le ginocchia. La guardai asciugandomi una lacrima e sorrisi nel vedere la sua espressione fiduciosa. Era la prima volta che qualcuno credeva in me.

Eravamo legati, come dei fratelli. In questi giorni di assenza avrò provato a chiamarla 50 volte, le avrò lasciato 100 messaggi ed ero andato a trovarla a casa per cinque volte ma sua madre mi diceva sempre che era partita. Quello che mi chiedevo era perchè Jam non mi aveva detto nulla, lo sapeva quanto ci tenessi a lei.

-"Ma lui chi?? Aspetta... Spina che c'entra?" 

Una pausa. Chiusi gli occhi mentre il mio respiro accelerava

-" è-è lui il padre?" balbettò Chris. 

E il mio cuore perse un battito. Ti prego rispondi di no, fa che non sia così, ti prego, ti prego. Pensai poggiando la testa sullo stipite cercando di respirare piano.

-"..Sì"

I miei occhi si riempirono di lacrime. La testa inizio a girarmi velocemente e le mani iniziarono a tremare.
Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione talmente incredibile o inaccettabile che al momento non riuscivate a realizzare? Come se il mondo si fermasse e sentissi solo l'eco dei tuoi pensieri trasformarsi in fischi incessanti.
A me era successo un paio di volte prima di quel giorno: la prima quando mi hanno detto che mia nonna era morta, la seconda quando dissi ad alta voce per la prima volta di essere gay.

Cercavo di realizzare quelle parole mentre aldilà della porta i due continuavano a discutere dell'argomento. Captai solo frasi confuse -"Si girava dall'altra parte" -"Glielo ha detto molte volte" -"Lui lo sa" -"L'ha sempre ignorata" -"La prendeva in giro insieme agli altri" -"Vedevo che le davano della pazza e ridevano ma quando le chiedevo il motivo cambiava argomento"  e altre cose simili, mi bastarono per esplodere. Pensandoci era proprio da lui comportarsi così, deriderti, dirti che sei sbagliato, umiliarti. È quello che fanno i bulli, no? Battei un pugno sulla porta per la frustrazione. Non lei cazzo, non la mia migliore amica..e non proprio Derrick.

2H -DAMN, I'm Straight [boyxboy] (Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora