29. Un passato oscuro

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-"Christopher santo cielo, come puoi essere rimasto così indietro?" mi disse Jamie sbuffando e alzando gli occhi a al cielo.

Lo guardai e poggiai le mani sulla testa per concentrarmi.

-"Forza ancora una volta: dimmi i sette re di Roma."

Deglutii. Non era difficile, era circa l'ottava volta che li ripetevo ma ne dimenticavo sempre uno.
Magari avevo la Sindrome dei sette nani..

Eravamo a casa sua, seduti alla sua scrivania e cercavo veramente di concentrarmi con tutte le mie forze. Ma il mio migliore amico quel giorno sembrava deciso più che mai a farmi perdere il mio santo autocontrollo. Che di certo non era molto.

Quel giorno mi aveva accolto in accappatoio, e già lì stavo bollendo. Si vestì direttamente davanti ai miei occhi e cercai seriamente in tutti i modi di non guardarlo. E adesso ogni volta che il mio ginocchio sfiorava il suo sotto il tavolo trasalivo.
Per me, concentrarmi in una situazione del genere era una vera impresa eroica.
-"Allora..Numa pompin- ehm, Pompilio, Servo Stullio"
-"Tullio, Chris" disse scuotendo la testa"
-"Certo...Tarquinio il Superbo...e-"
Mi allontanai di scatto con la sedia appena sentii il suo piede sulla mia gamba.
Mi schiarii la voce.

-"Senti Jam, ti va di fare una pausa? Ho la gola un po' secca..."
Dette quelle parole un luccichio attraversò i suoi occhi.
Improvvisamente ebbi paura.

-"Ah, che idiota, sei venuto qui a piedi giusto? Avrai sete, ti prendo un bicchiere d'acqua."

Di solito teneva sempre una bottiglia d'acqua in camera, essendo la cucina al piano inferiore, quindi non lo trovai strano. Quello che fece dopo invece fu alquanto bizzarro.

Prese in mano il bicchiere e guardandomi negli occhi afferrò con l'altra la bottiglia. Non potei fare a meno di osservare la sua mano e il suo sguardo si fece più intenso.

Piano riempì il bicchiere passandomelo e paradossalmente lo rovesciò sui miei pantaloni.

Ma che cazzo?

-"Oh scusami, ti pulisco immediatamente" disse afferrando il pacchetto di fazzoletti.

Sembrava un film hard demenziale, tutto ciò era così strano che non credevo manco fosse vero.

Avvicinò subito una mano col fazzoletto sul cavallo dei miei pantaloni  per asciugarmi. E appena toccò il tessuto dei miei jeans vidi le stelle.

-"L-lascia stare Jamie, faccio io" dissi afferrandogli il polso. La sua pelle era così morbida.. Se continuava così non sapevo quanto sarei riuscito a contenermi.

-"Non si pulisce. Devi toglierti i pantaloni immediatamente" disse lui avvicinando le mani alla mia cintura aprendomela delicatamente.

-"J-Jamie"
Iniziò a slacciarmi i pantaloni sfiorando poco casualmente il mio pacco che si stava già gonfiando.
-"Fermati."
Chiusi gli occhi pensando a qualcosa di tutt'altro che eccitante tipo tette flaccide o gattini teneri. Ma l'unica cosa che riuscivo ad immaginare era Jamie vestito da gattino tenero. E merda..questo non aiutava.
-"Cazzo Jam"

Lo spinsi al muro
-"È questo che volevi, eh?"
Dissi prendendogli la mano e posandola sul cavallo dei miei Jeans per fargli sentire l'erezione.
-"Che fai adesso ti imbarazzi?" Chiesi vedendo il rossore tornare a tingere le guance del mio migliore amico.

Lui si ricompose e strinse la presa strappandomi un gemito.
-"Merda Honey. Attento a quello che fai, poi non si può più tornare indietro"
Lo vidi titubare.
-"Ho provato in tutti i modi a fare il bravo. A non giocare più con te e a tenermi a debita distanza. Sai quanto sia stato difficile per me? Non puoi nemmeno immaginare quanto tu mi attragga in questi giorni Jamie. E ho fatto tutto questo per il tuo bene e per la nostra amicizia"

2H -DAMN, I'm Straight [boyxboy] (Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora