NB: volevo solo avvisarvi che questo ed il prossimo capitolo saranno dedicati solo ed interamente a Spina e a George, spero che vi vada bene comunque, buona lettura!
-"Entra"
La voce di Derrick mi "invitò" ad entrare. Perciò aprii la porta
-"Hai invitato qualcuno Em?" sentii chiedere da una voce maschile.
-"Sì, il frocetto, per le ripetizioni".
Sentii questa frase mentre entravo nel piccolo soggiorno condiviso con la cucina.
-"Lo sai che adesso che ci sono, potrei pure dartele io le ripetizioni vero?"
Un moto di fastidio mi travolse inaspettatamente, come si permetteva questo?
Vidi Spina, seduto sul divano con in mano una birra, alzare lo sguardo verso di lui. Daniel invece era sul bracciolo di fianco e non appena vide lo sguardo del minore posarsi su di lui, sorrise, accarezzandogli il mento.
Alzai un sopracciglio per quella scena melensa. -"In realtà mi serve dare ripetizioni a questo troglodita per i crediti aggiuntivi, se no te lo avrei lasciato volentieri" dissi alzando gli occhi ed interrompendoli.
Spina appena sentì la mia voce si staccò in un attimo dal fratello iniziando a sorseggiare la birra con nonchalance. Ma notai subito un lieve rossore comparire sulle sue guance.Daniel iniziò a ridere -"Certo che hai un bel caratterino; tranquillo non volevo portartelo via.." disse alzandosi e posizionandosi dietro a lui e al divano per poi avvolgere le sue braccia attorno al suo collo. Spina iniziò a tossire, per la birra, e cercare di liberarsi dalla presa ferrea del fratello. -"Anche se" continuò -"sono un po' geloso, ora che ti ho ritrovato non ti lascio più" disse abbassandosi per mordergli un orecchio, il minore continuava a dimenarsi.
Quella volta però ad arrossire fui io al sentire quelle parole, sentii il mio cuore perdere un battito. Mi sentivo improvvisamente fuori posto. Volevo solo correre e andarmene via. Distolsi lo sguardo puntandolo sui miei piedi.
-"Che schifo, togliti sacco di merda" disse Derrick e con uno strattone si liberò alzandosi.
-"Forza andiamo" continuò
Io ancora imbarazzato non mi mossi di un millimetro, avevo la mente invasa da pensieri.
-"George?" schioccò una mano davanti al mio volto. Non curante che quella piccola parola aveva peggiorato la situazione, a sentire la sua voce roca pronunciare il mio nome il mio cuore perse un altro battito e poi riiniziò a battermi all'impazzata direttamente in gola. Ma che mi stava succedendo?
Annuii distrattamente e lo seguii in camera mentre lui chiuse la porta dietro di me.
-"Perchè sei così rosso bamboccio? Stai male?".
Ma che mi prendeva, sembravo in trance.
Lui sbuffò in maniera troppo evidente ed avvicinandosi posò una mano sulla mia fronte.
I miei occhi si aprirono di scatto ancorandosi alle sue rispettive iridi grigie, eravamo così vicini che il mio cuore poteva dire solo "bacialo" in quel momento.
Spina non si accorse di niente perchè fece una smorfia e si allontanò dicendo -"Bah, non ne capisco niente di ste cose"
La sua lontananza mi fece tornare a respirare e mi schiarii la voce -"Di solito si capisce di più se posi le labbra sulla fronte invece che la mano" gli dissi trovando quel poco di coraggio per scherzare sull'accaduto.
Lui si girò verso di me contrariato -"Non ti bacio la tua cazzo di fronte ragazzino".
Alzai le spalle sorridendo, almeno ero uscito dal mio stato di trance.
-"Eppure la prima cosa che hai fatto appena sono entrato è stato preoccuparti per me, smettila di fingere di non volermi bene"
-"Sistemiamoci" ordinò ignorandomi
Risi guardandomi intorno -"Dove ci mettiamo?" chiesi vedendo solo un letto, un armadio e dei poster intorno a me.
-"Letto, muoviti" detto ciò si stese sul letto iniziando ad accendere il portatile.
-"Se è un modo per chiedermi di venire a letto con te potevi anche essere più romantico"
Alle mie parole chiuse il computer e mi guardò negli occhi -"Tu oggi vuoi proprio essere preso a botte eh?"
Ci sedemmo quindi entrambi sul suo letto minuscolo, o meglio, io ero seduto mentre lui era mezzo stravaccato. E anche se eravamo così vicini, per la prima volta a lui non sembrò dare per nulla fastidio, anzi quasi sembrava volesse cercare del contatto fisico, toccandomi a volte il braccio o posizionando la sua gamba sul mio ginocchio. Se doveva essere sempre così d'ora in poi potevo anche sopportarlo benissimo.
Quel giorno poi era tutto diverso, Spina sembrava un'altra persona completamente. Rideva alle mie battute, mi sorrideva guardandomi negli occhi , arrivò addirittura a pizzicarmi un fianco per darmi fastidio. Rimasi piacevolmente sorpreso da questa sua intraprendenza e molto probabilmente sapevo che questo buon umore era dovuto all'arrivo di Daniel.
-"Cazzo George, per favore, non ne posso più" si lamentò ancora lui
-"Ok, ti finisco io l'esercizio solo se mi dai un bacio" dissi incrociando le braccia, consapevole che non lo avrebbe mai fatto.
Sorrise scuotendo la testa -"Levatelo dalla testa, non ti bacerò mai se è questo che vuoi"
-"Allora finisci l'esercizio, è l'ultimo" mi sembrava di essere sua madre.
Sussurrò un "che palle" ed afferrò la penna: solo lui riusciva a fare i compiti sul letto.
Poi si girò verso di me sospirando -"Mo' dove lo vuoi sto bacio quindi?"
Spalancai gli occhi per la sorpresa a quella domanda. Davvero?
-"Sul cazzo" gli risposi.
Beh io ci provo, sia mai.Lui mi lanciò un'occhiataccia e con una spinta mi fece cadere dal letto. -"Ahia"
-"Ti piacerebbe eh? Al massimo il cazzo te lo prendo a pugni"
Risi strofinando il braccio indolenzito a causa dell'impatto col terreno. -"Sulla guancia?" proposi risedendomi
Lui mi guardò mordendosi il labbro. Ci stava pensando veramente?
-"Ok ma facciamo come dico io, che ho paura che poi ti esalti" dicendo ciò si sedette di fronte a me, sospirò di nuovo e piano portò le mani verso la mia faccia per togliermi gli occhiali. Non gli dissi niente e lo lasciai fare. -"Così è molto meglio" sussurrò, poi con una mano mi afferrò saldamente il braccio e con l'altra la nuca.
-"Devi starti fermo ora"
Tenendomi la testa ben ferma si avvicinò alla mia guancia ed un po' timoroso ci lasciò sopra un bacio. Chiusi gli occhi di riflesso, aveva delle labbra veramente morbide.
-"Emmett.." sussurrai. Ma lui si ritrasse di scatto -"Bene, ora che abbiamo finito sta cosa finiscimi il compito" disse allontanandosi da me come se fosse scottato. -"Vado a bere e quando torno sarà meglio per te che tu abbia finito" detto ciò si diresse verso la cucina.
Mi portai la mano sulla guancia e l'altra sul cuore. Sembrava starmi per esplodere il petto e questo non era normale. Così quando uscii, tornai a casa con una nuova ed inaspettata consapevolezza: mi ero preso una tremenda cotta per Emmett Derrick.
ANGOLO ME
Appena questo capitolo raggiungerà 50 stelline pubblico il prossimo che è già pronto, anche oggi, forza!
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2H -DAMN, I'm Straight [boyxboy] (Italiano)
Dla nastolatków"Ti dico solo che mi ha fatto un pompino da paura, penso che lo dovrebbe fare di mestiere." Gli tirai uno schiaffo sulla gamba facendo finta di rimproverarlo, ma lui rise e io rimasi incantato dai suoi occhi. -"Siamo andati in camera sua, lei si è s...