***Forza George..respira, respira...
Oggi pomeriggio avrei visto Spina, volevamo darci appuntamento in biblioteca ma dato che dovevamo lavorare nella costruzione di qualcosa optammo per stare a casa, così avremmo avuto più spazio..
Che idea orribile.
Riuscivo solo a pensare al bacio di ieri, ovviamente non durò molto perché ci interruppe la campanella. Al suono ha sputato i soliti ordini e se ne è andato.
Guardiamo il lato positivo almeno non è corso via sbattendo la porta e dicendomi di non ribaciarlo mai più, giusto?Ed eccomi qua, seduto sul mio letto, che picchiettavo senza sosta il piede sul pavimento con impazienza. Guardai l'orologio: erano le 5 passate. Sempre in ritardo. In realtà non sapevo il vero motivo per il quale fossi così agitato, forse perchè avevo paura che si incazzasse per qualsiasi cosa, oppure perchè magari..
Iniziai a contare le nuvole che erano disegnate sul muro della mia stanza, purtroppo i miei non mi davano il permesso di ridipingere la parete.
37...38..39..
Ecco che suonarono il campanello.
Scesi dal letto precipitandomi di sotto per rispondere prima che:-"E tu chi sei?! Mi dispiace ma non diamo soldi a nessuno, ho un figlio da mantenere"
Come temevo mia madre era subito corsa alla porta, al sentire quelle parole mi diedi uno schiaffo in fronte. Vidi Spina alzare un sopracciglio.
-"Non sono qui per chiedere elemosina..devo fare un compito assieme a George"
Mia mamma lo scrutò da testa a piedi, poi fece un grosso respiro e -"GEORGE WILL-"
-"Sono qui, sono qui mamma" la interruppi il più velocemente possibile sorridendo a 32 denti.
-"Ah. C'è questo coso.. ragazzo che è venuto per te. Mi raccomando, porta della camera aperta, se sento rumori strani vengo a vedere, ti stai ancora disintossicando da quelle cose omosessuali. E questo tipo sembra molto omosessuale perciò ti controllo. E di al tuo amico di togliere le scarpe prima di entrare, ho appena pulito il pavimento."
Fece per andarsene ma si rivolse a Spina con sguardo minaccioso e dito puntato -" ti tengo d'occhio " mimò con le labbra.Sbuffai e lo feci entrare - "Certo mamma, ciaoo" urlai mentre spingevo Spina per le spalle fino alle scale.
-"Quindi tua mamma lo sa" disse Spina una volta chiusa la porta della camera. Corrucciai la fronte non capendo.
-"Sì insomma, sa che sei quella cosa.."
Alzai gli occhi al cielo capendo improvvisamente cosa intendeva dire.
-"Sì, sa che sono GAY. Puoi dirlo, è una parola, non ti mangia" dissi -"e soprattutto non ti infetta".Lui mi ignorò guardando una mensola sopra la scrivania piena di mie foto. Imbarazzante.
-"Iniziamo?" chiesi nervoso come al solito.
A quella domanda lui si girò velocemente verso di me e con un ampia falcata mi raggiunse fino ad arrivare ad un palmo dal mio viso. Ecco, ora mi picchia, pensai.
-"George.." sussurrò con voce roca. Mille brividi percorsero la mia schiena.
Con una mano mi spinse verso il letto e non appena la mia testa toccò il materasso, con irruenza salì a cavalcioni su di me.
Risi per l'imbarazzo e feci per alzarlo spingendolo dalle spalle ma lui rispose con un ringhio intrappolandomi le mani con le sue.
-"C-che stai facendo?" balbettai.Quella situazione cazzo se mi stava piacendo, soprattutto quando il suo sguardo si fece più scuro, languido e iniziò a squadrarmi.
Grugnì contrariato -" Perché non ti è ancora venuto duro?"
Credetti di aver sentito male e continuai a fissargli il viso... E le labbra.
Lentamente fece combaciare i nostri bacini. Prese i miei polsi con una sola mano mentre con l'altra iniziò a tastare dolcemente la mia pancia snella alzandomi la maglietta. I brividi che mi provocò erano cosi forti che inarcai la schiena.
-"S-Senti Baby Chuck...io, non ho voglia di essere picchiato ok?..ah" chiusi gli occhi non appena sentii le sue mani fredde sopra i miei pantaloni. - "C-cosí non aiuti.. " riaprii gli occhi puntandoli nei suoi. Ma lui, facendo finta di niente, sorrise maligno e strinse il tessuto dei pantaloni. E mannaggia, se dovevo essere picchiato allora ben venga.
-"Era ora cazzo" disseVelocemente tirò giù i miei pantaloni. -"Che stai facendo?" chiesi ancora.
-"Devo vedere una cosa bamboccio"
"Il mio pene?" feci per chiedere ma con uno strattone fece scendere i miei boxer lungo le caviglie.Storse la bocca - "È fottutamente strano vedere il cazzo di un altro uomo così da vicino..."
-"Cos'è vuoi sperimentare quanto ti faccia strano vedere un altro ragazzo nudo?"
Lui sorrise maligno -"Nah, voglio sperimentare qualcos'altro. Ma tu tappati quella cazzo di bocca."
Stavo per ribattere quando le sue labbra furono sopra di me ed iniziarono a muoversi e merda, lo lasciai fare. Se questo era un modo per scusarsi allora potevo apprezzarlo.Mi slanciai verso di lui prendendogli la testa fra le mani e lo baciai, un bacio pieno di lingue che si rincorrevano. Slacciai i suoi jeans a mia volta ma quando provai a toccarlo lui mi allontanò la mano.
-"Non toccarmi" disse semplicemente. Quella frase mi irritò parecchio, tanto che mi allontanai per poterlo guardare, lui notò il mio sguardo infastidito e sbuffò -"Non ancora, ok? Per favore..". Sorrisi a quelle parole e mi alzai per togliere pure la maglietta. In pochi secondi mi accorsi di essere completamente nudo di fronte ai suoi occhi.
-"Non sai a quante cose sporche sto pensando in questo momento" disse alzandosi e baciandomi piano il collo.
-"Perchè non me ne dici qualcuna?" risi io prendendogli il viso tra le mani. Lui sorrise rifiondandosi sulle mie labbra, mordendole e bagnandole con la lingua. Poi sempre con i soliti modi delicati mi sbattè al muro e fece un tale baccano che -"shhh aspetta" sussurrai spaventato in attesa di sentire i passi di mia madre o qualche rumore, avevo seriamente paura ci avessero sentito, ma niente.
-"Dai George, non sta arrivando nessuno" sussurrò sul mio collo, poi sorrise -"Vuoi che ti dica cosa voglio fare? Voglio farti venire" mi lasciò un bacio -"Voglio farti gemere" un altro -"Voglio scoparti il cazzo" un altro ancora -"Con la mia bocca" schioccò l'ultimo bacio e rabbrividii. Amavo chi parlava a letto, soprattutto perchè da Spina che non parlava quasi mai non me lo sarei mai aspettato. Gli lanciai uno sguardo di fuoco e senza troppi giri di parole lo spinsi dalle spalle per farlo inginocchiare. Mi morse il collo ma velocemente fu sopra di me. Gli presi i capelli tra le dita e merda, la sua bocca era così calda.-"Attento ai denti" sussurrai appena.
-"Fanculo, non credevo che fare un pompino fosse così complicato"
Risi spingendolo di nuovo verso di me. Io ormai non capivo più niente. Passò qualche minuto e -"E-Emmett.." dissi tirandolo di poco per i capelli -"Sto per venire, spostati".
Glieli tirai più forte vedendo che non si muoveva ma aumentava il ritmo, lui scacciò via la mia mano irritato -"Fermo cazzo, voglio ingoiare" disse per poi ritornare su di me. Venni. Una scossa di piacere mi pervase e cercai in tutti i modi di non fare rumore mettendomi una mano in bocca.
-"Cazzo quanto fa schifo, mi viene da sboccare" disse in un soffio Spina alzandosi da terra. Scossi la testa, sapeva sempre come rovinare un bel momento.
-"Fanculo" disse guardandomi, poi mi rivolse un sorriso carico di tenerezza -"In compenso credo che un po' il cazzo mi piaccia."Ed eccoci qua, imbarazzati mentre provavamo a capire come risolvere quel dannatissimo problema di geometria e l'unica cosa che riuscivo a fare era guardare le sue bellissime labbra.
Sapevo che dovevamo ancora affrontare il discorso Desiree, ovviamente non lo avevo dimenticato, ma sinceramente era la prima volta dopo giorni che riuscivamo ad essere nella stessa stanza senza ucciderci e perciò, per ora, volevo solo godermi questo momento. E ancora prima avrei voluto parlarne con Jamie...-"Quindi dovrebbe uscire un cono giusto?"
-"Un cilindro Emmett...ma il punto è ricavarne l'altezza e la base"
Mi sistemai gli occhiali sul naso e mi piegai per prendere dei cartoncini dall'ultimo cassetto della scrivania quando sentii sfiorarmi il sedere. Mi girai di scatto -"ti sembra il caso Baby Chuck?"
Lui alzò le mani con fare innocente -"Sei tu che me lo piazzi in faccia, non ho colpa"
Sorrisi -"Frocio" scherzai. Lo vidi alzare le sopracciglia e per un attimo ebbi la sensazione di aver detto la cosa sbagliata, ma poi le sue labbra si trasformarono in un ghigno -"Oh ma frocio sarai tu, anzi il più frocio" disse ridendo e bloccandomi il corpo tra le sue braccia -"Ah sì? E tu sei il peggio del peggio" risi mentre cercavo di divincolarmi e tirargli pizzicotti sui fianchi. Di risposta mi baciò le labbra intimandomi di stare zitto e merda...il mio cuore stava per prendere il volo verso un paradiso fatto solo di lui.
-"George"
-"Mh?"
-"Comunque non osare mai più a darmi del frocio. È fottutamente offensivo."
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2H -DAMN, I'm Straight [boyxboy] (Italiano)
Teen Fiction"Ti dico solo che mi ha fatto un pompino da paura, penso che lo dovrebbe fare di mestiere." Gli tirai uno schiaffo sulla gamba facendo finta di rimproverarlo, ma lui rise e io rimasi incantato dai suoi occhi. -"Siamo andati in camera sua, lei si è s...