26. Merda!

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-"Quindi ti sei rimesso con la rossa?" chiesi titubante

-"Già" mi rispose lui abbassando lo sguardo.

-"Beh congratulazioni" sorrisi e gli diedi una pacca sulla spalla.

Chris annuì.

-"Che fai dopo?" mi chiese.

-"Non saprei, perché?"

-"Domandavo"

Erano talmente strane le nostre conversazioni che mi mettevano i brividi da quanto erano gelide.

-"Allora io vado" disse lui sorridendomi, appena intravedemmo il portone di casa mia. Almeno mi aveva accompagnato..

Ti prego abbracciami.

-"Va bene"

-"Ciao Jamie"

'Jamie'

-"Ciao Chris.."

***

Passò un'altra settimana.
A scuola stavo tutto il tempo con George che faceva battute idiote come al solito. Era finalmente tornato di buon umore dopo un breve periodo di crisi, probabilmente dovuto a Spina anche se lo avrebbe negato fino alla morte. Quello che sapevo è che non si parlavano più di tanto, anzi, a parte qualche spintone per i corridoi come ai vecchi tempi non si parlavano proprio. E per quanto per George fosse dura ammetterlo sapevo che questo c'entrava con il suo cattivo umore.

Fui triste nel vedere che il mio piano di far ingelosire Spina non aveva avuto alcun effetto.

Appoggiai distrattamente lo zaino sul letto ed iniziai a riordinare la stanza, giusto per fare qualcosa. Fino a quando non mi capitò fra le mani un vecchio CD di Ed Sheeran che mi aveva prestato Chris qualche mese fa. Lo misi nello zaino sperando di ricordarmi di ridarglielo l'indomani.

L'unica cosa che era cambiata in effetti era il comportamento di Chris, sempre più distaccato. Mi veniva a prendere come al solito alla mattina ma non mi abbracciava più ed aveva cominciato a chiamarmi "Jamie". Questa storia raggiunse l'apice della sopportazione quando lo vidi baciare Marika in corridoio un paio di giorni prima... restai pietrificato nel vederli, sembrava che qualcuno mi avesse pugnalato in pieno petto. Come poteva rimettersi con quell'oca proprio adesso? Davvero non lo attraevo più? Tutto quello che c'è stato in gita allora? Ero confuso e mi sentivo in qualche modo tradito e umiliato.

Improvvisamente mi vennero in mente le parole di Desirée sul fatto che probabilmente se mi aveva baciato di sicuro non era indifferente a me e al mio corpo.
Così presi una decisione: avrei giocato con lui, come lui di solito giocava con me. Gli avrei fatto ammettere che gli piacevo ancora, anche perché non poteva scordarsi di tutto quello che era successo e, anzi, rimpiazzarmi in quel modo con quella zoccola

Menomale che c'era Des che sapeva dare ottimi consigli...

Un attimo.

Mi diedi uno schiaffo sulla fronte. Come avevo potuto essere così egoista? Se avessi avuto un termosifone lo avrei preso a testate.
Ero così preoccupato per le mie pippe mentali da aver completamente dimenticato i problemi ancora più gravi della mia amica.

Presi velocemente il cellulare dalla tasca e composi il numero di Des.

-"Pronto?" sentii una piccola voce rispondere al telefono. Sembrava ancora più piccola e indifesa.

-"Pronto Des? Sono io, Jamie, come stai?"

-"Oh Jamie" la sentii singhiozzare -"Tutto bene e te?"

-"Stai piangendo?? Cosa succede?" chiesi allarmato, non mi piaceva per niente quella situazione. Sentii qualcuno urlare in sottofondo. Non ci pensai un attimo, presi la giacca e mi precipitai fuori dalla porta.
-"Aspetta, sto venendo da te Des"

2H -DAMN, I'm Straight [boyxboy] (Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora