È l'essenza della musica
che affluisce dalle dita
fin sui tasti.
Un'esplosione sporca e profonda
dell'essenza del momento.
Nella solitudine dei secondi
che scorrevano nella pulsione improvvisa,
ma viva e reale.Era tutto pervaso di lui,
mentre si stagliava nella fantasia
di tutti noi che stavamo a guardarlo,
sospesi tra una nota e l'altra.Fra un sorso e l'altro di birra
spasmi controllati e reali,
veri, irraggiungibili.Un pianista nella notte,
a dipingere la piazza,
davanti agli occhi di tutti,
ma lontano,
troppo,
dalla comprensione comune.Sembrava solitario ma...
erano le note lì con lui.