Creare non è sempre rispettare la realtà,
fuggire verso nuovi mondi,
dipingere lo sguardo di chi si staglia sulla
realtà fisica.
Nelle chiacchiere e preoccupazioni materne,
nella ripetitività claustrofobica
delle definizioni centrate a centrare il centro
fermo.
Non muoverti.
Non un passo che sia sul ciglio di un tetto di
tegole notturne,
verso le stelle a volare spensierati,
mano nella mano,
fuggendo da ciò che è vero e ciò che non lo è.