•01 Ritorno

874 46 2
                                    

Il bagno quella mattina era un disastro.
C'erano vestiti, accessori per i capelli e trucchi ovunque.
Io mi passavo furiosamente la piastra tra i lunghi capelli biondo cenere ormai da diversi minuti, ammirando le punte da poco più chiare, mentre mi fissavo allo specchio per controllare che tutto fosse al proprio posto.
Ino, la mia storica compagna di stanza, mi fissava sull'uscio della porta visibilmente divertita. A volte il suo sorrisetto saccente mi dava sui nervi, ma nel complesso era un'ottima amica e confidente.
<<Senti Yuki, ne hai ancora per molto? Non vorrei fare tardi il primo giorno.>>
Eravamo tornate dalle vacanze estive solo due giorni prima ed eravamo trepidanti per l'inizio dell'ultimo anno.
<<Gaara quest'anno dovrà notarmi. Per forza>> risposi io, lottando con la spazzola che incontrava l'ennesimo nodo.
Gaara era il ragazzo per cui avevo perso la testa due anni prima, quando si era trasferito nella nostra scuola per problemi con quella precedente. I suoi capelli rossi ed i suoi occhi color acquamarina mi avevano stregata dal primo istante. Senza rendermene conto avevo iniziato a parlare sempre di lui, portando alla disperazione Hinata e Ino. La prima era troppo gentile per farmelo notare, mentre invece la mia compagna di stanza non aveva perso occasione per prendermi in giro.
Al ragazzo non sembrava importare nulla di me, come di nessun'altra ragazza; per grande disappunto di gran parte della scuola.
Gaara aveva quell'aria da dannato che attirava moltissime ragazze, ma lui non prendeva mai seriamente nessuna nonostante diverse scappatelle.
<<Muoviti>> mi esortò di nuovo la ragazza, senza badare minimamente alle mie parole.
Sbuffai e staccai la piastra, uscendo dal bagno e afferrando la giacca della nostra divisa.
Le indicai la porta e lei sorrise, lieta di poter finalmente lasciare il dormitorio. Strada facendo incontrammo Hinata e Tenten, la sua compagna di stanza, e iniziammo a fare la strada insieme.
Raggiungemmo il piazzale notando già due dozzine di persone chiacchierare a gruppetti in attesa dell'inizio delle lezioni.
Notai immediatamente Shikamaru buttato svogliatamente su una delle panchine che davano sul cortile, mentre giocherellava col suo cellulare, e lasciai le mie amiche per avvicinarmi a lui. Non mi sentì arrivare e gli sbucai alle spalle facendolo sussultare dalla sorpresa.
<<Buongiorno!>> esclamai piena di energie, prendendo posto accanto a lui e abbracciandolo. Qualcuno in passato ci aveva presi per fidanzati, ma in realtà lui era semplicemente il mio migliore amico.
Era l'unico oltre a Hinata e Ino a conoscere i miei sentimenti per Gaara e inoltre era anche il suo compagno di stanza. Un modo fantastico per sapere tutti i movimenti e alcuni aspetti di Gaara.
Lo guardai speranzosa e lui alzò gli occhi al cielo.
<<No, ma grazie... ho passato un'estate meravigliosa e sto alla grande>> disse lui, fissandomi annoiato <<Gaara stava ancora dormendo quando sono uscito quindici minuti fa, quindi non so quando arriverà.>>
<<Oh, Shikamaru. Sei il migliore>> commentai, aggrappandomi al suo braccio ancora più forte; nonostante la sua espressione palesemente infastidita dalla situazione.
<<Perché ti passo i compiti di matematica o perché mi costringi a spiare il rosso del tuo cuore?>> domandò lui.
<<Tutti e due>> risposi io, accarezzandogli i capelli.
Quel ragazzo era la persona più pigra che conoscevo, ma era colui di cui più mi fidavo al mondo. Inoltre era incredibilmente intelligente.
In classe non ascoltava mai e il più delle volte dormiva, ma aveva tra i punteggi più alti dell'istituto.
Doveva possedere un Q.I. da paura.
Mi era mancato talmente tanto che decisi di restare ancora qualche minuto appoggiata a lui, mentre fissavo il piazzale sempre più pieno di gente.
Notai una chioma rosa tra la folla e sbuffai notando la mia acerrima nemica chiacchierare con qualche sua conoscenza. Io e Sakura eravamo rivali dai tempi delle medie e non riuscivamo proprio a sopportarci.
Una volta eravamo amiche, ma aveva iniziato a detestarmi da quando avevo stretto una forte amicizia con Sasuke Uchiha, ovvero la sua cotta storica. Non aveva mai perdonato la simpatia del ragazzo nei miei confronti, quando lei invece non riusciva a ottenere la benché minima attenzione da parte sua.
Avevo cercato di farla ragionare, ma lei non ne aveva mai voluto sapere niente e col tempo il suo odio era diventato reciproco.
Sasuke arrivò proprio in quel momento e si guardò intorno con aria impassibile, non trovando nessuno di suo interesse. I suoi amici potevano contarsi sulle dita di una mano e sembrò rilassarsi quando notò me e Shikamaru seduti sulla panchina più vicina alla porta d'ingresso. Si fece largo tra la gente, ignorando gli sguardi insistenti delle numerose ragazze cotte di lui mentre si avvicinava a noi.
<<Ehi Sas'ke! Passata una bella estate?>> domandai io.
<<A lui però lo chiedi>> borbottò Shikamaru. Lo colpii affettuosamente sulla testa e riportai la mia attenzione sul corvino.
Lui in tutta risposta alzò le spalle, lasciandomi intendere di aver passato un'estate nel complesso niente male.
Non era mai stato di molte parole, ma a noi bastava un gesto per intenderci.
Prese posto affianco a me e non mi sfuggì per niente lo sguardo velenoso di Sakura poco distante. Sorrisi malvagiamente notandola e lei distolse lo sguardo con aria seccata.
Il mio mondo si fermò quando notai Gaara raggiungere il cortile e fermarsi qualche metro davanti a me. Lasciai correre il mio sguardo lungo tutta la sua figura e sospirai notando la sua incredibile bellezza.
Nemmeno tre mesi di lontananza avevano fatto spegnere il mio sentimento nei suoi riguardi.
Notai Neji, l'unica persona a cui dava un minimo di confidenza, avvicinarsi a lui e lo invidiai terribilmente. Lui poteva parlare con Gaara quanto voleva e addirittura toccarlo.
Osservai attentamente la sua mano dargli una pacca sulla schiena a mo' di saluto e cercai di immaginare me al suo posto. Solo che io non mi sarei fermata a una semplice pacca.
Neji parlò per un po' col rosso, mentre lui si limitava a rispondere con cenni della testa e con monosillabi. Esattamente come Sasuke era un tipo di poche parole, ma nonostante la loro apparente somiglianza non andavano per niente d'accordo. Giocavano entrambi nella squadra di calcio e la loro rivalità era leggenda.
Erano i due migliori giocatori insieme a Naruto Uzumaki, ma del biondino adesso non c'era nemmeno l'ombra. Sarebbe sicuramente arrivato in ritardo come tutti gli anni.
Sorrisi al pensiero del ragazzo e tornai a concentrarmi sulle persone presenti, soprattutto su Gaara. Lo fissavo con la coda dell'occhio il più possibile e distoglievo completamente lo sguardo il tempo necessario per non destare sospetti.
Il rosso si guardò velocemente intorno con il suo solito sguardo freddo, fino a portarlo sulla panchina che occupavo con Shikamaru e Sasuke. Guardò prima velocemente il suo rivale con una strana scintilla negli occhi e poi il suo sguardo cadde su di me. Indugiò giusto per qualche secondo sulla mia figura e in quell'arco di tempo mi sentii piccola, piccola.
I suoi occhi di quel colore così incredibile avevano sempre il potere di farmi sentire insignificante al suo cospetto.
Distolsi lo sguardo fingendo di non essere interessata a lui e lo portai su Sasuke, troppo preso a fissare Gaara con la mascella serrata per badare a me.
<<Un giorno mi spiegherai perché tu e lui vi azzuffate di continuo?>> domandai.
Sasuke si voltò verso di me con un'espressione che dava quasi i brividi.
<<Andava tutto bene prima che arrivasse lui. Sembra essere nato per provocarmi>> rispose semplicemente lui.
Sorrisi e Shikamaru mi fece arrivare una gomitata sulle costole. Mi girai confusa nella sua direzione e lui si accostò al mio orecchio pigramente sussurrandomi: <<Gaara continua a fissarti>>.
Non me lo aveva detto perché interessato in qualche modo alla faccenda, ma solo perché lo avevo minacciato per interi mesi di riferirmi il più possibile rispetto ai movimenti di Garaa. Quindi aveva preso ad accontentarmi ogni tanto, più che altro per non "sorbirsi le mie infinite lagne", almeno stando alle sue parole.
Riportai di nuovo i miei occhi scuri su di lui e sobbalzai notando l'insistenza del suo sguardo. Sentii il sangue defluire verso le mie guance e mi sentii felice, forse finalmente dopo due anni ero riuscita a ottenere un minimo della sua attenzione. Probabilmente complice l'estate in cui avevo fatto di tutto per migliorarmi a livello estetico. Avevo frequentato, a malavoglia, dei centri di benessere e fatto un sacco di palestra.
Tutto solo allo scopo di compiacerlo, visti gli alti standard che sembrava cercare nelle ragazze che, seppur per breve tempo, frequentava.
Shikamaru mi fissava con un leggero lampo di divertimento negli occhi e io lo fissai confusa.
<<È per questo che hai cambiato taglio di capelli e sei dimagrita? Effettivamente solo adesso noto che prima eri più pienotta>> mi sussurrò, attento a non farsi sentire da Sasuke. Era palese il suo tentativo di prendermi in giro, forse per vendicarsi rispetto alle mie continue richieste di aggiornamenti.
Capendolo gli mollai una sberla sul braccio e riportai il mio sguardo su Gaara solo il tempo necessario per notare che, durante ol nostro scambio di battute, era tornato a prestare attenzione a Neji.
Non mi demoralizzai, come inizio poteva andare più che bene. Almeno mi aveva notata e rispetto agli anni passati era già un passo avanti.
La prima campanella suonò proprio in quel momento e io mi alzai dalla panchina, allungando una mano verso Shikamaru che aveva tutta l'aria di uno senza alcuna intenzione di alzare il sedere da lì. Lui sbuffò e l'afferrò svogliatamente.
<<Che lezione hai?>> mi domandò lui.
<<Filosofia. Tu?>> risposi semplicemente io.
<<Credo matematica>> rispose lui. Sorrisi per il suo scarso interesse nei riguardi del programma scolastico e poi mi voltai verso Sasuke, con una silenziosa domanda sul mio viso.
<<Lo stesso che hai tu>> rispose lui, fissandomi impassibile.
Ci unimmo alla marmaglia di studenti che entravano nell'edificio e sforbiciammo senza nessuna fretta tra la folla. Raggiunsi l'aula D con Sasuke poco dietro di me ed entrai.
Notai diverse facce conosciute in aula.
Tra cui Sakura in prima fila che mi fissava piena di odio negli occhi, visto che Sasuke era dietro di me a pochi centimetri dalla mia figura.
Il fiato mi si bloccò in gola alla vista di una chioma rosso fuoco in fondo all'aula e con i piedi sul banco. Mi smossi solo quando Sasuke mi picchiettò leggermente sulla schiena come invito a camminare.
Mi accomodai, a malincuore, il più possibile lontano da Gaara; allo scopo di evitare a Sasuke l'incombenza di stare vicino al suo nemico. Il corvino prese posto nel banchetto accanto al mio.
Ne approfittai per guardarmi un po' intorno e sospirai nostalgica. Tutto sommato mi erano mancate quelle aule ampie e luminose.
Il nostro era un istituto abbastanza pregiato e tutto era disposto con cura.
A partire dalle sei file verticali di banchi a un metro l'uno dall'altro, fino ad arrivare alle enormi finestre perennemente splendenti.
L'edificio vantava anni ed anni di prestigio e richiedeva il massimo impegno negli studi e nello sport, pena l'esclusione dagli anni successivi. Bastava davvero poco per essere sbattuti fuori.
Il professore entrò proprio in quel momento nell'aula e fissò contrariato l'unico banco libero al centro della stanza, pregustandosi già la punizione da infliggere a quella povera anima in ritardo.
L'uomo aveva superato da poco i sessantanni ed era un vero tormento per tutti noi. Tanto da essersi guadagnato negli anni l'appellativo di "Iena".
Appoggiò l'enorme tomo del suo corso con riverenza sulla cattedra e si schiarì la voce prima di parlare.
<<Oggi test d'ingresso a sorpresa per vedere se quest'estate avete fatto qualcosa anziché poltrire, che ovviamente peserà un 30% sul voto di fine trimestre>> disse lui, ottenendo in risposta diversi mormorii di protesta. Si raddrizzò gli occhiali a mezzaluna sul naso e ci guardò tutti severamente, intimandoci di fare silenzio.
Dopo qualche altro sbuffo tornò la calma.
Aprì la bocca per parlare di nuovo, ma si bloccò notando la porta scorrevole spostarsi di lato, rivelando una testa bionda col fiatone sulla soglia.

TADAN
Nuova storia (come se quelle che già ho non bastassero lol). Ne sentivo il bisogno dopo che ne ho conclusa una di recente e ne sto per concludere altre due. Spero vi piaccia, bye :)

Bittersweet [Naruto]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora