•22 Emozioni

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<<Forza Sasuke, forza>> urlammo io e Sakura in coro, esultando quando il ragazzo riuscì a violare la rete.
La sua squadra e quella di Naruto stavano vincendo 4 a 2 su quella di Gaara.
Stavo decisamente gongolando per questo.
La cosa più strana era stato vedere il corvino segnare per un cross del biondo, quando invece non si passavano mai la palla a causa del loro altissimo spirito di competizione.
<<Questa poi>> commentai, fissando la rosa al mio fianco.
Ultimamente con lei andava abbastanza bene, soprattutto dopo tutti gli incontri in biblioteca per studiare chimica insieme.
Incontri che avevano portato a me un 100, a lei un 98 e a Naruto un 79. Un record considerando la severità del professor Orochimaru.
Quell'esperienza ci aveva riunite, al punto da rendere più amichevole nei suoi riguardi anche Ino, nonostante il loro passato da rivali in amore a causa di Sasuke.
Poco dopo Naruto segnò la sua doppietta e lo acclamai con tutto il fiato che avevo nei polmoni.
Nonostante fossero solo allenamenti ci tenevo a far sentire al ragazzo tutto il mio appoggio, visto che il torneo si avvicinava.
<<Avete sentito la novità?>> chiese una ragazza, avvicinandosi a noi.
La riconobbi come una studentessa del terzo anno, abbastanza in confidenza con Sakura.
<<Che genere di novità?>> chiese Ino.
<<Momo, una delle manager della squadra, mi ha detto che a breve si terrà una partita di beneficienza qui nella nostra scuola. Una partita dove giocherà l'attuale squadra contro alcuni studenti che si sono diplomati negli anni precedenti. Torneranno anche Itachi e Hidan>> disse lei, saltellando tutta eccitata.
Conoscevo bene quei due ragazzi.
Hidan era rimasto nella memoria per il suo percorso scolastico fatto di trasgressioni impunite per mancanza di prove e per aver tolto la verginità a quasi tutte le ragazze della scuola, mentre Itachi per i suoi meriti scolastici e per la sua incredibile bellezza.
Nonostante il suo diploma, in un anno precedente al mio ingresso all'istituto, i professori non facevano ancora che lodarlo e acclamarlo dopo tutti quegli anni.
Dopo si era laureato con il massimo dei voti e aveva preso a ricoprire un importante ruolo nel mondo della finanza, conquistando in breve tempo le vette più alte. Praticamente era un genio in quello che faceva.
Non l'avevo mai visto di persona, ma l'avevo visto in foto e inoltre più di 1/3 dei trofei esposti a scuola erano suoi. Aveva vinto tutte le gare dove aveva partecipato.
Non vedevo l'ora di conoscerlo.
<<Voglio vedere Hidan per sapere se la fama che si porta dietro è ben riposta. Ho sentito dire che se vuole basta un suo sguardo per farti cadere ai suoi piedi>> disse la ragazza, guardando il cielo con aria adorante.
<<A me piacerebbe vedere Itachi invece. Dicono sia un genio>> commentai io.
<<Strano che tu non l'abbia mai incontrato di persona, eppure sei molto amica con Sasuke, se non l'unica. Non sei anche andata a casa sua un paio di volte?>> mi chiese Ino.
<<Sì, ma Itachi è molto impegnato col lavoro e non ho mai avuto modo di trovarlo in casa>> spiegai.
Tornammo poi a guardare la partita, in tempo per vedere il Mister Kakashi fischiare la fine dell'incontro.

<<L'abbiamo stracciato. Hai visto la sua faccia dopo la partita? Era furioso>> commentò Naruto, ripensando alla reazione di Gaara dopo la partita.
<<Siete stati grandi. Piuttosto come mai hai passato la palla a Sasuke per farlo segnare? Avete iniziato a superare le vostre divergenze?>> chiesi speranzosa.
<<Io e quella testa a culo di papera? Non dirlo neanche per scherzo, gli ho passato palla per farlo segnare e fare un dispetto a Gaara>> commentò, gonfiando le guance indispettito.
Sorrisi intenerita davanti alla scena.
Naruto aveva preso davvero a cuore la faccenda e si era dimostrato molto protettivo con me da quando aveva scoperto dei trascorsi tra me e il rosso. Non sopportava l'idea di un mio futuro insieme a lui.
<<Se proprio devi prenderti quello lì, allora meglio Sasuke, oppure Shikamaru, oppure me>> commentò, arrossendo solo dopo aver pronunciato le ultime parole. Forse gli erano scappate.
<<Oppure te, eh? Cos'è una proposta?>>
<<Non prendermi in giro>> disse lui, voltandosi imbrociato dall'altro lato.
Scoppiai a ridere davanti alla sua espressione troppo buffa e dopo poco anche lui si lasciò andare.
<<Senti, questo weekend non ho voglia di restare qui nei dormitori a fare la muffa. Che ne dici se organizziamo qualcosa in città?>> chiesi.
<<Mi hai letto nel pensiero. Ci stavo pensando anche io sinceramente. È da tanto che non vado e ho bisogno di comprare alcune cose.>>
<<Beh, allora chiederò anche a Sai, Ino e tutti gli altri se->>
<<Se invece andassimo io e te da soli?>> chiese, interrompendo il mio discorso.
Lo guardai con la bocca spalancata e lui si affrettò a spiegare.
<<Aspetta, non fraintendere le mie intenzioni. È solo che quest'anno stiamo passando molto meno tempo insieme io e te da soli rispetto al solito. Diciamo che mi manca e con gli altri non riuscirei a parlare con te come vorrei.>>
Non mi servì pensarci su neanche un secondo, perché avevo già ben chiara la risposta che desideravo dargli.
<<Perché no? Andiamo io e te allora, ci divertiremo.>>

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