•02 Cambiamenti

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<<Uzumaki, la lezione è già iniziata e lei è in ritardo fin dal primo giorno. Prenda posto e dopo la fine delle lezioni non si scomodi nemmeno a lasciare l'edificio. L'aspetto in detenzione.>>
Naruto fissò il professore con aria sconvolta, ma non disse nulla per non aggravare la propria posizione. Per tale si limitò a prendere posto nell'ultimo banco libero.
Qualche ragazzo ridacchiò, ma nessuna ragazza osò fare altro oltre che fissarlo.
Io compresa spalancai la bocca, notando quanto il ragazzo fosse cambiato nei tre mesi precedenti. Non ero l'unica a quanto pare ad essersi impegnata.
Naruto sembrava più alto di diversi centimetri e mostrava un fisico più asciutto e tonico del solito. La pelle era ancora più abbronzata e i capelli biondi leggermente più lunghi.
La sua divisa era sistemata in modo leggermente sbarazzino e si sentiva fin da dove ero seduta l'ottimo profumo che aveva utilizzato.
Qualche ragazza bisbigliò eccitata nell'orecchio della compagna, ottenendo uno sguardo velenoso dal professore seduto in cattedra.
Avevo sempre trovato Naruto un bel ragazzo, ma quell'anno era davvero da urlo.
Ritrovai un po' di contegno solo quando lui si guardò intorno e mi notò salutandomi con una mano e un sorriso.
Io e lui avevamo sempre vantato un rapporto niente male, per tale ricambiai il saluto incantata. Il suo sguardo poi slittò su Sasuke e Gaara, rifilando a entrambi un'occhiataccia più che ricambiata.
Detestava il primo per essere la cotta storica di Sakura, la ragazza dietro la quale sbavava da anni, e il secondo per circa gli stessi motivi che mi aveva riferito Sasuke. Si diceva anche che una volta il rosso lo avesse addirittura minacciato di morte.
Anche Naruto faceva parte della squadra di calcio e insieme al corvino e Gaara formavano una triade infuocata, fatta di frecciatine e sguardi minacciosi.
Da una parte la cosa nuoceva alla squadra per la cattiva aria che si respirava a causa loro, ma dall'altra era un bene perché non avevamo mai perso una partita. I tre, infatti, per prevalere sugli altri cercavano sempre di segnare più reti possibili, col risultato di chiudere ogni incontro con risultati più che eccellenti.
Naruto era abbastanza scarso nelle materie in generale, ma era talmente portato negli sport da far chiudere un occhio a qualche insegnante. Per il resto io lo aiutavo a studiare e se potevo gli passavo anche le risposte durante i test.
Questi erano gli unici motivi che gli risparmiavano di essere buttato fuori dalla scuola a calci nel sedere.
Il ragazzo, una volta appurata l'esistenza del test d'ingresso a sorpresa, si girò verso di me con aria spaesata e supplicante.
Era quasi impossibile riuscire a copiare con la Iena in aula, ma non potevo resistere a quegli occhi dolci.
Sbuffai rassegnata e lui sorrise vittorioso, portando l'attenzione sul professore che iniziava a distribuire i compiti.
Ero sempre stata brava in filosofia, in quanto adoravo particolarmente la materia nonostante il professore, e per tale non fu difficile per me rispondere alle domande. Riguardavano il programma dell'anno precedente e qualcosa su quello della prima settimana di lezione, allo scopo di sondare il nostro interessamento verso i prossimi argomenti da trattare.
Risposi velocemente, nel mentre segnando le risposte a crocette giuste su un piccolo bigliettino. Il tempo a disposizione passò in fretta e lanciai la piccola pallina di carta a quindici minuti dalla fine, approfittando di un istante in cui il professore si soffiava il naso.
L'uomo sembrò percepire un movimento nella stanza, ma non notò nulla di strano alzando gli occhi e si limitò solo a guardarci male.
Il biglietto fortunatamente era atterrato al centro del banco di Naruto senza destare sospetti ed il ragazzo fu eccelso nel non scomporsi minimamente.
Ormai eravamo maghi nel passarci i compiti, bisognava solo stare attenti a quella spiona di Sakura. Quella strega aspettava solo l'occasione giusta per mettermi nei casini e mai le avrei permesso di trascinare a picco anche Naruto.
In prima fila fortunatamente non poteva nuocere a nessuno e sorrisi vittoriosa.
La campanella che annunciava la fine delle lezioni suonò proprio mentre il professore finì di raccogliere tutti i compiti e mi alzai lentamente dal mio banco raccogliendo tutte le mie cose. Dopo ogni lezione ci erano concessi dieci minuti per risolvere punti non chiari della lezione col professore o per recarci all'aula successiva.
Sasuke, che aveva lezione in un edificio diverso da quello principale, si allontanò velocemente salutandomi con un gesto della mano e io restai da sola. Lasciai l'aula D poco dopo e riuscii a malapena a fare due passi prima di essere travolta da una specie di uragano con le braccia.
<<Grazie, grazie, grazie>> mi sussurrò Naruto all'orecchio. Era decisamente su di giri per il test d'ingresso scopiazzato per miracolo ed io non potei fare a meno di sorridere.
Mi girai verso di lui e di nuovo venni travolta dal suo positivo cambiamento, stava davvero meravigliosamente.
Il ragazzo sembrò notare anche la mia evoluzione e mi guardò sorpreso, aprendosi poco dopo in un sorriso ancora più grande.
<<Stai un incanto>> disse lui, grattandosi la nuca imbarazzato e mostrando un colorito sulle guance più rosso del solito; al punto da lasciarmi spiazzata per un momento, incerta di aver visto bene o meno.
<<Anche tu>> risposi io con sincerità.
Notai in quel momento Gaara lasciare la classe e mi presi giusto un secondo per guardarlo ammirata, prima di cambiare espressione alla vista di Sakura ferma in mezzo al corridoio.
Stava fissando la schiena muscolosa di Naruto, mentre le sue amiche le davano di gomito.
Aveva sempre dato due di picche al povero ragazzo e non le avrei permesso adesso di mettere le sue luride mani su di lui solo perché si era fatto ancora più carino. Sospettavo che la cosa gli avrebbe arrecato ancora più popolarità e Sakura doveva aver pensato la stessa cosa. Era esattamente da lei rivalutare le carte solo in vista di maggior benefici.
Immaginavo già che il biondino sarebbe diventato l'argomento più chiacchierato della giornata, se non della settimana, e per nulla al mondo le avrei permesso di usarlo solo in vista dell'onda del successo che si apprestava a cavalcare.
<<Vieni Naruto, andiamo nella prossima aula>> dissi al ragazzo, trascinandolo per una manica. Io e lui ogni anno affrontavamo i medesimi corsi e le stesse lezioni, questo perché i professori ritenevano che io avessi una buona influenza su Naruto. Anche quell'anno non sarebbe stato diverso.
Ovviamente non sospettavano del mio continuo passargli i compiti in classe e la cosa ci andava benissimo così.
Lui tentò di girarsi verso Sakura, ma io lo strattonai via a costo di sembrare una fidanzatina gelosa. Volevo solo assicurarmi che non cadesse ancora di più nella sua trappola.
<<Mi spieghi cosa ti prende, Yuki?>> mi domandò il ragazzo diversi metri dopo confuso, staccandosi dalla mia presa.
Mi guardai intorno, notando solo poche persone in quel tratto di corridoio e mi decisi a parlare.
<<Mi assicuro solo che tu non resti scottato di nuovo. So quanto ci sei stato male per Sakura e non voglio che lei si approfitti di te.>>
Sul suo volto si formò un cipiglio e piegò leggermente la testa di lato.
<<Perché dovrebbe approfittarsi di me? Mi ha sempre respinto>> domandò.
Mi venne quasi da sorridere davanti alla sua ingenuità, ma decisi di mantenere la mia maschera dura.
<<Ti sei visto ultimamente allo specchio? Cioè, Naruto... sei wow>> dissi io, senza alcun pelo sulla lingua.
Lui sorrise maliziosamente e mi picchiettò leggermente la fronte con l'ausilio del suo indice destro.
<<Mi stai forse facendo delle avances?>> mi domandò lui <<se vuoi venire a letto con me basta chiederlo, non ho nessun problema a farlo con te.>>
Il suo sguardo passò velocemente su tutto il mio corpo con un'espressione di apprezzamento, ma la sua proposta non mi offese. Sapevo che stava solo giocando.
<<Cammina, Don Giovanni da strapazzo>> lo intimai, spintonandolo leggermente.
Lui riprese a camminare con un leggero sorriso, ma io lo bloccai nuovamente per la manica. Il suo sguardo, se possibile, adesso era più confuso di prima.
<<Dicevo sul serio, Naruto. Hai perso troppo tempo dietro a quella ragazza, senza renderti conto di tutte le altre possibilità a tua disposizione. Lasciala perdere e inizia a guardarti intorno, ti sorprenderebbe notare quante ragazze sarebbero disposte a fare i salti mortali per te senza nessun sporco secondo fine.>>
Il biondo mi fissò con la bocca spalancata e per una volta non ebbe nulla da ribattere. Cosa strana da parte sua.
Entrammo nella aula E, dove si sarebbe tenuta la lezione di storia, e occupammo due banchi in terza fila uno affianco all'altro.
Naruto restò pensieroso per tutta la lezione e non mi rivolse quasi per niente la parola. Non riuscii a capire se per rabbia nei miei confronti o semplicemente perché troppo preso a riflettere sulle mie parole.
La mia curiosità mi spinse a scrivere qualcosa su un angolo del mio quaderno per poi mostrarglierlo.

"Sei arrabbiato con me? L'ho detto solo per il tuo bene, Naruto."

Lui sbirciò velocemente e poi lo notai scribacchiare qualcosa sul suo quaderno per gli appunti, attualmente pieno soltanto di disegnini e scarabocchi.

"Non sono arrabbiato. È solo che ho bisogno di pensarci su."

Lessi la sua risposta e dentro di me si fece largo un po' di tristezza.

"Non volevo sbatterti così in faccia la realtà. Desidero solo vederti felice, Naruto.
Lo sai che tengo a te."

Il ragazzo sorrise leggermente e io mi tranquillizzai.
Mi concessi per qualche secondo a guardare il suo viso e mi persi in vari apprezzamenti.
In una sola estate era migliorato visibilmente e molte ragazze in classe non gli staccavano gli occhi di dosso.
Riportai lo sguardo verso l'insegnante, ma per quanto ci provassi non riuscivo a pensare a nient'altro che non fossero gli occhi di Gaara nei miei.

TADAN
Ehm... non ho nulla da dire. Non sono una tipa di molte parole lol
Spero solo che il capitolo vi sia piaciuto. La storia evolverà presto in scene... ehm... diciamo peccaminose lol
Già mi vergogno.

Bittersweet [Naruto]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora