•28 Incomprensioni

371 29 16
                                    

"Dove sei sparita ieri sera?"

Recitava il messaggio scritto sul bigliettino da parte di Naruto. Mi voltai verso il ragazzo e lo guardai con un'espressione esasperata, ma lui mi fece cenno di rispondergli allo stesso modo e sbuffai.

"Non puoi aspettare la fine della lezione per parlarne? Se la vecchia strega ci becca ci butta giù dal tetto della scuola."

"No" recitava semplicemente la sua risposta.
Sbuffai di nuovo e mi presi qualche secondo per scrivergli una risposta soddisfacente.

"Se proprio vuoi saperlo me ne sono andata via con Gaara e sono tornata qui insieme a lui. Non dire niente riguardo alla questione, per favore."

Notai la sua faccia riempirsi di rabbia a causa di quelle semplici righe e la sua mano appallottolare il biglietto come a volerlo sbriciolare.
Tornò a scrivere con fretta sul foglio di carta che stava martoriando a furia di staccarne pezzetti e me lo passò senza nemmeno guardarmi in faccia.

"Quando la smetterai di farti sfruttare così da lui? Lo sai che non gli importa nulla di te se non del tuo corpo? Fermati finché sei in tempo o finirai col cadere davvero in basso."

La sua risposta mi fece infuriare e mi affrettai a rispondere allo stesso modo.

"Chi sei tu per farmi la paternale? Proprio tu che ti sei appartato chissà dove con una sconosciuta? Almeno io sono innamorata di Gaara e non vado con la prima persona che conosco. E non rifilarmi la storia dei maschi che possono farlo, a differenza di noi donne, perché giuro che mi metto ad urlare."

"Dopo ne parliamo bene" fu ciò che mi rispose.
Ognuno tornò per i fatti propri e finalmente riuscii ad ascoltare quel che restava della lezione.

<<Vieni con me>> disse lui, placcandomi appena fuori dalla classe. Mi fece cenno di entrare in un'aula vuota e lo seguii a malicuore
<<Allora?>> chiese una volta dentro.
<<Cosa vuoi sentirti dire esattamente? Non capisco il senso di tutto ciò.>>
<<Avete fatto sesso?>> chiese diretto, senza mostrare un minimo di pudore.
<<Non mi sembrano domande opportune da fare, inoltre->>
<<Cosa ti costa rispondermi?>>
Sembrava spazientito e quel suo comportamento accese una scintilla di rabbia dentro di me.
<<Abbiamo fatto sesso. Contento adesso?>> gli risposi, incrociando le braccia al petto.
<<Sono molto deluso da te, pensavo avessi capito l'antifona.>>
<<Come scusa? Non pensavo di essermi portata dietro mio padre quando mi sono iscritta in questa scuola>> risposi, puntandogli il dito contro il petto <<ti ricordo che nemmeno tu ieri sera ti sei fatto un bagno nell'acqua santa.>>
<<Per me è diverso, io avevo bisogno di capire delle cose>> mi spiegò.
<<Cosa? Se riuscivi a fartelo venire ancora duro o la tua durata massima? Anche io avevo bisogno di capire delle cose e le ho capite.>>
<<Non sei simpatica, non mi riferivo a quello. È una cosa più seria di cui non posso parlarti, va bene? Tu invece cosa dovevi capire?>> chiese.
<<Perché io dovrei parlartene quando invece tu stesso non vuoi farlo? Tutto questo è ridicolo, sembra una scenata di gelosia tra una coppia di sposati>> mi ritrovai a dire.
<<No, la mia è una scenata di gelosia nei confronti della persona senza legami di sangue a cui tengo di più al mondo, dannazione>> mi disse lui addolcendo notevolmente il tono della voce <<ho bisogno di sapere cosa succede, ti scongiuro.>>
La sua risposta aprì un piccolo varco nel mio cuore e sospirai arresa, lasciando da parte la rabbia. Non riuscivo proprio a restare arrabbiata con lui, non mentre mi guardava con quella faccia triste.
<<Avevo bisogno di fare chiarezza coi miei sentimenti. Ho provato ad allontanarmi da lui, te lo posso giurare, ma non ci sono riuscita. Gaara mi piace troppo, non riesco a stargli alla larga, non ancora>> gli confessai.
Lui sospirò arreso e prese a sfregarsi la testa con aria sconfitta.
<<Quel ragazzo ti farà del male prima o poi, questo è un dato di fatto. Cosa posso fare per proteggerti?>> chiese lui <<mi sento un tale fallimento in questo momento.>>
<<Non puoi fare niente, Naruto, semplicemente perché non c'è ancora nulla su cui intervenire. Io sto bene, dico davvero, perciò non devi sentirti un fallimento.>>
<<È che sono così geloso di te che mi viene su il sangue al cervello quando ti vedo con lui, soprattutto perché non lo sopporto proprio. Come fa a piacerti quella faccia da culo?>> chiese lui.
<<Beh, Gaara è Gaara e ha il suo perché, lo capiresti anche tu se non fossi attratto da un altro tipo di parte anatomica>> gli spiegai sorridendo <<e poi la gelosia è normale quando si vuole molto bene a qualcuno, anche a me ha dato parecchio fastidio vederti con quella ragazza.>>
<<Se può consolarti non era un granché e poi aveva un modo di gemere davvero fastidioso>> mi disse.
<<Che schifo, non darmi certi dettagli>> commentai, tappandomi le orecchie.
<<Vieni qui>> disse lui dal nulla, facendomi cenno di andare tra le sue braccia.
Non me lo lasciai ripetere due volte e mi buttai a capofitto su di lui, lasciandomi coccolare dalle sue mani sulla mia schiena.
<<Se non ci muoviamo non arriveremo in tempo per la prossima lezione>> constatai, tuttavia senza dare cenni di volermi staccare da lui.
<<Chi se ne frega della lezione, non fare la secchiona per una buona volta. Saltiamola, tanto il maestro Asuma non ci dirà niente per una sola lezione, andiamocene un po' in stanza. Ti va?>> chiese, sfiorandomi dolcemente la guancia con le sue labbra. Quelle stesse labbra che mi avevano baciata poco più che una settimana prima.
Mi ritrovai ad arrossire a quel ricordo, ma tutto sommato annuii.
Lo sentii sorridere contro la mia pelle e poi mi sentii baciare sulla tempia.
<<Andiamo allora>> mi disse, portandomi via per mano.

<<Perché ti piace così tanto Gaara?>> mi chiese Naruto continuando a giocherellare con i miei capelli.
Ormai eravamo nella sua stanza da venti minuti buoni, lui disteso a pancia in giù sul suo materasso, mentre io seduta sul tappeto con la schiena poggiata contro il suo letto, con lui che si divertiva con i miei capelli sparsi sulle sue coperte, a pochi centimetri da lui.
<<Credevo di aver già risposto a questa tua domanda>> gli dissi, tenendo ancora gli occhi chiusi per tutto il relax che mi stava dando con quei suoi leggeri movimenti.
<<Non era una risposta soddisfacente la tua e non vale>> mi fece notare.
Mi arresi davanti all'evidenza e scelsi di rispondergli in modo completo.
<<Gaara mi piace dal suo arrivo a scuola e sono tante le cose che apprezzo di lui. Mi piacciono i suoi capelli, la sua pelle chiara, i suoi occhi, il timbro della sua voce, il modo in cui ti guarda... così profondo da far sparire il resto del mondo attorno e poi anche l'aura attorno a lui. È misteriosa e ha molto successo tra noi donne>> spiegai <<ma adesso basta, perché è davvero imbarazzante parlarne con un ragazzo.>>
<<Allora è vero che alle ragazze piacciono gli stronzi>> commentò lui.
<<Penso che sia nella natura autodistruttiva di noi donne, finiamo spesso con l'amare ciò che non possiamo avere>> dissi tristemente.
<<Non è il tuo caso, no? Tu ti sei presa praticamente tutto da lui, così come prima di te quasi tutte le ragazze della scuola>> commentò piccato.
<<Ti sbagli. Nessuna di noi ha mai preso di fatto nulla da Gaara, come fai a non capirlo?>> chiesi.
<<Credo di non seguirti.>>
<<Vedi, voi ragazzi spesso date troppa importanza al corpo. Pensate che basti possedere quello per dichiarare propria una persona, ma non è così>> spiegai.
<<Ah no?>> chiese avido lui.
<<Il corpo di una persona non è che una parte ed è la parte più facile da ottenere, perché spesso lo si svaluta o lo si può avere anche con la forza, quindi spesso ci si dimentica della cosa più importante.>>
<<E cosa?>>
<<Il cuore, Naruto, il cuore>> dissi in definitiva.
Il ragazzo pendeva dalla mie labbra e mi invogliò a continuare a parlare.
<<Nessuna è riuscita a raggiungere il cuore di Gaara, quindi di fatto non appartiene a nessuna di noi>> dissi <<non credo che permetterà mai a nessuna di entrare, ma io voglio provarci lo stesso.>>
<<Ma questo è masochismo puro>> constatò lui.
<<Pensavo di avertelo già detto, Naruto. Fa parte della nostra natura andare verso l'autodistruzione. Forse non siamo fatti per la vera felicità.>>

KABOOM
Ho voluto fare la filosofica con questo capitolo, fallendo miseramente, ma dettagli.
Tutto sommato questo è uno dei capitoli che ho preferito scrivere, spero si sia intuito.
Vi scrivo in diretta dal bagno, ma non dal gabinetto sia chiaro, unico posto tranquillo da cui poter aggiornare.
Il resto della casa è un casino.
Che sia benedetto questo sacro luogo.

Bittersweet [Naruto]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora