•20 Quello che tocchi

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<<Insomma, Naruto! Hai fatto lo stesso errore di prima. Guarda: proprio qui>> dissi, indicando il punto incriminato al ragazzo.
<<Dannazione, non ci capisco niente di questa roba. Non ha senso, la odio>> disse lui, sbattendo la testa sul tavolo.
<<È chimica, Naruto.>>
<<No, è veleno>> rispose lui, facendomi alzare gli occhi al cielo.
<<Quando ti comporti così sembri proprio un bambino. Coraggio, di nuovo>> dissi, nascondendo un piccolo sorriso.
Il ragazzo mi diede retta e ricominciò tutto da capo, mordicchiando la punta della penna mentre cercava di concentrarsi.
La biblioteca era vuota a quell'ora e in fondo lo capivo, nessuno aveva voglia di studiare dopo aver assistito agli allenamenti di calcio.
Eppure una figura entrò nella biblioteca proprio in quel momento e trasalì notandola già occupata da qualcuno.
Sakura era ferma sulla soglia con un libro di chimica sotto braccio, forse anche lei decisa a studiare per l'imminente test.
Indugiò un po' ma poi decise di entrare comunque e di recarsi verso un tavolo abbastanza lontano dal nostro, forse per non disturbarci.
<<Ehy, se vuoi puoi venire a sederti qui. Anche noi stiamo ripassando chimica>> le dissi.
Notai lo stupore dipingersi sia sul suo viso che su quello di Naruto. In effetti anche io ero abbastanza sorpresa dalla mia diplomazia, ma dopo il ballo di inizio anno e il suggerimento che mi aveva dato in aula le cose erano leggermente cambiate tra noi. Al punto da salutarci anche timidamente per i corridoi quando capitava di incrociarci.
La ragazza tuttavia accettò il mio invito e si avvicinò titubante a noi, prendendo posto a capotavola.
Sbriciò sul libro aperto davanti a Naruto e fece un piccolo sorriso.
<<Anche io sono arrivata lì. Se volete ho preparato queste schede tecniche>> disse, passandomele da sopra il tavolo.
Le sfogliai con attenzione e ne restai stupefatta.
<<Ma sono fatte benissimo, dico davvero. Quanto tempo ci hai perso sopra? Naruto, dai un'occhiata, magari potrebbero aiutarti>> dissi, battendo un quaderno in testa al ragazzo che stava guardando il vuoto anziché concentrarsi.
<<Ahia! Dannazione come sei manesca>> disse lui, massaggiandosi la testa sul punto colpito <<siete tali e quali voi due.>>
Io e Sakura scoppiammo a ridere davanti alla sua buffa espressione e per qualche secondo mi sembrò di ritrovare con lei quella complicità che tanto ci aveva unite in passato.
Restammo lì in biblioteca per diverso tempo, studiando insieme e aiutando Naruto.
Uscimmo da lì con molte più nozioni in testa e soddisfatti.

Neji era davanti a me, soli nella stanza di Gaara e Shikamaru.
Ero venuta per trovare il mio migliore amico, sotto sua richiesta, eppure lui non era ancora arrivato e avevo deciso di aspettarlo dentro nonostante la stanza occupata.
Gaara aveva fatto finta di non vedermi nemmeno e da poco si era alzato per andare in bagno, lasciando me e lo Hyuga da soli.
Il silenzio era imbarazzante e non facevo altro che rigirarmi i pollici. Il caldo nella stanza era soffocante e allentai di poco il colletto della divisa per respirare un po'.
<<Dovresti stare più attenta a come mostri quel collo. Sei piena di succhiotti>> mi disse il ragazzo.
Trasalii immediatamente. Era la prima volta che mi rivolgeva la parola da quando ne avevo memoria.
<<Pensa agli affari tuoi>> gli dissi semplicemente io, tirando fuori le unghie.
<<Scostumata e anche maleducata, un connubio perfetto>> disse lui, tornando a giocare col suo cellulare.
<<Fai meno il saccente, Hyuga. L'unico maleducato qui sei tu, tratti sempre male tua cugina Hinata. Sei senza cuore.>>
<<Chi è adesso che non pensa agli affari propri? Piuttosto... con chi hai deciso di fare la poco di buono? Scommetto con Gaara, visto che gli ronzi sempre intorno dal suo arrivo a scuola.>>
Strinsi forte i pugni, nessuno era capace di farmi venire su i nervi come Neji. Lo preferivo quando se ne stava muto ad ignorarmi.
<<Scusami, se avessi saputo di dover affrontare la sua fidanzatina gelosa sarei stata più discreta>> risposi, sorridendogli quasi perfidamente.
Il ragazzo si alzò e lo imitai, fronteggiandoci.
<<Tu non mi piaci per niente>> disse lui, alzando il tono della voce.
<<Il sentimento è reciproco>> gli risposi con lo stesso tono.
Proprio in quel momento la porta della camera si aprì, rivelando Shikamaru sulla soglia.
<<Che avete da sbraitare tanto voi due? Vi sentite dal corridoio>> ci chiese lui.
<<La tua amica non sa stare al suo posto>> rispose Neji.
<<Sei tu che hai cominciato. Io ti stavo bellamente ignorando come è giusto che sia.>>
<<Smettetela, mi state facendo venire il mal di testa>> disse Gaara, guardandoci male dalla porta del bagno.
Ero talmente impegnata a litigare con Neji che non l'avevo nemmeno sentito arrivare, chissà da quanto tempo era lì.
Guardai di nuovo Neji con rabbia, prima di avviarmi verso la porta.
<<Andiamo via, Shikamaru. C'è troppo egocentrismo in questa stanza.>>
Il ragazzo mi seguì sbuffando.

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