•06 Tentazione

380 35 7
                                    

Ero felice.
Ero appena riuscita a stare per un'ora nella stessa stanza con Gaara senza coprirmi di ridicolo, avevo battuto Shikamaru a Shogi per la prima volta e sarei andata al ballo con Naruto.
Doveva essere il mio giorno fortunato quello.
L'aula di fisica non era molto lontana e ne approfittai per passare al mio armadietto per prendere degli articoli di cancelleria che mi mancavano. Il mio era il numero 334 e mi ritrovai a sorridere una volta aperto.
Negli anni lo avevo riempito di fotografie con i miei amici e ovunque guardassi vedevo uno dei loro visi. Le più numerose erano quelle con Shikamaru e mi ritrovai a sorridere ancora di più, ripercorrendo le diverse tappe della nostra vita.
Ne avevo messa anche qualcuna di quando eravamo molto piccoli ed ogni volta morivo di tenerezza quando vedevo un piccolo Shikamaru fissarmi di rimando.
La più recente era una con Naruto ed arrossii leggermente davanti all'immagine di lui che mi teneva stretta per i fianchi. I nostri sorrisi erano sinceri in quella foto e come sempre la trovai bellissima.
Ero davvero contenta di avere la possibilità di andare al ballo con lui. Quel ragazzo era davvero speciale ed io gli volevo molto bene.
Non avrei potuto trovarmi un cavaliere migliore, escluso Gaara ovviamente, ma con lui non avevo mai avuto nessuna speranza e probabilmente non ne avrei mai avuta.
Normalmente ero una ragazza molto ottimista, ma dopo due anni di sguardi da lontano e sospiri stavo davvero iniziando a perdere la forza di spirito.
Per quanto ancora sarei stata costretta a guardare quel ragazzo senza poter fare nulla di concreto?
Sospirai e passai un ultimo sguardo sulle foto, prima di chiudere l'armadietto con delicatezza.
Infilai nello zaino gli oggetti che avevo recuperato e buttai uno sguardo sull'orologio.
Mancavano cinque minuti alla lezione e la professoressa non era famosa per la sua pazienza, quindi era seriamente il caso di sbrigarmi.
Quando entrai in aula trovai Naruto stranamente già li ad aspettarmi e gli alzai il pollice in segno di approvazione, notando che mi stava tenendo il posto.
<<Santo cielo, non ti ho mai visto arrivare in anticipo a lezione. Che ne hai fatto del vero Naruto?>> domandai.
Il ragazzo scoppiò in una sana risata e mi indicò la sedia al suo fianco.
<<Guarda che se continui così lascio il tuo posto a qualcun altro>> rispose, improvvisando un finto muso lungo.
Mi accomodai e tirai fuori libro e quaderno dallo zaino di pelle nera, senza smettere di guardare di sottecchi Naruto.
Per me era sempre stato un bel ragazzo, ma adesso era davvero difficile scollargli gli occhi di dosso.
Dopo qualche secondo mi accorsi di non essere la sola a condividere quel pensiero, tanto che guardandomi intorno notai diverse ragazze fissare Naruto, alcune con la stessa faccia che in genere era riservata soltanto a Sasuke o a Gaara. Mi gongolai per un po' nel pensiero che tra tutte sarei stata io ad andare al ballo con lui e gli sorrisi leggermente.
Al di là del suo aspetto fisico mi ero sempre trovata in sincronia con lui e mi ero sempre divertita un mondo in sua presenza. Il ricordo del ballo del primo anno condiviso con lui era ancora vivido nella mia mente.
Non avevo mai riso tanto in vita mia come in quella singola serata. Era uno dei momenti più preziosi della mia adolescenza.
Lo scorrere dei miei bei pensieri fu interrotto da una chioma rosa che entrò in aula e mi ritrovai immediatamente ad alzare gli occhi al cielo. Avevo scoperto di avere diversi corsi con lei e la cosa non mi andava molto giù.
Sakura si guardò intorno per qualche secondo e, nonostante la classe mezza vuota, scelse di venire ad occupare il posto alla sinistra di Naruto.
Sia io che il ragazzo spalancammo la bocca. Lui per la piacevole sorpresa, mentre io per l'indignazione.
In più di quattro anni non avevo mai visto la ragazza scomodarsi a prendere posto accanto a Naruto e faticai nel trattenermi dal non rompere dalla rabbia la matita che avevo in mano. Trovai allettante anche l'idea di afferrarla per quei dannati capelli rosa, ma trattenni anche quell'impulso.
Il solo pensiero che potesse utilizzare Naruto come una marionetta per soddisfare il suo ego mi faceva imbestialire.
Quel ragazzo aveva un cuore e non era un pezzo di carne senza sentimenti da poter usare a proprio piacimento. Lui meritava molto di più.
La professoressa entrò proprio in quel momento. Era famosa per il suo essere estremamente severa, ma questo non fermò Sakura e Naruto dallo scambiarsi bigliettini per tutta l'ora.
La curiosità di sapere cosa avessero di tanto urgente da dirsi era tanta e riuscii a resistere solo in virtù dell'estrema importanza che davo alla mia privacy e a quella altrui. Tuttavia fu molto difficile per me assistere impotente allo scambio di sguardi e sorrisini dei due.
Iniziavo a sentirmi davvero umiliata da tutta quella storia, visto che si era offerto di farmi da cavaliere per il ballo di sua spontanea volontà meno di due ore prima. La scuola era molto sensibile ai pettegolezzi e non mi sarei stupita di diventare lo zimbello di tutti in virtù di ciò.
Non era molto bello flirtare spudoratamente vicino alla persona con cui ci si era accordati per partecipare al ballo e pregai che la cosa passasse inosservata agli occhi degli altri.
Non mi andava proprio di iniziare l'ultimo anno come protagonista di uno scoop da due soldi. Desideravo solo un anno scolastico relativamente tranquillo.
Quando la campanella suonò la fine della lezione, nonostante il mio nervosismo, decisi comunque di fermarmi per aspettare Naruto per andare nella prossima aula, visto che tutte le nostre lezioni erano in comune. Il ragazzo mi fece attendere per qualche minuto prima di decidersi a salutare Sakura e mi indicò la porta con le guance leggermente arrossate. Probabilmente dall'emozione di essere finalmente l'oggetto dell'attenzione della ragazza dietro la quale andava da anni.
Era troppo cieco per vedere la verità dei fatti. A Sakura non interessava lui, a Sakura interessava solo la sua rinnovata popolarità. Dirglielo così su due piedi gli avrebbe spezzato il cuore, quindi decisi di tenermi momentaneamente il pensiero per me. Almeno fino a quando non sarebbe arrivato il momento giusto. Dovevo solo aspettare un po'.
Naruto in quel momento mi sembrava tra le nuvole e rinuciai ai miei tentativi di fare conversazione dopo che, per tre volte, ottenni solo frasi sconnesse.
L'ultima lezione del giorno era quella di letteratura inglese, nonché una delle mie materie preferite. Soprattutto perché il professor Iruka Umino la faceva sembrare la materia più bella del mondo.
Stavo quasi per varcare la porta quando ripensai ad un particolare.
<<Naruto, tu intanto entra... io devo tornare un attimo indietro... ho dimenticato l'astuccio sotto al banco>> dissi al ragazzo.
Il biondo annuì ancora leggermente spaesato ed io mi allontanai in fretta e furia.
Era proibito correre per i corridoi e mi limitai ad adottare un passo molto svelto. Nell'istituto ci tenevano molto alle regole ed ogni infrazione era sempre severamente punita, anche la più misera.
Raggiunsi l'aula precedente in tempo record e recuperai il mio povero astuccio abbandonato sotto al banco. Avevo solo quattro minuti prima dell'inizio della lezione e visto che ci tenevo molto alla puntualità accelerai di più il passo.
I corridoi erano vuoti e capii di essere davvero nei pasticci. Non ci tenevo per niente a fare la figura della sconsiderata.
Un suono di passi lenti e pacati davanti a me mi fece alzare la testa. Non mi aspettavo altri ritardatari.
Quando notai la figura ferma nel mezzo del corridoio quasi mi arrestai.
Gaara era dannatamente bello mentre mi fissava con la sua solita aria fredda ed inespressiva e sentii immediatamente le mie guance tingersi di rosso.
Ero pronta a superarlo quando la sua voce mi bloccò.
<<Non dovresti essere in aula?>> mi domandò lui, cogliendomi di sorpresa.
La mia dannata boccaccia parlò da sola e prima di rendermene conto gli avevo già risposto per le rime.
<<Beh, se per questo anche tu>> dissi io, maledicendomi un secondo dopo.
Lui sembrò soddisfatto della mia risposta, tanto che si lasciò scappare un mezzo sorrisino abbastanza inquietante. Lo trovai affascinante ugualmente.
<<Dovresti muoverti. Non credo che alle cosine come te piaccia arrivare in ritardo.>>
Il tono carezzevole della sua voce mi distrasse dal modo in cui mi aveva chiamata e non trovai nemmeno la forza di offendermi.
Non mi aveva mai rivolto la parola e l'emozione era troppo grande da gestire.
Abbassai lo sguardo leggermente imbarazzata, per poi decidermi di riprendere a camminare. Continuando in quel modo sarei davvero arrivata in ritardo.
<<Sabato verrai al ballo con me>> pronunciò lui, gelandomi il sangue nelle vene.
Più che una proposta sembrava un ordine, ma ero troppo incredula per badare alla cosa.
Stavo già per aprire bocca ed accettare con entusiasmo, prima di venire bloccata dal ricordo di Naruto.
<<Ho già un accompagnatore>> dissi, morendo dentro al suono delle mie stesse parole.
Stavo rifiutando il ragazzo dietro cui andavo da due anni solo in nome del rispetto per Naruto e della mia buona educazione. Probabilmente avrei vinto il Nobel per la stupidità quell'anno.
Lui inclinò la testa da un lato, con l'aria di uno che non conosceva il significato dell'essere rifiutati.
<<Immagino che sarà molto dispiaciuto quando annullerai con lui>> disse.
Sgranai leggermente gli occhi al suono di quelle parole e trovai il coraggio di domandare: <<Perché proprio io?>>
Gaara iniziò a camminare, ignorando apertamente la mia domanda. Mi lasciò lì con un pugno di mosche.
Restai per qualche secondo là ferma a contemplare la sua figura di spalle che si allontanava, prima di riprendermi e di affrettarmi verso l'aula B.
Entrai giusto cinque secondi prima del professore e trovai Naruto seduto più che confuso.
Mi accomodai nel posto che mi aveva tenuto e lui mi guardò curioso.
<<Perché ci hai messo tutto questo tempo?>> mi domandò col labiale.
Il mio tentativo di rispondergli fu bloccato dal professor Iruka che tossì per richiamare l'attenzione di tutti.
Non sarebbe stato facile concentrarmi sulla lezione, non dopo le parole di Gaara che continuavano a ronzarmi in testa.
Mi aveva confusa all'inverosimile e non sapevo proprio cosa fare. Proprio per niente.

TADAN
Sfiga level 2854.
Voi cosa fareste al suo posto?

Bittersweet [Naruto]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora