•33 Attirarsi

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La stanza di Gaara era un luogo che ormai conoscevo come le mie tasche. Sia per le numerose visite a Shikamaru, suo compagno di stanza e mio migliore amico, ma anche a causa delle numerose volte in cui ero stata trascinata lì dal rosso in questione.
Tra quelle lenzuola avevamo consumato spesso il bisogno reciproco che nutrivamo verso l'altro. Lui per il mio corpo, io per il suo cuore.
Mi voltai lentamente verso Gaara, scoprendolo a fissarmi a sua volta.
Di solito durante i nostri amplessi parlavamo a malapena, non ci baciavamo e una volta finito tutto andavo via, prima di dare il tempo a lui di mandarmi via. In quel momento invece la situazione era diversa, considerando l'accordo preso poco prima in corridoio.
Portandomi lì aveva accettato di soddisfare il mio desiderio di sentire le sue labbra sulle mie e non di trattarmi solo un pacco tra le sue mani. Volevo una cosa diversa, volevo sentirmi desiderata e importante, anche solo per un momento.
Amavo quel ragazzo da ormai più di due anni e lo vedevo di nascosto da settimane, eppure mi sentivo ancora distante anni luce da lui.
Era sempre irraggiungibile, lontano da me.
Restai appoggiata contro la porta, incapace di approcciarmi in qualsiasi modo alla sua figura e con la mente tornai alla prima volta che mi ero concessa totalmente a lui. Esattamente in corrispondenza con la festa di compleanno del mio migliore amico Shikamaru.
Gaara fu il primo ad avvicinarsi e non me ne stupii, giacché era da lui fare sempre e comunque la prima mossa. Non aveva paura e timore di nulla o almeno questa era l'apparenza che dava.
Secondo me c'era molto di più dietro a quella maschera che indossava da anni e desideravo scoprire cosa.
Il ragazzo si fermò a pochi centimetri da me, fissandomi con sfida e una nota di astio. Sicuramente a causa della mia richiesta.
Aveva dato spesso involontariamente modo di dimostrare di non essere abituato a resistenze da parte di una ragazza.
Probabilmente io ero stata la prima in tutta la sua vita a trattarlo con sufficienza e questo l'aveva mandato fin da subito su tutte le furie, ma allo stesso tempo l'aveva in qualche modo legato da me.
Di contro più io mi allontanavo con le mie ribellioni e più lui si avvicinava.
<<Hai una bella faccia tosta a pretendere che io ti baci>> mi sussurrò lui sulle labbra, scrutandomi con i suoi enormi occhi acquamarina, quelli che mi avevano fatta innamorare al primo sguardo.
<<Puoi sempre rifiutarti e permettermi di uscire da questa porta, Naruto aspetta ancora il suo pigiama>> lo provocai, sventolandogli davanti l'oggetto in questione.
Il mio affronto spezzò l'ultimo barlume di calma di Gaara, tanto che quasi ringhiò contro il mio viso, prima di afferrarmi senza alcuna delicatezza la testa, coinvolgendomi in un bacio mozzafiato.
Era da tanto, tanto tempo che non sentivo le sue labbra sulle mie. Esattamente da quando aveva cercato di farlo con la forza durante una delle sue solite sceneggiate possessive ed io gli avevo piazzato un calcio sullo stinco, proprio sul retro della caffetteria della scuola.
Lui aveva punito quel mio gesto e tutta la mia sfrontatezza, eccome se lo aveva punito. Ora però tutto aveva perso importanza, perché finalmente le sue braccia erano attorno a me e le sue labbra sulle mie.
Non esitai più e mi affrettai a portare le mie dita attorno alla sua nuca, posando alla cieca il pigiama su un mobile lì vicino, per poi afferrare alcune ciocche dei suoi capelli per tirarle con possessione, sempre con meno grazia man mano che il bacio si intensificava.
Il mio intento era quello di mostrarmi sempre superiore in sua presenza, allo scopo di non lasciarmi calpestare, ma quella volta mandai tutto al diavolo e mi abbandonai completamente a lui. Addirittura rilasciando un leggero gemito quando sentii i suoi denti mordere e succhiare le mie labbra dovunque gli fosse possibile.
Si staccò solo per attaccare il mio collo, concentrandosi su vecchi succhiotti quasi spariti.
Gaara aveva una specie di fissazione per i segni sul mio collo e si assicurava sempre di non farli sparire o di imprimerne di nuovi.
Per lui ogni succhiotto era come un trofeo ed erano la dimostrazione del suo dominio verso di me. Praticamente mi rendevano una sua esclusiva.
Lo lasciai completare uno dei suoi capolavori e poi tornai a rivendicare i miei diritti, tirandogli i capelli fino a riportare il suo viso all'altezza del mio.
Non gli diedi nemmeno il tempo per riprendermi, perché anticipai i suoi richiami sprezzanti tappandogli la bocca con la mia.
Per una volta che aveva acconsentito a lasciarsi baciare non avrei sprecato così facilmente l'occasione, ma ne avrei beneficiato il più possibile.
Gaara baciava come immaginavo baciassero le divinità e senza rendermene conto mi lasciai trascinare sul letto, troppo presa a giocare con la sua lingua e con i suoi capelli rosso fuoco. Lo stesso fuoco che sembrava divampare sempre più ferocemente dentro di me.
Quel giorno non avevo voglia di convenevoli ed iniziai a spogliare Gaara, anche se lui di solito non me lo permetteva.
Era un ragazzo a cui piaceva mantenere il controllo e comandare, ma vista la situazione in corso ero stufa e volevo fare la mia parte.
<<Vedi di andarci piano, ti stai prendendo troppa confidenza>> disse lui, afferrandomi un polso per bloccarmi.
<<Solo per questa volta...>> fu la mia richiesta.
Il ragazzo sembrò valutare per qualche secondo le mie parole e poi giunse alla sua conclusione. Mollò la mia mano, dandomi un chiaro segnale: potevo riprendere da dove ero stata interrotta.
Prima di dargli il tempo per ripensarci gli sfilai via la maglietta, rivelando quel petto e quella pelle diafana che avevo visto più e più volte, ma che non ero mai stanca di vedere.
Avrei voluto baciarla, ma sapevo di spingermi troppo oltre. Avevo già ottenuto i suoi baci e il permesso di spogliarlo, quindi tanto per cominciare potevo accontentarmi.
Tuttavia l'accarezzai. Toccando ogni centimetro della sua schiena, delle sue spalle, del suo petto e delle sue braccia... senza mai smettere di baciarlo, nemmeno per riprendere un po' il fiato.
Per una volta sembrò qualcosa di leggermente diverso dal semplice sesso.

OKAY
Sì, torno con nonchalance dopo sette mesi e scrivo di getto questo, proponendolo al povero popolo di Wattpad senza alcun riguardo.
Per un po' ammetto di aver preso sottogamba questa storia (traduzione: me ne ero letteralmente dimenticata), ma poi ho realizzato di non avere ancora tanti capitoli in mente e di avere già un finale. Quindi... perché no?
La finisco e chi si è visto, si è visto lol
E poi ci tengo... di storie su Naruto e company ce ne sono davvero poche ed è un manga che secondo me merita più lavori su Wattpad, quindi come buon proposito la devo completare, sperando esista ancora qualcuno interessato alla lettura.

Bittersweet [Naruto]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora