Capitolo 48

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Da quell'atalena potevo vedere parte di Londra.Ogni volta che arrivavo in cima intravedevo una cosa che mi incuriosiva molto più di quella precedente.Era come se stessi volando.

Nonostante fossi sempre stata libera sentivo di poter sfiorare una libertá mai percepita prima.Ancora una volta,all'ennesimo volo mi ritrovai a far sì che la stella si avvicinasse sempre di più alla mia vista.

Erano ormai minuti che la fissavo.Brillava su tutte le altre,era lei la stella che ogni notte cercavo nel blu scuro,quasi intimidatorio del cielo.E proprio ora che l'avevo trovata capii che era unica,probabilmente nessuno riusciva a vederla,perfino Harry sembrava disinteressato a quella bellezza spropositata che mostrava luce accecante.

Agli occhi degli altri era un normale puntino nell'universo che di tanto in tanto cercava di apparire,ma per me era lei,la stella che ogni giorno aspettavo.Nonostante questo,ancora dovevo trovare un'associazione con la mia vita.

Guardai Harry che si era da tempo fermato.

"Ho vinto!" Mi sorrise e aspettò che io pogiassi i piedi a terra,prima di prendere tra le mani le corde della mia altalena.

Gli presi le mani e lo trascinai verso gli scivoli.

Salii,guardai ben oltre l'apparenza,e non vedendo quel luccichio nel blu,decisi che fosse il caso di fare altro.

Harry mi osservò con attenzione da giù quando constatai che ancora doveva fare un giro su quella giostra.

I miei occhi fissarono i suoi appena intuii cosa volevo da lui.

HARRY'S POV.

Sophie,mi seguì con lo sguardo e io salii per poi arrivare velocemente da lei.

L'aria era diventata molto più desiderosa,e perfino gli alberi sembravano approvare,tutto era pronto per qualcosa che probabilmente non aveva avuto precedenti in quel posto.

Mi sorrise e io le feci l'occhiolino prima ancora che le sue mani si muovessero come formiche sulle mie gambe.

Poggiai i gomiti sul ferro freddo dello scivolo mentre guardavo quei capelli avvicinarsi sempre più ai miei boxer.

Fissai al suolo i miei piedi e aprii le gambe per far posizionare le sue ginocchia proprio tra i miei muscoli tesi.

Ora il suo piercing era sulla mia pelle,e ogni tanto ci giocherellava facendomi lanciare qualche sospiro nell'aria calma e passionale di quella sera.

La sua lingua di muoveva perfettamente e non immaginavo ci sapesse fare così tanto.

Dopo poco si discostò sorridendo mentre mi alzavo i boxer e i jeans.

Tornò sull'altalena e io la raggiunsi.

Si sedette mentre io facevo ombra sul suo viso,tenendo le corde.

"Mantengo sempre le promesse.Cosa vuoi sapere??" per la prima volta la vedevo sotto una luce diversa,aveva tutta l'aria di una ragazza innocente,e per un istante quasi le credetti.

Mi ero immerso così tanto nei miei pensieri che appena Sophie iniziò a parlare sobbalzai.

"Quando ero piccola tutti mi consideravano invisibile,anzi in verità nemmeno mi consideravano.Scrivevo letterine a  bambini che mi rifiutavano senza pensarci due volte e mi costringevo a diventare simpatica per andare a fare quei fottuti pigiama party.Alle medie,invece,speravo inesorabilmente di apparire,e più cercavo di farlo e più mi ritrovavo a dover essere usata da quel maledetti bulletti del cazzo che insicuri di se stessi pensavano bene di sopprimere la mia autostima e forse anche ci riuscivano.Da allora il riscatto,oh Harry,non puoi immaginare quanto possa essere stato bello per me!Tutti quei bambini iniziarono a volere il mio corpo pentendosi di aver rinunciato a me e quelle bambine cercavano una mia parola per ritenersi mie amiche.Sai cosa significa passare dalla più sfigata ad apparentemente essere quella più famosa della tua città??" continuò a guardarmi mentre mi ritrovai ad essere geloso di quelle lettere scritte per caso e quelle parole spese per loro.A me non aveva mai scritto una lettera e non essere il primo per lei mi infastidiva così tanto da pensar di poterla lasciare sola.Dovevo ammettere che ciò mi spaventava un casino.

Ma abbandonare lei sarebbe stato come abbandonare me.Non che ne dipendessi ,ma per parare il mio culo stavo finendo col salvare il suo. All'idea di ciò strinsi tra le mie mani quelle corde,e anche se lei lo notò cercò di non darlo a vedere.

"Apparentemente??"

"Si Harry,apparentemente."sospirò "Per me non è stato facile dimenticare tutte quelle parole che anni prima mi avevano distrutte.E più non riuscivo ad andare avanti più me la prendevo con le persone.Da allora non sono più la ragazza che si nasconde dietro ad un paio di occhiali e a dei maglioni larghi.E ora non posso far sì che venga qualcuno e la sconvolga,capisci??Potrei tornare la ragazza debole di sempre,e non posso permetterlo." si alzò,ma le mie mani non staccarono le corde della sua altalena,i nostri sguardi non smettevano di attrarsi e i nostri corpi lottarono contro ogni forza di gravitá corporea che li teneva legati.

Sentimmo un applauso,ma nessuno dei due stava realmente muovendo le mani.

"Che storia commovente." appena una voce irritante sconfisse il solenzio tra di noi,quasi impazzii.

Mi girai di scatto,mentre Sophie guardava 'la tigre' con aria interrogativa.

Ognuno di loro aveva un soprannome,e il suo era 'la tigre'.Lo facevano semplicemente per mantenere la loro privacy.

SOPHIE'S POV.

Quel tipo dall'aria arrogante aveva una canotta bianca e un pantalone larghissimo con una collana che ad ogni passo risuonava come richiamo.

"Vattene!" Harry gli si avvicinò,mentre io rimanevo ancora lì impalata.

"Cosa c'è Harry,la piccola principessa ti ha stregato??"il tipo iniziò a ridere ed Harry continuò ad incazzarsi.

"Vattene!" ripete ancora,prima che le sue nocche arrivarono dritte nella pancia del ragazzo.

Ad ogni passo un pugno,fino a far toccare la sua schiena contro un albero.

Le labbra del tizio sanguinavano,ma Harry sembrava intatto.

Intanto erano arrivati i rinforzi.Due tizi si avvicinarono ad Harry,ma uno di loro era molto più interessato alla mia scollatura che alla situazione.

"Ehi piccola,cosa ci fai quì tutta sola??" A quelle parole il ricciolo si girò ci guardò con la coda dell'occhio,quando  una mano gli arrivò dritta nello stomaco.

Gli feci l'occiolino,ma era davvero irritato.

Passando ripetutamente la lingua sulle labbra raggiunsi il ragazzo.

"Ora ci sei tu con me." sorrisi e lui ricambiò.

"Io sono la biscia,e tu?" mi porse la mano e io l'afferrai.

"Lola!" impallidì di colpo d indietreggiò.

"Ragazzi andiamo!" il tipo a terra si alzò subito,mentre gli altri due aumentarono il passo.

Restammo soli e appena Harry si girò vidi le sopracciglia sanguinanti.

Corse immediatamente verso di me.

"Stai bene?" lo scrutai dalla testa ai piedi.

"Come cazzo ti salta in mente di metterti a flirtare con uno davanti a me?" gli occhi neri si erano mimetizzati con l'oscurità della notte.

Le mie braccia scendevano lungo il corpo e lui pensò bene di bloccarmi i polsi e trascinarmi facendomi sbattere violentemente con la schiena contro l'albero.

Sentivo il mio respiro affannato,mentre il suo era inesistente al mio udito.

In quel momento qualsiasi mia parola l'avrebbe fatto infuriare.

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