Un Ritrovamento In Circostanze Misteriose [capitolo 1]

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Giugno 1989

Stanley Uris

<<R-ragazzi, c'è u-un c-c-corpo laggiù..>>. Riconobbi nell'immediato il tono di voce allarmato del mio amico, spesso quando era agitato cominciava a balbettare più del solito. Voltai il capo in direzione del ragazzo mentre un moto di agitazione iniziò a pervadermi, improvvisamente era calato un silenzio agghiacciante e nessuno sembrava intenzionato a voler proferire parola. Immaginai che dopo la disgrazia accaduta solo qualche mese prima a Bill non potesse essere molto piacevole imbattersi in un corpo che galleggiava sulla superficie dell'acqua, dopotutto Georgie era morto in circostanze simili. In primo luogo immagino sia d'obbligo presentare brevemente la persona di cui sto parlando. William Denbrough, soprannominato "Bill" o "Bill tartaglia" dagli amici, è probabilmente una delle persona a cui tengo di più. Ci conosciamo sin dalla più tenera età ed entrambi siamo sempre rimasti in disparte, quasi come se fossimo separati dal resto del mondo. Entrambi incompresi da coloro che ci circondano, forse per questo abbiamo legato molto in breve tempo. Oltre a Bill, Richard Tozier è la persona con cui ho più confidenza. In loro presenza sento di poter essere libero di esprimere il mio parere, come se tutte le responsabilità e le aspettative a cui tengono i miei genitori non abbiano alcuna importanza, consapevole che qualsiasi sia la mia decisione loro l'accetteranno. A questo punto sento di essermi dilungato più del previsto e credo sarebbe preferibile tornare a narrare la vicenda che modificò radicalmente quell'estate.
Ci avvicinammo con prudenza al luogo indicato dal giovane, tenendoci comunque a debita distanza dallo sconosciuto. Nonostante non ci tenessi ad avvicinarmi notai subito che si trattava di un ragazzo, con molta probabilità aveva all'incirca la nostra età. La carnagione pallida e le labbra color porpora lasciavano dedurre che si trovasse in quel fiume da qualche ora, ma nonostante ciò potevo affermare con certezza che egli era ancora vivo. Ho sempre prestato particolare attenzione verso i dettagli, ciò era dovuto al passatempo a cui mi dedicavo per la maggior parte del tempo in assenza dei miei amici, infatti spesso e volentieri praticavo birdwatching.
<<È ancora vivo, dovremmo trascinarlo fuori dalla corrente, non possiamo lasciarlo quí>> proferí Beverly dopo attimi di silenzio che parevano interminabili, riuscendo ad anticiparmi di qualche secondo. Mentre ero perso nei miei pensieri, ella si era avvicinata all'estraneo e dubbiosa gli aveva tastato il polso alla ricerca del battito cardiaco. Sapere di non trovarsi a poca distanza da un cadavere mi rassicurò e probabilmente anche gli altri erano del mio stesso parere. Percepii le parole di Ben ovattate, come se fossi all'interno di una sfera di vetro, probabilmente dovrei smetterla di ritirarmi nella mia mente. Dopo esser tornato al presente aiutai i ragazzi a trascinare il corpo verso la riva, imponendomi di non distrarmi ulteriormente. Eppure solamente la vista di quel ragazzo mi faceva sorgere parecchi dubbi e domande a cui non sarei riuscito a trovare una risposta, non prima del suo risveglio.

Salve, spero vi sia piaciuto il primo capitolo. Ho parecchie idee su come far proseguire la storia, devo solo trovare del tempo libero per poter scrivere. Gradirei dei pareri su ciò che ne pensate di questa prima parte, in modo da potermi migliorare in futuro. Scusatemi per eventuali errori grammaticali~

A strange boy. [Reddie~ IT]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora