STILES POV:
Passarono giorni dal quello che ci dicemmo io e Scott, per fortuna Monroe non fece niente, nessun attacco, niente di niente, ma quella pace non durerà a lungo.
-Stiles, ei Stiles!! - disse Malia arrivando verso di me
-che c'é? -
-lo sai vero? -
-sapere cosa? -
-.......... Vieni - disse prendendomi per un braccio, ci aviammo verso gli spogliatoi, c'erano Scott e Lydia, la guardai per un pò, com'è possibile che adesso non ci parliamo più, io non capisco il perché
-che succede? -
-Derek -
-che cosa succede a Derek? -
-Monroe lo a preso-
-come lo a preso? -
-Al loft c'era un biglietto, con scritto che il prossimo....... -
-Scott chi sarà il prossimo?! -
-il prossimo sarà... -
-sarò io- disse Lydia guardandomi impaurita, rimasi senza fiato da quelle parole, ma che cosa vogliono da lei!!!.
Al suono della campanella, tutti uscimmo per andare ha lezione, oggi avevamo tutti Storia, quindi senza proferire parola ci diressimo in classe.
Per tutta l'ora non feci altro che guardare Lydia, il suo viso così innocente e delicato, mischiato con paura e rabbia, non fa altro che rovinarlo rendendolo inespressivo.
Al suono dell'ultima campanella, tutti uscirono di corsa, tranne Lydia che sistemava con precisione le sue cose, non posso lasciare che la prendano di nuovo, non ancora.
Mentre stavo entrando in macchina, mi prese per un braccio
-Stiles dobbiamo parlare - disse seria, so di cosa vuole parlare, ma spero con tutto me stesso che non vada a finire male
-si ok- le dissi facendole segno di salire in macchina.
Il tragitto fino casa mia fu silenzioso, troppo silenzioso.
Arrivati le apri la porta, per poi andare verso la mia stanza
-di cosa volevi parlarmi? -
-Stiles, io non so che fare? -
-in che senso? -
-ok, ti ricordi la festa? -
-si-
-be..... io, cioè, tu e.... -
-Lydia che é successo?! -
-non so se era finto o no, ma tu e Derek, mi stavate..... -.LYDIA POV:
-non si se era finito o ni, ma tu e Derek, mi stavate... - non riuscì a finire la frase che mi caddero lacrime straziante, dal viso, ogni notte sognavo quello che successe quella sera, sempre in modi diversi, sempre più violenti, avevo troppa paura.
Mi sedetti sul suo letto, guardai il suo volto sconvolto era devastato da quello che gli dissi, si sedette accanto a me, mi mise una mano sulla schiena Portandola fino a un fianco
-se vuoi lasciarmi, non ti biasimo. Fai quello di cui ti senti più sicura- disse alzandomi, rimasi scioccata da quelle parole, come può amare una come me che lo fa soffrire soltanto, lo fa stare solo in pensiero, lo fa sentire non all'altezza sua, come può ancora amarmi dopo quello che faccio.
È questo quello che amo di più di lui,
-senti, se vuoi ti accompagno a casa- mi disse cercando di non far cadere lacrime, lo guardai folgorata da quel viso troppo innocente, troppo puro per una come me
-io non voglio - dissi stringendo la stoffa del mio vestito
-che cosa? -
-non voglio farti soffrire, ma non voglio nemmeno lasciarti - dissi in lacrime
-non farlo- disse facendo scendere lacrime di dolore, non posso farcela, non riesco a lasciarlo, non posso.
-non lo farò - dissi andando verso di lui, per poi toccargli con le mie, le sue morbide labra.
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I think love him
RandomDopo tanto tempo Lydia capisce davvero cosa prova per STILES. Siamo all'inizio del 5 anno scolastico e gli amici non si vedono da almeno 3 mesi, Lydia é davvero agitata di vedere STILES ma quello che vedrà sarà sconvolgente a parere non solo suo, m...