47. Tempo (Part 2)

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LYDIA POV:
Ero nella mia stanza sdraiai sul letto a guardare il soffitto, pensai tutto il tempo a Stiles, è ai momenti trascorsi con lui....

Flashback :
Stiles era nel letto qui con me, ero sdraiata sul suo petto, mentre lui mi accarezzava i capelli e il braccio, era la cosa più rilassante che possa fare in questo momento
-Stiles hai delle mani magiche- dissi mettendo la testa sulla sua spalla e guardando i suoi innumerevoli nei sul volto, spostò leggermente il viso, quel poco per far scontrare i suoi occhi con i miei
-sono davvero lusingato - disse facendo la voce da superiore, ci mettemmo a ridere entrambi.

Ci guardammo intensamente, misi un braccio sul suo collo abbracciandolo, mi strinse forte senza accennare a allentare la presa, i nostri corpi erano attaccati e i nostri sguardi erano intensi, mi misi sopra di lui sdraiandomi appena per far scontrare le sue labbra con le mie.

Un bacio lento e passionale, Stiles mi strinse i fianchi, facendo diventare il bacio più focoso, mi reggei con le braccia senza staccare le labbra dalle sue, Stiles si mise seduto con ancora me sopra, le sue mani si muovevano sulla mia schiena, è le mie si intrufolarono sui suoi capelli........

Fine Flashback.

Sentii bussare alla porta di casa, mi spaventai un pochino, guardai alla finestra chi fosse, era Scott, scesi contro voglia e aprí
-ciao-
-ciao- dissi seria
-che cosa ci fai qua? -
-volevo solo chiederti se stasera potevi venire alla clinica, ci sono delle cose che vorrei tu vedesti - nel suo sguardo vedevo preoccupazione
-si ok, ma non potevi mandarmi semplicemente un messaggio? - chiesi
-é che dovevo vedere una cosa, non è che potrei entrare? - ci pensai un attimo, me poi lo feci entrare, subito si catapultò in salone, che io avevo sistemato, le ai la macchia di sangue per terra, per sicurezza presi delle Goccioline e le misi dentro una fialetta che avevano datl a mia madre tempo fa
-che cosa dovevi vedere? - Scott annusò, aprì gli occhi che erano rossi
-mi spegni che cosa stai facendo?!- dissi irritata, senza rispondere si dileguò via lasciandomi sola in salone.

SCOTT POV:
-Hai sentito qualcosa? -
-si ma era un odore ovattato, ma credo sia quello di sua madre-
-Allora andiamo - Malia mise in moto la macchina dirigendosi da Deathon.

Aprí la porta della clinica
-avete fatto? - chiese Deathon, feci cenno con la testa, Deathon prese in pezzo di stoffa e me lo portò al naso, gli odori combaciavano
-si è suo- Deathon posò il pezzo di stoffa sul tavolo e mi guardò
-cosa si fa ora? - chiese Malia
-dobbiamo andare alla riserva di Beacon Hills e cercare, Malia chiama Liam e gli altri digli che ci troveremo li - Malia uscì
-Scott qui non credo ci sia lo zampino solo di Monroe - lo guardai confuso
-giarda- prese il pezzo di stoffa con dei guanti facendomi notate un punto bagnaticcio
-questo non è sangue suo- dissi odorando quel punto
-é un odore strano ma familiare, come quello che ho sentito a casa di Lydia-
-significa che qualcuno ha cercato di trascurarne l'odore- Deathon si tolse I guanti, prese un contonfioch e lo passò su quel punto
-che cosa fai? - chiesi
-lo analizzo per vedere di chi sia questo sangue, tu vai ti chiamerò poi io-.

Uscí fuori, Malia aveva messo in moto la macchina aspettando che entrassi
-Allora? -
-andiamo -.

STILES POV:
Ero nel bosco che cercavo di calmarmi, sentivo che stavo per esplodere, corsi più veloce possibile mi fermai e presi a pugni il tronco di un albero, sentivo le mie nocche rompersi e curarsi di continuo, la mia rabbia saliva di più, pensai senza volerlo a quello che una volta disse Scott
"il dolore fa ritornare umani "
guardai le mie mani e gli artigli già fuori, le strinsi a pugno infilando gli artigli sulla mia carne, strinsi più forte, caddi in ginocchio, il sangue mi scendeva dal braccio e cadeva sul terreno, sentii la mia rabbia diminuire e il dolore meno costante, gli artigli erano scomparsi dalle mie unghia, ero sudato e avevo il fiatone, mi sedetti appoggiandomi sul dorso di un albero, mi guardai le mani, i tagli stavano già scomparendo.

Rimasi li per un po, finché non sentii una gocciolina cadere sul mio naso e altre ancora, segno che stava per piovere, si era già fatto buio e io mi in camminavo per la riserva come un barbone che non sa dove andare, mi bagnati tutto, ma non mi importava, anzi la pioggia mi aiutò a pensare cosa fare, andare da Lydia una volta per tutte.

Ero dentro la mia jeep che percorrevo la via per andare a casa  di Lydia é parlarle.

Quando mi fermai la jeep fece un tonfo troppo forte per non essere sentito, vidi Lydia sbucare dalla porta di casa sua, Uscí dalla macchina e mi misi di fronte a lei più distante che mai
-che ci fai qui? - si stava bagnando tutta e tremava dal freddo
-volevo parlarti-
-di cosa, del fatto che non ti ho visto tutto il giorno e che mi hai ignorato comportandoti come un bambino?! - disse alzando il tono di voce
-ma che stai dicendo, sei tu quella ci ha ignorato tutto il giorno senza un motivo preciso!!-
-be ti sei chiesto perché?! - disse a braccia conserte, rimasi in silenzio
-secondo te come mi sarei dovuta comportare, non mi hai neanche cercato, è non mi hai chiesto che cosa io abbia, è l'unico di cui non mi sarei aspettata viene da me a chiedermi che cosa io abbia!! - disse alzando di più la voce
-a giusto perché Liam adesso è il tuo migliore amico vero?!! -
-non ci credo.....stai facendo così perché sei geloso vero, allora perché non venivi tu, PERCHÉ!!!!!!? - gridò
-Perché io ero già li, ti abbiamo cercato tutto il giorno, e arrivato li ti vedo avvinghiata su quell'idiota!!!! - sbottai gridando
-adesso dimmi tu una cosa, perché io sono venuto qui per te?!, Avanti Rispondi!!! -
-..........- non rispose
-vedi, se non tenessi a te così tanto non sarei qua, sarei da un'altra parte a fottermi di te e a pensare a chi farmi domani, be io sono qua, e se sono qua e solo perché io ti amo!!, e secondo me sei tu, sei tu il problema ti approfitti di tutti e tutto!!!!! - gridai con tutto me stesso, potevo vedere che delle lacrime le scendevano dalle guance, anche se poco con tutta quella pioggia, mi arrivò uno schiaffo in faccia
-Lydia io.... -
-ho bisogno di tempo- disse seria
-in che senso, vuoi farla finita ora?! -
-io ho bisogno di tempo...... Si voglio farla finita ora- nel suo sguardo c'era disperazione, è rabbia, il mondo mi cadde a dosso, Lydia si girò per entrare a casa sua
-ti prego non mi lasciare - dissi prendendole il braccio
-ne ho bisogno - le lasciai il braccio rimasi a guardare la sua figura entrare e chiudermi la porta in faccia, delle lacrime mi scenderò sul viso, i singhiozzi si fecero sentire, mi sedetti e misi la testa sulla  porta di casa sua lasciandomi in un pianto distrutto.

Lydia mi aveva lasciato.

I think love him Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora