52. Riunione p. 1

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STILES POV:
Rimasi tutta la notte nella stanza con Lydia, seduto su una sedia, tutto quello che successe di sera mi sconvolse molto, non smetteva più di gridare, è non è un bel segno quando grida.

Mio padre Entrò nella stanza durante la notte e mi chiese come stava, è se volevo fare cambio per controllarla, ma ovviamente non glielo lasciai fare.

La vidi muoversi e poi aprire gli occhi, mu avvicinai con la sedia per starle più vicino, le misi una mano sulla guancia
-Hey Lydia, stai bene? - che razza di domanda, certo che non sta bene!!!, Le Presi una mano e la strinsi, i suoi occhi si intimidirono e luccicavano, le scese ro lacrime di terrore sulle guance, chiuse gli occhi e si mise seduta piangendo, mi sederti di fronte a lei
-Lydia che cosa è successo?-chiesi preoccupato
-io..... Stiles ti prego va via- abbassò lo sguardo cercando di non guardarmi
-Lydia io ti voglio aiutare! -
-ti prego, vai via - insistette senza alzare lo sguardo
-io me ne vado se prima mi dici che cosa è successo! - dissi cercando di alzarle lo sguardo, mi tolse la mano e mi guardò
-tu mi ucciderai -.

SCOTT POV:
Era da ormai settimana che io e Stiles non ci parlavamo, mi faceva star male la sua lontananza, mi mancava mio fratello, e farei di tutto pur di parlarci ancora una volta.

Scesi dalla moto e entrai a scuola, oggi Malia e rimasta a casa mia, si sentiva male, invece per Stiles e Lydia purtroppo non so se sono venuti o no, io mi chiedo come sia capitato tutto questo, mi spezza il cuore ripensare a quello che ci siamo detti in biblioteca io e Stiles, è mi morderei le mani a rivedere la mia faccia tosta in quel momento, come mi sento stupido!.

Entrai in classe di Storia, accanto a me c'era un posto vuoto, quello di Stiles, ma venne preso da un ragazzo, entrò il prof  Youghimura, posando dei libri sulla cattedra, subito dopo Entrò Stiles, che era sudato e con il fiatone
-Stilinski sei in ritardo - disse mandandogli un'occhiataccia, Stiles senza guardarmi si sedette all'ultimo banco, sentivo la sua paura, mi girai aveva lo sguardo abbassato e bianco, sentivo il terrore e il dolore, che cosa gli sta succedendo?!
-McCall se non le dispiace io vorrei incominciare la lezione, si giri - mi girai, il suo odore era sempre più forte che quasi quasi dovetti tapparmi il naso.

Mentre prendevo appunti sentii un si ghiozzo, alzai lo sguardo, tutti stavano prendendo appunti, tranne Stiles, se copriva con le braccia al testa e piangeva, non c'è la facevo a vederlo così, mentre tutti stavano scrivendo e il professore scriveva alla lavagna tirai in testa a Stiles un bigliettino, Stiles alzò la testa mi vide, non badando al bigliettino, e si mise come prima.

La campanella suonò la fine della prima ora, presi le mie cose e mi diressi verso Stiles, ma quando mi girai non c'era più, uscí per ultimo dalla classe.

Mentre prendevo i libri dell'ora successiva vidi Liam
-hey Liam ai visto Stiles? - notai che aveva un occhio nero
-ma che ti è successo?! - Liam a stento mi guardò
-Sono caduto - ma è scemo
-Liam non sono nato ieri, chi è stato? - Liam sbuffò
-non volevo dirtelo per farti spaventare ma è stato Stiles -
-quando?! -
-dovevo chiedergli una cosa, ma senza aspettare che gli parlassi mi tirò un pugno sull'occhio - ma che cavolo sta combinando
-sai dov'é andato? - gli chiesi
-credo sia al campo di Lacross, oppure negli spogliatoi -
-grazie, e fatti mettere qualcosa -  corsi verso gli spogliatoi, sperando che non combinasse nessun casino.

Aprí la porta ma li non c'era, uscí fiori, lo vidi in lontananza avviarsi verso il bosco
-STILES!!! - urlai il suo nome per farmi sentire, ma ovviamente mi lasciò sbattere continuando ad andare avanti, lo Seguí, corsi verso di lui e lo presi per un braccio
-che cavolo ti prede?! - urlai, se era l'unico modo per farmi ascoltare allora lo avrei fatto, non rispose rimanendo di spalle
-perché hai dato un pugno a Liam?! - Nessuna risposta
-almeno avresti la cortesia di rispondere?! - mi stars davvero facendo irritare questo suo silenzio, si divincolò, ma lo strinsi più forte, si girò e mi spinge buttandomi a terra 
-fatti. Gli. Affari. Tuoi - scandí ogni parola facendomi arrabbiare di più
-perché dovrei?! - mi alzai
-perché non ti interessa -
-invece mi interessa, è vorrei saperlo per poterti aiutare-
-Scott finiscila, smettila di fare così, mi fai diventare matto, io non ho bisogno del tuo stupido aiuto, tanto mano quello di Malia, quindi smettila di impicciarti - si girò, ma questa volta non gli lasciai l'ultima parola a lui
- Stiles io non voglio impiccarmi io voglio cercare di riunire di nuovo il branco - Stiles si girò
-riunire cosa, Liam che non riesce ancora a controllarsi ed è costretto a scappare per evitare di uccidere qualcuno, Lydia che sembra un apatica, oppure Malia? -
-quello che se ne andato sei solo tu, e Lydia, è io vorrei soltanto che ritornaste da noi, solo questo-
- non possiamo ritornare come prima- abbassò la testa
-perché? -
-Lydia non vuole vedermi-
-perché?! -
-ci siamo lasciati - sentivo un odore strano, ma stava mettendo?
-mi dispiace, ma... -
-no, Scott, niente adesso può tornare come prima! - si girò, ma gli presi un braccio prima che potesse andarsene
-non puoi andartene senza che prima mi spieghi -
-Ho detto no- i miei occhi si illuminarono
-é io ho detto che dobbiamo parlare - Stiles si girò e mi guardò, aveva una faccia arrabbiata, i suoi occhi si illuminarono di un giallo intenso,mi stava sfidando?!
-smettila - dissi cercando di non far notare la mia rabbia
-di fare cosa?- si avvicinò a me
-smettila, questo non sei tu- Stiles non si mosse di una virgola, vidi i suoi artigli, ringhiò, spalancai gli occhi, ruggí e si buttò sopra di me graffiandomi il petto, lo spinsi, sentii I miei denti spuntare come rasoi
-Stiles sta fermo, è solo la rabbia a farti questo! - non volevo combattere con lui, Stiles ringhiò e corse verso di me, mi diede un pugno sul mento e sul petto facendomi cadere, adesso basta, ruggí e prima che potesse colpirmi di nuovo lo fermai dalle braccia, è lo spinsi, Stiles mi guardò, è corse vero di me, lo graffiai al petto e gli tirai un pugno sulla mascella, cadde a terra, sputò sangue, è si toccò la mascella, mi avvicinai vero di lui per aiutarlo, ma mi tirò un cacciò sotto il mento facendomi perdere sangue, strinsi i denti e ruggí, corsi verso di lui lo presi per la maglietta e lo buttai brutalmente a terra, Stiles gemette di dolore, infilò gli artigli sulla pelle del mio addoméme facendomi lasciare la presa su di lui, Stiles si alzò, mi prese per un braccio e mi scaraventò su un tronco di un  albero, stava per saltarmi di sopra, ma con un calcio lo feci indietreggiare,
-Stiles fermo basta!! - urlai, mi prese per la maglietta e mi scaraventò a terra, mise un ginocchiò sopra il mio braccio per evitare che lo colpisci e poi mi prese ripetutamente a pugni, rompendomi ripetutamente il naso,dopo svariati pugni in faccia si fermò e mi guardò, aveva una faccia indescrivibile, si alzò subito da me, i suoi occhi luccicarono, sentivo il suo dolce e la sua pena, mi aiutò ad alzarmi e mi guardò
-Scott io.... Non so come scusarmi, mi dispiace, io non volevo farti del male- sorrisi, gli misi una mano sulla spalla
-non è colpa tua, e mia, mi dispiace per quello che ho detto in biblioteca, non volevo ferirti - Stiles sorrise
-mi dispiace - lo abbracciaí forte, ero felice di riavere mio fratello, sentivo però sempre quell'odore di terrore in lui.

MALIA POV:
Io e Derek stavamo camminando dentro il bosco, in cerca di qualche traccia della signora Martin, c'era sempre quello strano odore, ma seguirlo non ne valeva la pena se alla fine non ci portava a niente se non farci allontanare.

A Derek gli feci vedere subito l'artiglio che abbiamo trovato su un albero, è ovviamente anche lui disse che era di uno dei Berserker, ma ancora non capisco perché era lì?
-é se l'avessero presa loro? - dissi guardando il tronco freggiato
-no l'avrebbero uccisa subito -
-é come facciamo a sapere che  non l'abbiano uccisa? -
-perché c'è un'odore diverso,  se fosse morta l'avrei già sentito-
-l'unica allora è seguire l'odore - dissi in conclusione
-solo questo -
-io e Scott ci abbiamo già provato, ma invece di trovare qualcosa ci a condotti solo più lontani - dissi indicandogli la strada
-avete pensato a dove può portare l'odore? - lo guardai stranito
-perché? - Derek chiuse gli occhi respirando profondamente, li riaprí erano azzurri
-perché forse so dove porta-.

Ciao a tutti, scusate se ci ho messo un pò per caricare questo capitolo, ma la connessione in casa mia non c'è, è quindi per poter caricare sono costretta ad usare quella di mio padre.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo e che continuiate a leggerlo.

PS.  Mi dispiace che abbiate trovato tanti errori durante la lettura di ogni mio capitolo, è che è fin dalle elementari che ho questo problema, è non è per colpa del mio stile di studio ma della mia maestra che non faceva altro che gridare e alzare le mani, è a me va benissimo che mi facciate notare i miei errori, almeno lo prenderò come un modo per imparare,  comunque prima che mi dilunghi vi mando un bel bacione e alla prossima. 🐼🐺

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