67. Aiuto

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Rebecca:

-stai diventando sempre più brava - si congratulò con me Monroe, mentre mi allenavo con la balestra e la pistola, mi girai a guardarla
-grazie, ma credo che ancora sulla balestra devo allenarmi - Monroe mise le mani sulle mie spalle
-Rebecca credo che tu sia pronta -  la guardai un pò spaventata
-non credo, cioè, ancora non sono brava come te - lei sorise
-ma siamo già a buon punto - sorrisi
-Rebecca tra tutte queste persone ti ho notata, perché vedevo in te un grande potenziale, un capo, è adesso voglio che tu creda di più in te stessa, voglio che tu prenda un giorno il mio posto - spalancai gli occhi
-non credo che io possa farcela - ammisi
-io credo che tu possa e come farcela -  mi sentivo carica, si era il momento di far vedere chi ero
-Sei pronta? - mi domandò
-prontissima! - sorrisi
-siamo tutti sopra ad aspettarti - concluse con un sorriso lasciandomi sola sella stanza delle armi, presi il mio coltellino che mi aveva regalato Monroe la prima volta che ci siamo viste, è con una gran grinta Uscí dalla stanza per andar a scrivere il mio futuro.

Vidi tutti inpiedi che mi sorridevano, era un pò inquietante, passai tra le persone che mi davano pacche e mi dicevano parole di conforto, davanti mi ritrovai Monroe, che con un secchio pieno d'acqua bagnò la nostra preda, era un ragazzo, capelli chiari, occhi luccicanti, poteva avere 18'anni come ne del resto, se non di più, Monroe mi sorrise e venne verso di me
-Forza c'è la puoi fare! - si sedetti su una sedia dove a disposizione aveva un bottone per dargli la scossa, guardai il ragazzo che rabbioso si dimenava e ringhiava
-Forza Rebecca! - urlò qualcuno di cui voce sconosciuta
-dai fallo fuori! - urlò un'altra voce, poi Monroe si alzò e si avvicinò a me
-in comincerò io, ma poi dovrai finirlo tu ok? - annuí, Monroe con sguardo infuocato guardò il lupo
-quando mi libererò ti strapperò la gola a morsi! - urlò il ragazzo
-se vivrai - tutti risero come dei veri lecca culo, ma io no.

Monroe infilzò la carne del ragazzo in tutto il corpo ripetute volte, facendolo ruggire e urlare di dolore, il sangue sgorgava da tutti i pori del suo corpo, la scena di molto cruenta, poi si fermò e mi guardò, aveva il viso pieno di goccioline di sangue, compresa la maglietta
-Forza Rebecca, dagli il corpo di grazia - il coltello era messo peggio di lei, gocciolava in modo molto macabro, lonpresi un pò titubante, tutti mi incitarono, vidi la figura del ragazzo sofferente, con lo sguardo mi pregava di lasciarlo in pace, sentii le voci lontane e lente che mi incitavano, le mani mi tremarono e delle goccioline di sudore mi scesero fredde sulla fronte, Monroe mi prese alla sprovvista strinse le sua mani sulle mie che impugnavano l'arma, è di colpo senza volete mi spinge verso il ragazzo, per sbaglio premendo il pugnale sul suo collo, il suo respiro cedette e del sangue mi arrivò al viso, Monroe si scansò da dietro di me togliendo le mani sulle mie che ancora sconvolta tengo sul pugnale, senza accorgermene cominciarono a sgorgarmi dalle guance lacrime di dolore,  mi guardai in torno, tutti stavano in silenzio, corsi via sentendo lo sguardo di tutti su di me, volevo dimenticare tutto l'accaduto.

Scott :

Guardai il soffitto insistentemente, dopo quello che era successo a Stiles non siamo riusciti a salvare la signora Martin, a me dispiace vedere Lydia felice, quando alla fine non lo é, mi faceva star male
-Scott che hai? - mi domandò Malia assonnata, la guardai
-stavo solo pensando -
-Bhe allora smettila di pensare perché fai un cattivo odore - sorrisi
-stavo pensando a Lydia, non siamo riusciti a salvare la signora Martin - Malia si girò verso di me
-Scott.... Non è colpa tua, non darti colpe che non sono tue -
-ma mi sento in dovere di tutto - Malia si mise a sedere
-ascoltami, non è colpa tua, e se non siamo riusciti a salvare la madre di Lydia é solo perché, loro avevano bisogno di noi, quindi adesso smettila, perché.... Non mi dispiace vederti triste - ammise, le sorrisi,si mise sopra di me
-Malia che vuoi... -
-sta zitto - mise le mani ai lati della mia testa e prese a baciarmi con passione
-mi fai impazzire quando ti senti in colpa Scott - mi morse il collo
-Malia forse è meglio evitare - lei si fermò
- é perché? -
-perché..... Bhe... L'ultima volta mi hai quasi ucciso - sorrisi
-ma dai, sei un vero Alpha, vorresti dirmi che io non ti piaccio?! -
-no assolutamente no! -
-Allora lasciati andare -  feci come mi disse.

I think love him Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora