22. LA VERITÀ

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SCOTT POV:
erano passati svariati giorni, ancora non avevamo trovato Monroe, ma sapevamo quando avrebbero attaccato
-Scott posso parlarti? - mi disse Malia
-si- le dissi chiudendo l'armadietto
-che cosa succede? -
-Stiles e Lydia -
-che cosa gli è successo?! -
-no, non gli è successo niente, solo che sono strani -
-in che senso strani? -
-in class sono disattenti, quando parliamo sembrano non far parte di questo branco, è non si rivolgono più alcuna parola. Dimmi che lo ai notato anche tu? -
-si in effetti sono più strani del solito -
-non è che il cambiamento si stato durante la festa? -
-può darsi -
-che cosa gli sarà successo? -
-non lo so, ma qualunque cosa sia successo, sarà mano del Void -.
Eravamo in classe all'ora di Biologia, Lydia era accanto a me, durante la lezione era strana guardava la lavagna come se fosse ipnotizzata
-Lydia stai bene? - le dissi muovendole un braccio, ma niente faceva finta di niente
-Lydia stai ascoltando? - disse la professoressa che riuscì a sbloccarla dai suoi pensieri
-no, mi scusi non ascoltavo-
-ultimamente ti vedo più disattenta, sei sicura di stare bene? -
-si mi scusi - disse per poi guardare il libro, la cosa mi preoccupa molto.
Al suono dell'ultima campanella vidi Lydia posare le sue cose molto velocemente, la presi per un braccio fermandola
-Lydia stai bene?-
-si perché? -
-ultimamente tu e Stiles siete strani, sei sicura di non voler parlare? -
-si più che sicura- disse fredda senza un briciolo di emozioni in viso, la lasciai, la cosa che mi stupisce sia che non sia un minimo preoccupata.
-ei Stiles!! - dissi alzando la mano verso di lui
-ciao - disse senza guardarmi
-ei stai bene? - gli dissi provando e richiamarlo
-si sto bene - disse chiudendo l'armadietto e andando, ma questa volta no, non mi farò abbindolare
-no tu non stai bene, che cosa avete?! - dissi arrabbiato
-di chi intendi? -
-tu e Lydia siete strani, sembrate due morti!! - dissi quasi urlando, ma era l'unico modo per farmi ascoltare
-non posso dirtelo qua- disse guardandosi intorno
-perché?-
-c'é troppa gente -
-ok adesso viene a casa mia -
-ok- mi fa piacere vedere che finalmente mi calcola, che si fida di me.
-ok adesso dimmi cosa vi prende? - dissi buttando lo zaino a terra
-ti ricordi quella sera? -
-alla festa? -
-si quella-
-che cosa è successo? -
-mentre cercavo di allontanare i cacciatori, ritrovo una porta tutta rossa, non ero sicuro di quello che stavo facendo, ma lo feci comunque.. -
-é poi?! -
-quando l'ho aperta, la scena che vidi era la cosa più scioccante che abbia mai visto in vita mia -
-che cos'hai visto? -
-io stavo uccidendo senza pietà qualcuno, anche se era morta. Quando si alzò vidi voi tutti a terra, uno ridotto peggio dell'altro, poi si avvicinò e mi disse "che non si sarebbe fermato finché non saremo tutti morti" - disse in lacrime, vedevo che soffriva per dirlo
-poi corse verso di me, e mi prese il cuore facendolo diventare un ammasso deforme di carne- stava scoppiando in lacrime, si sedere nel divano mentre si teneva la testa
-la cosa brutta è che ogni sera sogno sempre tutto questo, è come se non se ne andasse, come se fosse una parte di me- mi sedetti accanto a lui, gli misi una mano nella spalla
-perché non lo ai detto prima? -
-perché avevo paura -
-paura di cosa? -
-di perdervi -
-ei noi non ti lasceremo mai qualsiasi cosa accada- alzò il suo viso verso il mio è mi abbraccio forte
-io non ti lascerò mai fratello -.

LYDIA POV:Ogni giorno mi sembra di essere sempre in quella maledetta festa, non so come fare, io amo tantissimo Stiles ma dopo quell'incubo non riesco più a parlarci, lo so che non era lui ma comunque aveva le sue sembianze

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LYDIA POV:
Ogni giorno mi sembra di essere sempre in quella maledetta festa, non so come fare, io amo tantissimo Stiles ma dopo quell'incubo non riesco più a parlarci, lo so che non era lui ma comunque aveva le sue sembianze.
-Lydia stai bene? - disse Malia sedendosi in macchina con me
-si scusa stavo solo pensando -
-Lydia e da sei giorni che siete così strani tu e Stiles, mi spieghi il perché? - anche solo a sentire il suo nome mi mengono i brividi
-ok-dissi andando verso casa mia, il viaggio fu molto silenzioso e a me stava più che bene avere un attimo di pace.
Entrata nella mia stanza, chiusi la porta, posai la borsa e camminaí avanti e indietro per tutta la stanza
-é allora? -
-si scusa- le dissi sedendomi con lei nel letto
-ti ricordi quella sera? -
-quella della festa, fin troppo bene -
-ok, mentre Stiles fece da esca, io mi avviai al centro della pista, mi misi a ballare, quando...... mi sentí qualcuno spostarmi i capelli dal collo per poi baciarlo, pensaí fosse Stiles ma quando mi girai non era lui-
-chi?-
-Derek -
-cosa?!! -
-si era lui, cercai di spostarlo, ma poi mi trovai dietro Stiles mi baciò, pensando fosse lui aderí al bacio, ma poi sentii Derek mettermi le mani sulle gambe fino a salire- mi metto a piangere, al solo pensiero griderei
-poi guardai Stiles, continuano a baciarmi e a toccarmi ovunque, seno, gambe, guance, poi alche be.. ai capito -
-si continua - disse attenta e preoccupata
-quando si avvicinò al mio orecchio. O disse "ti piace tutto questo" -
-io cercai di spingerli e levarli ma erano più forti, è più io ci provavo, più andavano oltre... ad un certo punto cedetti, non riuscivo più a fare niente, finché non caddi a terra- mi misi a piangere a dirotto
-ei Lydia, tu sai che non lo farebbero mai,tu sai che Stiles non farebbe mai una cosa del genere-
-si ma era tutto così reale, che dubbitai che quello non fosse lui, mi toccava nello stesso modo in cui mi tocca e io adesso non riesco più a guardarlo come prima -
-Lydia tu non puoi fargli questo, tu sai che ti ama troppo, e sai che si ucciderebbe pure per te, e se accadesse una cosa del genere io li uccido con le mie mani- disse sorridendo, mi ricorda molto Allison in questo momento, sempre disponibile, sempre a proteggermi cosa che io non feci.
La guardai negli occhi e la abbracciai forte, come farei senza di lei, non sopporterei di perdere anche lei.

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