Yoongi mi ritrovò a gambe incrociate, sul pavimento freddo, con il foglio tra le mani e un'espressione seria dipinta sul volto.
Aveva dormito lui poco o ero io quello rimasto immobile per ore?
-Che hai?- mi chiese stuzzicandosi gli occhi con la manica della maglia, troppo larga per la sua statura esile. Non sembrava sorpreso nel vedermi ancora in casa sua, o forse erano i postumi della sbronza a non farlo reagire, e con occhi ancora assonnati mi guardò, a fissarmi con un'espressione confusa.
Ancora non era stabile sui suoi piedi, e dalla sua faccia si poteva intuire quanto facesse fatica a tenere gli occhi ben aperti.
-Esattamente a chi era destinata questa storia?- feci io girandomi nella sua direzione, mostrandogli il foglio, che dopo aver quasi consumato a forza di rileggere, finalmente mi aveva fatto capire che diavolo passasse per la testa di Min Yoongi, o meglio, cosa gli stesse passando mentre scriveva il brano, quando aveva ancora nove anni.
-Che intendi?- fece il finto tonto, mentre cercava del caffè freddo, che aveva conservato nel frigo, consapevole che gli sarebbe servito dopo una delle sue tante sbronze dato che, da quello che capì in seguito, era un tipo a cui piaceva bere.
-Stavi pensando ad una persona quando ti è venuta in mente questa idea?- mi alzai aiutandomi con i palmi delle mani, provai a guardarlo, ma Yoongi aveva la testa nascosta dalla porta del mini-frigo, fingendo di cercare qualcosa sul fondo, ma io sapevo che stava solo evitando il mio sguardo in tutti i modi possibili.
-Te l'ho detto, mi è venuta in testa durante l'ora di scienze- la sua voce stava tremando, o forse era un mia impressione, ma sembrava in difficoltà. Come se non sapesse neanche più come si parlasse, o come si articolasse una frase con un senso.
-Non me la bevo, forse l'idea dei pianeti viene da lì, ma la storia è narrata dal punto di vista di Nettuno, in prima persona, ed è chiaro che stesse cercando di attirare l'attenzione di Mercurio e poi...- sospirai, nella mia testa quelle cose sembravano così logiche, ma quando provavo a dare una voce a quei pensieri questi mi parevano paranoici e assurdi.
Forse stavo prendendo la cosa troppo seriamente. Dopotutto è solo una storia, non è detto che vi sia nascosto per forza qualcosa.
-Ti ricordi qualcosa della tua sbronza?-
Lui scosse la testa e finalmente riuscì a guardarmi in faccia, facendo sbucare fuori dal frigo una tazza di caffè.
-Beh hai detto una cosa strana...- iniziai ma fui improvvisamente interrotto.
-Ero ubriaco Kookie, si dicono cose strane quando...-
"Ah, ma allora si ricorda eccome"
Non lo lasciai finire -Hai detto "sei il mio Mercurio, voglio raggiungerti" o cose del genere. Che cosa intendevi?-
-Deliravo-
-Io non penso-
-Pensi male-
-Perché non mi rispondi e basta? Non dovrebbe essere difficile, non ti ho chiesto mica una formula matematica- la mia voce non ammetteva obiezioni, lo inchiodai con gli occhi, quando Yoongi si sedette al tavolo, con le guance un po' arrossate.
-E va bene, era una storia che volevo fare leggere ad una persona...- evitò per tutto il tempo di ricambiare i miei occhi con i suoi, finendo così per posarli sulla tazza in ceramica tra le sue mani-... sul serio, ma rileggendo quel racconto mi parse una delle cose più stupide che qualcuno potesse mai scrivere, stavo per stracciare il foglio e buttarlo, ma la signora Jeon si mise in mezzo e me lo impedì. Lei aveva letto il racconto e voleva tenerselo, perché pensava che fosse uno spreco gettare via qualcosa che avevo scritto con così tanta foga, quindi se lo tenne. Le avevo fatto giurare di non farlo leggere a nessuno... ed è stata quella che lo ha letto a qualcun altro, sul serio, quella vecchia sapeva essere insopportabile alle volte-
-E chi sarebbe questa persona? - chiesi tutto d'un fiato, anche se a quel punto era ovvia la risposta. Ma volevo sentirglielo dire, e volevo che fosse sincero e aperto, per una volta. Doveva guardarmi in faccia a dirmi ciò che pensava, senza mezze verità o bugie annacquate con finta maleducazione.
-Che vuoi che importi...- le sue guance stavano andando a fuoco, potevo tranquillamente vedere il suo disagio, ma incrociai le braccia al petto e aspettai che mi rispondesse seriamente, ponendomi di fronte a lui. Forse non importava a Yoongi, ma io volevo sapere.
Lo fissai finché non si sentì talmente tanto sotto pressione che finalmente gettò il rospo -E va bene! Eri tu okay! Sei un tipo spregevole... chiedermelo anche se sai già la risposta. Soddisfatto Jungkook? Eri tu quella persona, Jungkook, contento?- sorseggiò il caffè per nascondere il suo viso con la tazza, sorrisi.
-Eccome-
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Neptune; Mercury - Y о о п K о о K
FanfictionMercurio finirà con il salvare la vita di Nettuno.