Capitolo 1

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"Va, non devono seguirti, li trattengo io!" esclamò Lexa mentre un enorme gruppo di persone inferocite stava inseguendo lei e Clarke con l'unico scopo di fermarle per evitare che distruggessero la città della luce azionando il pulsante di arresto, poi si voltò intenzionata a scagliarsi contro di loro con tutte le sue forze.

"No Lexa!" urlò Clarke verso il comandante, afferrandole con decisione un braccio e costringendola a voltarsi.

I loro occhi si incontrarono, il volto di Clarke sopraffatto da un'espressione angosciata all'idea di lasciar andare la ragazza che amava. Di nuovo.

Wanheda sospirò per un attimo e poi disse tutto d'un fiato: "Io ti amo...".

Gli occhi verdi di Lexa si persero nel blu profondo di quelli supplicanti di Clarke per pochi attimi, troppo pochi, e con un lieve sorriso sulle labbra trovò la forza di risponderle "Io sarò sempre con te".

Lexa si voltò e Clarke la sentì scivolare via, come una fitta di dolore che lacera il cuore lasciando spazio a paura e rimorso e la vide correre in direzione dei loro inseguitori sguainando le spade e roteandole in aria, spiccò poi un salto e con un urlo di guerra si avventò su di loro.

Clarke sentì un nodo alla gola, ma decise comunque di aprire la backdoor che Raven le aveva trovato all'interno del codice di A.L.I.E., entrando così in una stanza dall'aria sterile, che aveva l'aspetto di un laboratorio su una stazione spaziale.

"Camera sigillata" annunciò una voce robotica all'interfono, a sottolineare che nessuno sarebbe potuto più passare.

Clarke si guardò attorno, disorientata e quando si voltò notò una donna alle sue spalle dai capelli corvini raccolti in una coda di cavallo.

"Comandante" esordì la donna "Vedo che ce l'hai fatta".

Clarke si avvicinò a lei con sguardo indagatore "Tu sei Becca Pramheda" intuì.

Becca sorrise ed annuì

"Becca e basta - disse poi - non c'è molto tempo, il codice è quasi aggiornato"

"Mi hai dato tu questo?" chiese Clarke mostrandole l'orologio di suo padre, quello che si era accorta segnare il countdown dell'aggiornamento girando al contrario.

"No - le rispose Becca - sei stata tu, A.L.I.E. 2.0 si è fusa con la tua mente, ma è la tua mente ad avere il controllo e solo la mente che ha il controllo può azionare l'interruttore di arresto"

Becca si voltò e si diresse in fondo ad un tavolo posto al centro della stanza, vi appoggiò sopra le mani e disse "È questo" volgendo lo sguardo verso una leva bianca.

Clarke la seguì ed osservò ciò che avrebbe potuto mettere fine a quella pazzia, ciò che avrebbe potuto fermare A.L.I.E.

Non sembra possedere tutto questo potere pensò Clarke guardando il pulsante di arresto che le sembrava fin troppo anonimo.

La ragazza stava per afferrarlo con una mano quando sentì una voce alle sue spalle.

"Se tiri quella leva ucciderai tutti quanti - sentenziò A.L.I.E. avvicinandosi verso di lei nel suo vestito rosso scarlatto - guarda tu stessa".

La IA si avvicinò ad una finestra della stazione spaziale che offriva una vista surreale dritta sul pianeta terra. Clarke la imitò, avvicinandosi a sua volta.

"Gli impianti nucleari che non sono stati distrutti dalle bombe hanno cominciato a fondersi - continuò A.L.I.E. - i miei droni hanno individuato il primo quattro mesi fa, ci sono più di una dozzina di impianti a rischio in tutto il mondo, sette stanno bruciando, i livelli di radiazioni solari sono già in aumento. Secondo i miei calcoli in meno di sei mesi il 96% della superficie terrestre non sarà più abitabile - fece una pausa - anche per coloro vissuti nello spazio - sottolineò voltandosi verso Clarke - perciò, come vedi, la città della luce è l'unica cosa che potrà salvarvi"

Through Apocalypses [Clexa \ Lexark]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora