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Io e Samuele diventammo subito migliori amici in quell'anno e quando arrivò l'estate fu il compagno che mi mancò di più!

-Samueleee!-urlai appena rividi quelle guanciotte piene dopo i tre mesi di vacanza.

Lo abbracciai fortissimo quasi a soffocarlo e infatti dovetti liberarlo poco dopo.

-Ange! Guarda!-disse lui mostrandomi lo zaino nuovo di Totoro.

-Woow ma è bellissimo! Lo voglio anche io, non vale!-sbuffai invidiosa e gli mostrai il mio zaino blu e rosa, non avevo buon gusto a quel tempo.

-Mio padre ha detto che esiste un posto in Giappone dove c'è la casa di Totoro, la città incantata e anche il castello errante di Howl!-elencò i vari nomi contandoli con le piccole dita.

-Davvero?! E cammina il castello?-chiesi eccitata.

-Non lo so! Ci dobbiamo andare!

-Quanto è lontano il Giappone? Forse ci possono accompagnare i miei genitori con la macchina?-pensai ingenuamente.

-Bambini! Seduti per favore!-ci interruppe la maestra di matematica, non la sopportavo.

-Pss! Ange!-Francesca, una mia compagna mi chiamò e subito mi avvicinai con la testa al suo banco, quello davanti.

-Hai letto il libro sui numeri?-chiese la bambina mora.

Subito spalancai gli occhi rendendomi conto di essermi scordata di quell'inutile libro, ma poi subito i miei pensieri si concentrarono sul bambino appena entrato nell'aula.

-Lui è Stefano e da quest'anno farà parte di questa classe, accoglietelo per bene.-disse la maestra per poi mandarlo a sedere nella fila centrale, a qualche banco più avanti del mio.

Era biondo con occhi celesti e aveva delle piccole lentiggini sul naso.

Lo fissai tutto il tempo, aveva quel fascino tipico di un nobile che non avevo mai trovato in nessuno dei miei stupidi compagni.

Era immediatamente e ufficialmente diventato il principe azzurro dei miei sogni!

Il Mio Impossibile PrincipeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora