Per la ricerca ci organizzammo quel giorno a casa di Anna alle cinque in punto.
Mi dovetti anche sbrigare ad uscire dato che casa sua era un po' lontana e nessuno mi avrebbe potuto accompagnare.
Così andai in fermata mezz'ora prima e, non l'avessi mai fatto, ne passò uno poco prima che io arrivassi!
Quella sì che era sfiga!
Sbuffai avendo anche corso per provare a raggiungerlo e mi buttai sulla panchina accanto alla fermata.
Ero certa che l'autista mi avesse vista ma se ne fosse fregato partendo lo stesso!
-Scusa, avresti da accendere?-mi chiese un ragazzo appoggiato ad un palo della luce poco distante da me.
-No, io non fumo.-dissi subito agitando la mano per accentuare.
Non mi dava di tipo affidabile.
Mi guardò alzando un sopracciglio, come fossi io quella poco affidabile!
Poco dopo si staccò dal palo e cominciò a camminare seguendo il marciapiede.
Io intanto lo seguii con lo sguardo finchè non si fermò davanti ad un altro ragazzo, questo tirò fuori un accendino e gli accese la sigaretta.
Si girò subito dopo e notando che lo stavo guardando, tornò indietro.
Figuraccia fatta.
Distolsi subito lo sguardo e cercai di distrarmi col cellulare.
-Vuoi provare?-mi chiese appena tornò al suo palo.
-No no, grazie.-risposi agitata, perchè mai uno sconosciuto dovrebbe parlarmi, non potrebbe farsi i fatti suoi e basta?
Lo sentii ridere e lo guardai confusa.
-Sei strana.-mi disse come se stesse rispondendo alla mia espressione.
-Tu parli sempre con chiunque incontri per strada?-gli chiesi un po' offesa.
-No, solo con chi mi incuriosisce.-disse per poi fare qualche tiro con la sigaretta.
-Ti incuriosisco?-non avrei dovuto continuare il discorso, ma anche a me quello strano tipo incuriosiva.
-Se ci arrivi da sola ti do una caramella.-mi prese in giro con un ghigno sul volto.
Mi accigliai ancora più offesa e allora mi alzai in piedi tra le sue risate.
-Se volevi il posto a sedere bastava dirlo.-dissi allontanandomi da quella panchina e da lui.
Lo superai e, nel passargli accanto, sentii appena il profumo di una colonia, non sembrava uno che si curava tanto del suo aspetto però era comunque molto carino.
Con lo sguardo mi seguì e infine anche tutto il corpo si girò e mi scrutò mentre mi fermavo poco più in là in piedi.
-Wow quanto te la prendi facilmente.-disse avvicinandosi di qualche passo.
Rimase poi in silenzio per fumare ed ebbi il tempo di guardarlo bene.
I capelli castani gli arrivavano quasi fino a sotto le orecchie, nascosti da un cappello di lana nero.
Intravidi un orecchino nero, indossava una felpa larga e dei jeans chiari strappati.
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Il Mio Impossibile Principe
RomanceAngelica è una ragazza molto estroversa e divertente, niente la butta giù, tanto meno i continui rifiuti da parte di Stefano, la sua cotta da sempre. Riuscirà Angelica a conquistare il duro cuore del suo principe? Spero che questa storia vi farà div...