28.

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-Stai ancora male?-mi chiese Samuele a ricreazione.

-Cosa?-mi sentivo un po' fiacca e gli parlai tutto il tempo con la testa poggiata sul banco.

-Lorena mi ha detto che stai male e si vede.-disse con sguardo preoccupato.

-Semplicemente non vedo l'ora di raggiungere il mio caro letto.-dissi stropicciando gli occhi.

Lui si allontanò improvvisamente e tornò poco dopo con dei biscotti.

-Li vuoi? Li ha fatti mia madre e sono al caffè.-disse porgendomi il piccolo contenitore.

-No, grazie.-gli accennai un sorriso e lui mi guardò sorpreso.

Non rinunciavo mai al cibo.

-Torno subito.-disse rialzandosi per posare i biscotti.

-Sei davvero patetica.-sentii la sua voce fastidiosa alle mie spalle e sospirai.

-Grazie, Stefano.-dissi per non continuare la conversazione inutilmente.

-Non pensi di esagerare così? Un giorno che non mi parli e cerchi subito le attenzioni dei tuoi amici come se fosse la fine del mondo.-non lo lasciai finire e mi alzai in fretta per andare al bagno.

Mi sentivo davvero male, avevo un forte mal di testa e le gambe non reggevano.

Di solito non mi ammalavo facilmente, ma quando succedeva era sempre così improvviso.

-Scappi ogni volta che qualcuno ti dice la verità in faccia?-disse Stefano mentre percorrevo il corridoio.

-Mi stai seguendo?-lo guardai con la coda dell'occhio finchè non mi raggiunse e non mi sbarrò la strada.

-E adesso che fai?-disse cercando di non farmi passare.

-Lasciami andare io non..-non finii la frase.

-Sul serio, smettila di fare la vittima così finisci per far star male anche i tuoi amici che si preoccupano per le tue cavolate.

-Ma di che parli?-chiesi senza capire.

-Come di che parlo! Stamattina con Lorena, poi durante le lezioni che sospiri e ti lamenti per dei dolori e poi con..

-Ma la smetti? Io sto male e tu pensi che stia fingendo!?-mi stava facendo perdere la pazienza.

Notai che alcuni ragazzi ci stavano osservando incuriositi.

-Non puoi distruggerti per una cosa come quella di ieri, non è mica la fine del mondo, cerca di capirlo!-disse facendomi arrabbiare ancora di più.

-Tu sei proprio stupido eh? Io sto davvero...-non finii la frase che vomitai ai suoi piedi.

Il Mio Impossibile PrincipeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora