Solo un pò di febbre

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Erano giorni che Sherlock non dormiva intento com'era a lavorare su caso piuttosto complicato

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Erano giorni che Sherlock non dormiva intento com'era a lavorare su caso piuttosto complicato. Aveva un aspetto terribile, ma non si fermava mai e non si concedeva un attimo di riposo.

Questo, però, non significa che lui non fosse umano. John lo sapeva come sapeva anche che l'amico prima o poi sarebbe crollato per questo motivo mentre camminavano lo osservava scettico: «Sherlock, hai bisogno di dormire un po'. È ovvio che sei fatto»

«Non ho tempo per questo John. Si muoveranno presto e non posso perdere quest'opportunità» rispose Sherlock senza troppi giri di parole.

«Non possiamo far nulla fino a questa notte. Prenditi un po' di tempo per riposare» disse ancora una volta John.

Non gli piaceva quando Sherlock trascurava in quel modo la sua salute.

Il detective non stava affatto bene, i segni della stanchezza di vedevano, ma ignorava sempre i bisogni del suo corpo quando era immerso in un caso.

«Mi riposerò quando il caso sarà chiuso»

John sospirò ormai quasi rassegnato: «Un paio di ore di sonno. È solo questo che ti chiedo»

Era quasi impossibile convincere il detective quando si metteva in testa una cosa, ma se John avesse trovato la leva giusta per farlo cedere ala sua richiesta allora si sarebbe sentito meglio.

«Ne abbiamo già parlato prima. Sai che non funziona in questo modo» disse Sherlock osservando tranquillamente l'amico. John si passò una mano tra i capelli e si tolse la giacca: «So che non vuoi lasciare il caso»

Non era facile per John, di solito non avrebbe forzato così la mano, ma questa volta era diverso. Doveva aiutare l'amico in tutti i modi e concedergli un po' di riposo. Sherlock leggendo nella mente dell'amico disse: «Mi rendo conto che è diverso John, ma cerca di non essere così noioso. Io sono in forma come sempre» una vocina nella sua testa disse: Sei solo un bugiardo, stai crollando...

«E come mi spieghi questo tuo nuovo look da zombie?» la domanda di John era piuttosto sarcastica.

Sherlock era sollevato, eppure, una parte di lui temeva ad ammettere di esser stanco così facilmente davanti a tutti o davanti a John.

«Davvero divertente, John» rispose Sherlock distendendosi sul divano dopo essersi tolto la sciarpa e il giubbotto. John era quasi divertito dalla loro discussione così disse rincarando la dose: «Hai davvero un bruttissimo aspetto»

«Sto facendo come mi hai chiesto. Adesso stai zitto» ribadì Sherlock scocciato.

L'uomo si avvicinò all'amico e gli disse: «Sherlock, non sarebbe meglio se vai a distenderti sul letto?» il detective lo osservò per un attimo rispondendogli poco dopo: «Svegliami tra due ore»

Sapeva che si stava comportando come un ragazzino e nonostante il divano fosse scomodo preferiva stare lì che alzarsi e raggiungere la sua stanza, non ci avrebbe nemmeno provato, il corpo gli pesava troppo anche solo per alzare un dito.

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