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Sherlock s'accoccolò contro il petto di John che disteso sul divano gli faceva da cuscino.
Il detective non era pesante per questo il medico non si lamentò.
Il giorno prima avevano portato a termine un caso molto impegnativo ed avevano deciso di passare quelle ore a riposo.
Il divano non era tanto comodo, ma a nessuno dei due importava.
Per potersi rilassare avevano chiuso le finestre creando un atmosfera soffusa e piuttosto rilassante.
Sherlock era ancora sveglio, ma John dormiva beato tenendolo stretto a sé.
Sapeva bene perchè John si tenesse così stretto a lui, infatti, per diverso tempo era scomparso dalla sua vita e molto spesso si era messo in pericolo.
Odiava saperlo in pericolo a causa sua, ma non voleva proprio lasciarlo da solo ed allontanarsi nuovamente da lui. La sola idea di perderlo gli fece perdere alcuni battiti dandogli una forte scossa di dolore che gli fece stringere le mani attorno alla sua maglia, ma sentirsi protetto e avvolto dalle sue braccia forti lo faceva stare bene.
Si rese conto in quell'istante che John lo amava veramente e lui ricambiava quel sentimento, ma che non aveva perso tempo come molte altre volte nell'esaminarlo a mente fredda, l'aveva semplicemente accettato e si sentiva come se fosse l'uomo più fortunato della terra mentre s'addormentava tra le sue braccia.