Una strana notte

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Era una strana notte quella e John aveva percepito qualcosa di diverso in Sherlock

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Era una strana notte quella e John aveva percepito qualcosa di diverso in Sherlock.

Essendo troppo stanco per pensarci andò direttamente a dormire nella sua stanza.

Non sapeva, però, che Sherlock avrebbe fatto qualcosa che per certo l'avrebbe lasciato senza parole.

Era mezza notte passata quando Sherlock varcò la soglia della stanza di John.

Come se niente fosse spostò le coperte ed entrò nel letto, John si mise seduto di scatto e accese la luce: «Sherlock!»

«Zitto e dormi!» rispose lui alla sua esclamazione.

John sospirò rassegnato e si distese nuovamente tra le coperte, non sapeva se si sarebbe riaddormentato, ma quando Sherlock gli si avvicinò e posò la testa contro il suo petto, scosse la testa e coprendo meglio entrambi si addormentò passando un braccio attorno ai fianchi del detective che si era tranquillamente addormentato.

John, però, aveva perso la voglia di dormire, adesso era stranamente sveglio e osservava il detective dormire cercando di capire cosa gli stesse passando per la testa.

Accantonò il suo pensiero alcune ore dopo addormentandosi anche lui, ci avrebbe pensato al suo risveglio chiedendogli magari delle spiegazioni sullo strano comportamento che per tutto il giorno l'ha accompagnato.

La mattina dopo quando John si svegliò Sherlock era già sparito, pensava quasi di esserselo sognato, ma quando vide il detective comportarsi come al solito l'osservò perplesso, ormai era inutile cercare di capire quell'uomo, per questo decise di accantonare del tutto la sua voglia di informazioni e lasciar correre l'accaduto, sperando che non accadesse ancora una volta.

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