Quante volte ti è capitato di imbatterti in una storia bellissima, che ti ha fatto emozionare in una maniera indescrivibile, facendoti innamorare all'istante di quelle parole e dei suoi personaggi per poi scoprire che ha giusto una manciata di visua...
"I personaggi di questa storia vivono una vita monotona e sottilmente infelice. La loro esistenza appare intrappolata in rapporti dolorosi..."
Storia scritta molto bene, con uno stile crudo, reale e pieno di dettagli. Spaccati di vita quotidiana, come guardare da dietro le tende la vita di una famiglia qualunque. In questo caso francese, la immagino al tramonto, al ritorno dal lavoro, magari in metrò, cercando di capire cosa è successo nelle loro giornate.
L'ambientazione è molto bella, la Francia, con i suoi stereotipi che sono qui la realtà. Una garconiere con all'interno un quadro simbolico, due amanti, una rivalsa sulle loro vite spente, un sentimento. La rassegnazione a matrimoni stanchi, dai quali ci si aspetta ancora un cambiamento. Il ritorno di sensazioni sopite, Marcel e Florence colleghi di lavoro, in un sostegno muto e mutuo, si trovano per caso a guardarsi davvero dopo anni ad essere "fisicamente lontani ma educatamente vicini" per continuare a sperare che la vita non si esaurisca all'interno di quattro mura, tentando ancora di avere un ruolo primario nella vita di un marito distratto e di una figlia dai sentimenti scostanti o da una moglie in cerca di affermazione personale ormai presenza passiva.
Tutti i personaggi brutali o meno simpatici o invadenti sono da contorno in maniera ben precisa, si scoprirà che ognuno ha i suoi motivi per essere quello che è, intrecciando il loro cammino e loro scelte con quelle dei protagonisti, diventando tasselli necessari attorno alle vicende della coppia Marcel/Flo. Anche loro per certi versi hanno le loro colpe per i dissapori, hanno necessità alle quali far fronte e mancanze dalle quali scappare. Marcel dubiterà di essere mai stato innamorato se non in gioventù e Florence vedrà il tradimento come una liberazione. Sono così drammaticamente umani che non si può non amare una storia così. La penna dell'uomo/scrittore Vincent Santino è di tutto rispetto e in questo momento, tra le migliaia di parole sprecate su questa piattaforma, credo sia meritevole di tanta attenzione in più.
