Quante volte ti è capitato di imbatterti in una storia bellissima, che ti ha fatto emozionare in una maniera indescrivibile, facendoti innamorare all'istante di quelle parole e dei suoi personaggi per poi scoprire che ha giusto una manciata di visua...
Perdona se la recensione sarà un po' scarna, ma è un libro che ho letto un paio d'anni fa.
Allora, cominciamo dalla grammatica e lo stile: entrambi impeccabili, non c'è che dire. Non ricordo ci fossero incongruenze verbali né temporali, tantomeno per quanto concerne la scrittura di vocaboli o accenti e apostrofi.
Lo stile è molto leggero, ma non superficiale. Mi spiego: i capitoli sono molto scorrevoli, per niente pesanti; si leggono molto volentieri, attirano e incuriosiscono il lettore. Sarà perché amo quel genere, ma una volta sono arrivata a leggere dieci capitoli (o anche di più) in un solo pomeriggio senza stancarmene minimamente. Allo stesso tempo, però, lo stile non sfocia nell'elementare: le descrizioni ci sono, ottime, sia per quanto riguarda i luoghi che per quanto riguarda le emozioni dei personaggi, che inoltre sono molto ben caratterizzati. Una delle migliori caratterizzazioni che abbia mai letto.
La trama cattura il lettore, sia la sinossi che la trama della storia stessa e, come già detto, il libro non sfocia nella pesantezza o nella monotonia.
Non ci sono cliché, per niente: questo è un punto stato sempre a favore delle autrici che hanno saputo giostrare magnificamente il mondo da loro creato.
Gli eventi che si susseguono vengono narrati alla giusta velocità e raramente ci si può perdere. L'unica parte confusa è la fine del volume, ma credo che sia un qualcosa di voluto. Insomma, davvero una magnifica creazione!
