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"Ama, ama follemente, come se fosse
l'ultimo giorno della tua vita! "


Phoenix 28 Novembre.

𝐆uardavo con aria svogliata e stanca fuori dalla finestra dell'aula di storia, mi ero totalmente immersa nei miei pensieri, di nuovo.

Non avevo più seguito la lezione e mi ritrovai li, immobile a fissare il prato verde del giardino mentre viaggiavo in posti diversi con la mia mente senza rendermi conto del fatto che non stessi più seguendo la lezione da un pezzo, ultimamente mi isolavo spesso, mi ritrovavo con la testa altrove, immersa nei miei pensieri.

«Kelsey? Sei dei nostri?» chiese con voce cupa la professoressa Parker richiamando la mia attenzione.

Mi voltai subito abbassando il viso imbarazzata.

«Certo, mi scusi..» le dissi frettolosamente tornando con lo sguardo sul libro poggiato sul banco, lei incrociò le braccia al petto e tornò a spiegare la sua lezione.

«Che cosa ti prende?» chiese sotto voce la mia migliore amica Allyson, con la fronte corrugata, sembrava preoccupata.

Lei c'era sempre stata per me, ci conoscevamo dai tempi delle scuole elementari, i nostri genitori erano grandi amici, i nostri padri poi, erano entrambi avvocati di successo e grandi amici, potevo considerarla come una sorella ormai.

Senza di lei mi sarei sentita persa,

«Sono solo molto stanca.. E' un periodo un pò strano..» le spiegai facendo spallucce, «Non hai dormito di nuovo?» mi chiese poco prima che suonasse la campanella, chiusi il libro e mi alzai.

«Affatto, non ho chiuso occhio.. Ma non è solo quello.. Wesley ne ha combinata una delle sue e i miei stanotte hanno dato di matto.. mio padre poi, mi sta uccidendo con la storia del diploma! Non fa altro che dirmi di studiare e pensare al mio futuro, come se non lo sapessi» le spiegai mentre insieme uscivamo dall'aula sospirando, lei scosse la testa con disappunto.

«Ma a Wesley che cosa prende? Proprio non lo capisco certe volte...» sospirai e alzai gli occhi al cielo, «Se non lo capisco nemmeno io, figurati.. il fatto è che da quando ha lasciato il college è un'altra persona.. poi da quando papà ha iniziato a stare via cosi spesso per lavoro la situazione a casa è cambiata..adesso è tutto un macello...» sbottai mentre aprivo il mio armadietto per posare il libro e prendere lo zaino.

«Credi sia per questo? Credi che l'assenza di tuo padre ricada su Wesley?» chiese poggiandosi con la schiena al muro, «Beh...» chiusi l'armadietto e mi voltai, «Papà è talmente impegnato che lascia sbrigare le cose a mia madre.. non c'è quasi mai e tu sai che rapporto ha mio fratello con lui, credo sia tutto collegato e credo che Wesley si metta nei guai per catturare la sua attenzione.. io non lo so... ma chiaramente siamo tutti preoccupati... e poi lo sai, hanno due mentalità molto diverse...» dissi facendo spallucce, lei sospirò scuotendo la testa ed insieme raggiungemmo il cortile per avviarci verso il cancello.

Mi bloccai poco dopo notando subito la presenza di mio fratello vicino il cancello.

Era insieme ad un ragazzo a me sconosciuto.

Mi presi qualche secondo per osservare prima l'uno e poi l'altro, il ragazzo di fianco a Wesley non lo avevo mai visto.

Era abbastanza alto, aveva dei semplici jeans scuri con addosso una maglietta nera a maniche corte che mostrava le braccia completamente tatuate, ai piedi delle semplici converse bianche.

Sul suo viso vi faceva contorno una folta barba, i capelli erano neri, rasati ai lati con un folto ciuffo che ricadeva sul viso.

Aveva un'espressione seria mentre teneva lo sguardo fisso su di me, sembrava mi stesse squadrando, mi sentì quasi in imbarazzo, odiavo quando qualcuno mi fissava cosi ma al tempo stesso non potevo negare il fatto che fosse di una bellezza disarmante.

ᴘʀᴏᴛᴇᴄᴛᴏʀ » ᴍᴀʟᴜᴍᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora