𝟐𝟐.

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"Il modo migliore per amarla, era il più difficile e doloroso, era quello di fingere di non amarla affatto."


𝐌i sentivo intrappolata come in uno di quegli incubi terrificanti.

Avevo sperato con tutte le mie forze che fosse solo un brutto sogno ma dovevo iniziare a realizzare ciò che era successo.

Maluma era andato via, mi aveva lasciata.

«Kelsey?» sentì chiamarmi, mi girai nel letto fissando la porta chiusa della mia camera.

Wesley bussava alla mia porta da una manciata di minuti ormai ma io non avevo avuto nessuna intenzione di aprire, non avevo voglia di parlare, di spiegargli come mi sentivo.

«Apri per favore!» esclamò sbattendo una mano contro la porta, sbuffando mi alzai e andai ad aprirgli rassegnata.

«Finalmente...» disse lui entrando nella mia camera, con il capo chino tornai sul letto senza degnarlo di uno sguardo, «Dio, sembri stravolta, stai bene? Mamma è cosi preoccupata per te...» domandò preoccupato, di certo gli occhi arrossati non passavano in osservato, dovevo avere un aspetto terribile.

«Certo Wesley! Sto benissimo...» mormorai guardando le mie mani poggiate sulle gambe, «Sarei voluto venire prima ma mamma mi ha detto che non volevi vedere nessuno...» disse lui guardandomi, rimasi in silenzio, con il magone.

«Mi dispiace...» continuò poi, scrollai le spalle mordendomi il labbro evitando di scoppiare a piangere, di nuovo.

«Sono certo che si sistemerà tutto...» mi voltai e lo guardai scocciata, «Sul serio? Tu dici? Peccato che Maluma ha chiuso con me!» affermai sentendo un colpo al cuore quando realizzai ciò che avevo detto, gli occhi si riempirono di nuovo di lacrime e distolsi lo sguardo da quello di mio fratello.

Odiavo farmi vedere in questo stato.

«Sappiamo entrambi che non è cosi...» disse lui, scossi la testa, «Si... Come ti pare..»  mormorai poggiando la testa sul cuscino dandogli le spalle, «Perché non vieni a casa con me? Ti farà bene allontanarti da qui...» una lacrime mi rigò la guancia.

Maluma mi avrebbe fatto bene.

Stare con lui era la cosa che più mi faceva stare bene, scossi la testa e Wesley sospirò appena, era passata una lunga e dolorosa settimana da quel maledetto pomeriggio.

In cuor mio sapevo che sarebbe successo qualcosa ma l'amore di Maluma mi aveva dato la forza per andare avanti ma se avessi saputo come sarebbe andata non gli avrei mai permesso di venire con me, la mia mente era stata il mio peggior nemico nell'ultima settimana, tutto ciò che faceva era pensare a lui. Nient'altro.

«Siamo preoccupati per te Kelsey...sul serio...» disse poi mio fratello rompendo il silenzio, «Tu e mamma lo siete. Lui se ne frega di me e dei miei sentimenti, è felice che Maluma sia andate via...» mormorai continuando a dargli le spalle.

Da quel famoso pomeriggio avevo sempre cercato di evitare mio padre, non gli avevo più rivolto la parola.

Per me poteva anche andarsene, non mi importava, aveva distrutto la mia vita, non aveva avuto un minimo di rispetto per me e per il ragazzo che amavo quindi ero giunta alla conclusione che di lui non mi importava più niente.

Il suo lavoro e i suoi stupidi colleghi potevano benissimo andare all'inferno.

«Ti prego vieni a casa con me, sono seriamente preoccupato per te, non voglio che tu stia chiusa qui dentro...» continuò Wesley poggiando una mano sulla mia spalla, sospirando mi voltai verso di lui.

ᴘʀᴏᴛᴇᴄᴛᴏʀ » ᴍᴀʟᴜᴍᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora