𝟑𝟕.

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"Puoi fingere in silenzio che tutto vada bene, oppure puoi smettere di mentirti e decidere cosa fare per stare meglio.
Sta a te decidere "


𝐀prì gli occhi lentamente mettendo a fuoco ciò che mi si presentava davanti.

La luce entrava fioca dalla tapparella della finestra semi aperta, illuminando appena la stanza.

Sbadigliando mi voltai e intravidi Maluma in piedi di fronte l'armadio intento ad abbottonarsi i jeans.

Corrugai la fronte e sistemai la postura.

«Stai uscendo?» domandai con la voce impastata dal sonno mentre mi mettevo a sedere, lui si voltò, sorpreso.

«Sei già sveglia?» chiese accennando un sorriso, «Dove devi andare?» domandai di nuovo, lui sospirò e mi si avvicinò stampandomi un bacio veloce sula fronte.

«Non farò tardi...» mi rispose poi prendendo le scarpe da terra, evitando di darmi una vera e propria risposta.

La cosa non mi piacque.

«Maluma dove stai andando?» gli chiesi di nuovo preoccupata, «A sbrigare una cosa... Sta' tranquilla» rispose sedendosi sul letto per infilarsi le scarpe, «Tranquilla, come no! Perché non vuoi dirmelo?» domandai alzandomi, lui sospirò.

«Perchè devo dirtelo per forza?»8 domandò alzando le braccia scocciato, «Non vuoi dirmelo perché sai che mi arrabbierò?» chiesi di rimando alzando il tono di voce, «Vdo che hai fiducia in me, ti ringrazio..» commentò, alzai gli occhi al cielo e sospirai, «Sai benissimo a cosa mi riferisco...» dissi incrociando le braccia, lui si alzò dal letto e afferrò la giacca.

«E' tutto ok, so quello che faccio!» disse poi, poggiando le mani sulle mie spalle, «Ok. Io però vengo con te» affermai fissandolo, imperterrita.

«No» asserì, «Non esiste» continuò poi contrariato, «Quindi è come dico io. Stai andando da lui. affermai scuotendo la testa arrabbiata, «E se fosse? Ti ho già detto che non me ne starò con le mani in mano a non far nulla!» alzai gli occhi al cielo incredula, «E quello che ti ho detto ieri? Non ha più senso?» esclamai alzando le braccia in aria.

Dio, questa era davvero l'ultima cosa di cui avevamo bisogno.

«Certo che aveva senso! Ma Kels io devo fare qualcosa! Mi dispiace ma non rimarrò qui a non far nulla» replicò, abbassai il viso sospirando, «Allora vengo con te per far si che non ti cacci nei guai» lui mi alzò il viso con un dito, «No, non voglio che tu venga con me, preferisco che tu rimanga a casa. Devo andare da solo» replicò fissandomi, «A far cosa? A sperare che vada tutto bene?» chiesi spalancando le braccia, lui sospirò e fece un passo indietro.

«Devo andare Kelsey, d'accordo? Ci vediamo dopo..» disse baciandomi la fronte.

Rimasi in silenzio mentre il sentimento di rabbia cresceva a dismisura.

Capivo benissimo quanto potesse essere arrabbiato, triste e frustrato ma non capivo perché dovesse per forza andarsi a cacciare nei guai.

Ne avevamo fin troppi, non gli bastavano?

«Sembri furiosa..» scherzò Allyson fissandomi, «Credimi, lo sono eccome» confermai mentre poggiavo una tazza di caffè sul bancone.

Il mio turno delle 16 al bar era appena iniziato ed io mi ero già stufata di stare la dentro, avevo troppe cose per la mente.

«Perchè? Cos'è successo?» chiese la mia amica corrugando la fronte, «E' per Maluma...» dissi sospirando, «Sta bene?» domandò prontamente, «Si, io... Io credo di si... non ne sono certa, non ho avuto moto di parlargli, stamattina è uscito di fretta...» le spiegai sedendomi al suo fianco.

ᴘʀᴏᴛᴇᴄᴛᴏʀ » ᴍᴀʟᴜᴍᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora