𝟑𝟑.

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"Solo l'amore è in grado di guarire il cuore. "

𝐈l Green Park era meraviglioso.

Pur essendo mattina, era pieno di persone.

C'era chi faceva un giro in bici, c'era chi faceva un picnic, chi invece preferiva leggere un libro su una panchina all'ombra sotto un albero, chi portava a spasso il cane.

Era un posto che avevo sempre adorato e se mai mi sarei trasferita a Londra avrei di certo passato molto più tempo qui.

Maluma si fermò e si sdraiò a terra con il sole puntato sul viso.

«Vieni princesa..» mi disse sorridendomi, «Devo davvero sdraiarmi a terra?» domandai ridacchiando, «Perchè no? Lo fanno tutti.» affermò lui facendo spallucce.

Senza obiettare feci come disse e poco dopo mi ritrovai al suo fianco con il sole caldo di Londra sul viso.

«Non è poi così male, no?» domandò il mio ragazzo sorridendomi, «Già...» confermai annuendo con un sorrisino, «Posso farti una domanda?» chiesi voltandomi verso di lui che prontamente annuì.

«Tornerai mai ad usare il tuo vero nome?» lui sorrise, «Non lo so... Io non riesco a non toglierlo dopo quello che è successo» spiegò fissandomi, «E' comunque una bella cosa quella che hai fatto..» mormorai sorridendo appena, «Non so come mi è venuto... è successo e basta» disse lui facendo spallucce, «Mia nonna preferisce il mio vero nome perché questo le ricorda mia madre..» ipotizzò corrugando la fronte, «È probabile... è inevitabile che lei ci pensi...» gli risposi, «Ma non credo lo toglierò mai, ormai mi appartiene..» continuò poi, accennando un sorriso, «Hai scelto cosi e lo hai fatto per una giusta causa, forse non avrebbe senso cambiarlo adesso..» gli dissi e  lui annuì.

«Sono sicuro che ti adorerebbe...» disse poi fissandomi con un sorrisino, mentre con una mano mi spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio, «Dici?» lui annuì, «Ne sono convinto...adorerebbe tutto di te!» sorrisi, «E sarebbe fiera di te» dissi, «Anche se ho combinato qualche casino?» chiese lui ridendo, alzai gli occhi al cielo, «Non li hai causati tu!...» affermai tornando con lo sguardo su di lui.

«Però se mi fossi fatto i fatti miei e non avessi partecipato a quella stupida gara non sarebbe successo nulla...» affermò, «E noi non saremmo qui» precisai fissandolo, lui inevitabilmente sorrise.

«Come avresti fatto senza di me?» domandò alzandosi stampandomi un bacio sulle labbra, sorrisi, «Non lo so... Onestamente non lo so..» risposi con lo sguardo nel vuoto.

Ero così grata di averlo nella mia vita.

«Vuoi sposarti un giorno?» mi domandò poi fissandomi con attenzione, «Si, ovviamente...» risposi, «E com'è il matrimonio dei tuoi sogni?» domandò ancora, «Lo vorrei semplice e tradizionale, con le persone a cui voglio bene..» risposi guardandolo, lui sorrise, «Ti piacerebbe avere dei figli?» lo guardai corrugando la fronte sorpresa dalla sua domanda.

«Beh certo... un giorno magari..» risposi facendo spallucce, «Non sembri convinta» replicò, «La verità è che non ci ho mai pensato, non ho mai avuto modo di pensare ad una cosa del genere fino... ad ora» confessai, accennando un sorriso, «Capisco...» disse lui chiudendo gli occhi beandosi del sole sul suo viso.

«E tu?» gli chiesi, «Oh sì. Ho sempre desiderato avere una famiglia. Una bella moglie e tanti figli..» spiegò sorridendo continuando a tenere gli occhi chiusi, sorrisi.

«Tanti figli?» domandai, «Almeno quattro» rispose sorridendo, «Vuoi una famiglia numerosa...» affermai fissandolo con un sorrisino, «L'idea di averla mi è sempre piaciuta..» affermò sorridendo, istintivamente intrecciai la sua mano alla mia, lui si voltò e mi baciò la fronte.

«Sai, prima di incontrarti ho sempre invidiato mia sorella. Ha un figlio stupendo, il suo fidanzato è sempre lì per lei e sono davvero una bella famiglia...sogno anch'io di averne una tutta mia un giorno» disse mentre io mi alzavo per guardarlo negli occhi.

«Anche tu avrai la tua famiglia tua un giorno..» affermai e lui sorrise appena, «Non ne sono certo...» disse guardandomi, corrugai la fronte fissandolo «Da quando ho conosciuto Justin ho perso la certezza di tutto...» confessò facendo spallucce, sospirai, «Justin è solo un idiota, non permettere che ti rovini, tu sei più forte di lui...» affermai e lui sorrise, «Ma non sappiamo dove ci porterà questa situazione... non sappiamo cosa accadrà una volta tornati a Phoenix...» disse per poi sospirare pesantemente.

«Sbaglio o stiamo cercando di cambiare le nostre vite? Non mi hai ancora detto cos'è successo oggi da Brett e il signor Bailey» lui si tirò su mettendosi a sedere.

«Mi ha proposto di lavorare nella sua azienda, dice che sono bravo nel lavoro di meccanica quindi crede di inserirmi lì, nella sua officina...» sorrisi e lo abbracciai.

«Dio! Sono così contenta per te!» affermai mentre lui sorrise stringendomi a sé, «Anche io lo sono!» mi allontanai da lui e corrugai la fronte, «Aspetta, quando dovrai iniziare a lavorare?» domandai, «Mi ha detto che posso aspettare l'inizio delle tue lezioni, gli ho detto che hai fatto domanda all'Università e mi ha detto che è disposto ad aspettarmi, quindi se le cose rimangono così ad ottobre ci trasferiamo...» mi spiegò sorridendo, gli saltai addosso abbracciando mentre il cuore sembrava voler scoppiare dalla gioia.

Le cose stavano finalmente andando come speravo.

Se tutto andava bene avremmo iniziato la nostra vita insieme, lontano dai problemi.

«Deduco che sei felice...» affermò ridacchiando, «Sono più che felice!» dissi fissandolo dritto negli occhi, «Ti ho sempre detto che avrei fatto di tutto per darti la vita che meriti e finalmente sembro esserci riuscito...» sorrisi annuendo, «Ed io ti ho sempre creduto..» dissi, «Ma non ho idea di come la prenderà tuo padre...» disse poi grattandosi i capelli con una smorfia sul viso.

«Credo che la prenderà bene. Io andrò all'università e tu avrai un lavoro di tutto rispetto! Non c'è di che lamentarsi!» lui sospirò poco convinto.

Non credevo avesse motivo di lamentarsi.

Era un piano perfetto.

«Il fatto che io non sia un delinquente come ha sempre pensato, non implica che abbia il via libera per stare con te...» continuò fissandomi, «Cambierà idea!» dissi prendendo le sue mani, «Si? Ne sei sicura?» domandò lui, passandosi una mano sul viso, «La situazione è cambiata, dovrebbe aver capito come stanno realmente le cose adesso! Dovrebbe aver capito come sei realmente quindi non vedo perché debba continuare a non sopportarti...» dissi allargando le braccia fissandolo, «Mi spaventa l'idea che possa non accettare la tua convivenza con me...» confessò abbassando il viso.

Non me ne sarebbe importato comunque, avrei scelto lui, sempre.

«Soprattutto dopo i precedenti...» aggiunse, sorrisi appena e mi avvicinai a lui, «Ascoltami, io ho scelto di vivere la mia vita con te, ho scelto di averti come fidanzato, questo lui deve accettarlo, è la mia vita, non la sua» Maluma sorrise e mi accarezzò una guancia.

«Ti amo così tanto amor.... Mi hai davvero cambiato la vita..» mormorò cingendo il mio viso tra le mani, sorrisi, «Anche tu l'hai cambiata a me...» affermai sincera.

Non avrei mai potuto immaginare una vita senza di lui, ormai era parte di me.

«Quindi molto probabilmente ci trasferiremo qui...» disse poi sorridendo orgoglioso, guardandosi intorno, «Ci trasferiremo qui» confermai.

«Sei sicura di volerlo fare? Voglio dire, sei disposta a lasciare la tua famiglia?» mi chiese fissandomi, «Era una cosa che avrei fatto prima o poi, ho sempre avuto intenzione di andare all'Università, adesso ci sei tu con me, posso non essere sicura?» lui sorrise e intrecciò la sua mano alla mia.

«Voglio solo che tu sia davvero sicura..» mormorò in risposta alzando il viso verso di me.

«Lo sono» confermai con un sorriso.

ᴘʀᴏᴛᴇᴄᴛᴏʀ » ᴍᴀʟᴜᴍᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora