𝟏𝟏.

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"Ho lasciato che scegliesse il mio cuore, e lui mi ha condotto da te."


𝐌i chiusi la porta di casa alle spalle e mi tolsi lo zaino dalle spalle, con la coda dell'occhio vidi mio padre uscire dalla cucina.

«Ciao!» lo salutai, con un sorriso, ma non appena vidi la sua espressione seria il sorriso si spense automaticamente.

«Dove sei stata?» mi chiese duramente, corrugai la fronte, «A scuola, che domanda è?» chiesi palesemente confusa e con una leggera ansia, «Kelsey, lo so che non sei stata a scuola stamattina, dimmi dove sei stata» insistette mantenendo lo sguardo da duro con le braccia conserte.

Sentì il panico invadere il mio corpo.

Come poteva sapere che avevo saltato la scuola?

«Chi ti ha detto che avrei saltato la scuola?» gli domandai curiosa di sapere chi avesse potuto fare la spia.

Ero curiosa di sapere il perché poi, a chi importava?

Anche se Justin avrebbe potuto vedermi mentre andavo via con Maluma.

«Allyson è stata cosi premurosa da venire a casa a dirmi che non eri a scuola!» mi rispose ed io sbiancai.

Non ci potevo credere.

Abbassai il viso visibilmente sconvolta ed incredula.

Perché lo aveva fatto dopo la nostra conversazione?

«Quando è venuta a dirtelo?» domandai poi alzando il viso verso di lui, «A mezzo giorno..» rispose schietto, senza mai togliere lo sguardo dal mio, «Ah... E quindi tu le credi?» azzardai a domandare, «Mi è sembrata sincera ed era visibilmente preoccupata per te!» alzai gli occhi al cielo, preoccupata, come no.

«Preoccupata di cosa? E' assurdo!» esclamai allargando le braccia, era davvero ridicolo, «Kelsey, voglio sapere dov'eri!» ordinò facendo un passo in avanti, nel frattempo Wesley tornò in casa.

«Cosa succede?» chiese corrugando la fronte non appena vide me e mio padre li davanti.

Mio fratello si chiuse la porta di casa alle spalle e mi guardò alzando un sopracciglio.

«Cerco di capire perché tua sorella ha saltato la scuola!» gli spiegò mio padre senza mai distogliere lo sguardo dal mio.

Quello sguardo mi stava uccidendo.

Wesley voltò immediatamente il viso verso di me e sospirò.

«Lei era con me...» disse poi, «La mia macchina ha avuto un problema mentre andavamo a scuola, sono stato costretto ad andare dal meccanico, credevo fosse una cosa da nulla ed invece mi c'è è voluta tutta la mattinata!» mentì mio fratello, la sua bugia sembrò cosi veritiera.

«E Kelsey purtroppo ha dovuto saltare la scuola..» continuò poi, «Non potevi chiamarmi?» domandò poi mio padre, il suo malumore sembrava stesse passando, «Sapevo che eri in ufficio, era una cosa che potevo sbrigare da solo e poi Kels era lì con me» rispose mio fratello, mio padre annuì, «Scrivi alla tua amica, era preoccupata..» disse poi mio padre prima di incamminarsi al piano di sopra.

Wesley poggiò le mani sui fianchi e si voltò verso di me visibilmente arrabbiato.

«Kelsey dove diavolo eri?» mi domandò seriamente, alzai gli occhi al cielo scocciata, «Grazie per averi coperta ma sono comunque affari miei!» dissi incamminandomi, lui mi afferrò per un polso, «No Kelsey, voglio sapere dov'eri!» disse fissandomi dritto negli occhi, «Ma che ti importa?» domandai lasciando la presa ed incamminandomi al piano di sopra.

ᴘʀᴏᴛᴇᴄᴛᴏʀ » ᴍᴀʟᴜᴍᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora