𝟏𝟕.

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" L'amore si conquista... non si pretende. "

𝐆uardavo con aria svogliata fuori dalla finestra mentre l'insegnante di francese, il signor Burton continuava a spiegare la sua noiosissima lezione.

Ero davvero giù di morale.

Igiorni passati a Medellín erano volati facendoci tornare, purtroppo, alla realtà.

Quei cinque giorni lontana da casa mi erano serviti molto.

In primis, mi avevano dato la conferma di voler continuare a stare con Maluma. Andare dalla sua famiglia, conoscere il posto in cui era nato e cresciuto mi aveva conquistata.

Mi ero convinta del fatto che volessi tornarci al più presto per passare molto più tempo con Barbara e tutti gli altri parenti che per mancanza di tempo non ero riuscita a conoscere.

Manuela era tornata a Phoenix il giorno dopo per riprendere anche lei la sua vita qui.

La campanella finalmente suonò riportandomi alla realtà e distraendomi dai miei pensieri, presi lo zaino da terra e mi alzai.

Avevo totalmente ignorato Allyson, mi ero addirittura seduta all'ultimo banco evitando di condividere lo stesso posto.

«Possiamo parlare?» mi chiese la ragazza seguendomi lungo il corridoio mentre mi allontanavo dalla classe, alzai gli occhi al cielo e mi voltai, trovando il suo sguardo avvilito.

«Di cosa? Ti ho già detto tutto quel pomeriggio al bar. Ora scusa ma Maluma mi sta aspettando..» dissi riprendendo a camminare raggiungendo il cortile, «Ti prego, cerchiamo almeno di chiarirci» mi pregò lei venendomi dietro, mi voltai di nuovo, «Chiarirci per cosa? Hai scelto da che parte stare, hai scelto Justin e lo accetto, ma non ho altro da dirti, hai scelto di mentire a tutti quindi va bene cosi» lei corrugò la fronte, «Cosa intendi?» domandò confusa, «So tutto. So che c'è Wesley nel mezzo, so benissimo cos'è successo realmente, e tu, pur sapendo questo continui a difendere Justin, quindi per questo motivo io non ho nulla da chiarire con te. Io e Wesley eravamo come due fratelli per te ma ormai questo non conta più..» affermai dandole le spalle riprendendo a camminare.

Sul mio viso si formò un sorriso quando vidi Maluma poggiato di schiena alla sua auto.

Come sempre, mi presi un secondo per ammirarlo in tutta la sua bellezza.

Indossava dei jeans ed una maglia bianca a maniche corte che metteva in risalto il suo fisico ben scolpito e le braccia tatuate.

«Cosa pensi di fare?» continuò Allyson continuando a seguirmi, mi voltai, «Cosa dovrei fare? Sai bene che non posso fare nulla, siete voi ad avere il coltello dalla parte del manico» affermai e lei sembrò dispiacersi ma non mi importava, avevo altro a cui pensare, «Mi dispiace...» mormorò poi abbassando il viso, «Ti dispiace per cosa esattamente?» domandò Justin spuntando all'improvviso dietro di me mettendo un braccio intorno alle spalle di Allyson che lo guardò cercando di formulare una scusa al volo.

«Io.... sono stata poco bene in questi giorni e si è dispiaciuta per me..» affermai scrollando le spalle.

Non so perché lo feci, forse temevo che Justin potesse farle qualcosa se avesse saputo la nostra reale conversazione.

Lui guardò la sua ragazza corrugando la fronte ma sembrò crederci per fortuna.

«Ora scusate, devo proprio andare» dissi poi voltandomi per poter finalmente raggiungere il mio ragazzo.

«Perché non chiami Juan? Perchè non lo fai venire qui?» domandò Justin con un sorrisino sul viso.

Sapeva che non voleva essere chiamato in quel modo.

ᴘʀᴏᴛᴇᴄᴛᴏʀ » ᴍᴀʟᴜᴍᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora