𝟒𝟗.

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" Innamorarsi è un lusso, chi non può permetterselo finge. "


«𝐊els?» mi chiamò Maluma dall'ingresso.

«Sono qui!» esclamai dalla nostra camera da letto.

Ero seduta sul letto con la schiena al muro ed il portatile sulle gambe.

«Cosa fai?» mi chiese avvicinandosi alla porta restando sulla soglia, fissandomi con un sorrisino, «Nulla di particolare...» risposi facendo spallucce alzando il viso verso di lui mostrandogli un sorriso, lui nel frattempo si avvicinò al letto e si sedette al mio fianco.

«Sbaglio o.... Quelli sono appartamenti?» domandò curiosando nello schermo del PC, «Si...» risposi timidamente, «A Londra?» domandò di nuovo mentre un sorriso si faceva largo sulle labbra, «Si... Ho pensato che ci serve un posto dove stare, no? Non possiamo andare li e cercare casa all'ultimo minuto...sarebbe assurdo!» dissi scuotendo la testa, lui continuava a guardarmi con il sorriso sulle labbra.

«Ti amo!» affermò prima di stamparmi un bacio sulle labbra poggiando entrambe le mani sul mio viso, «Anche io!» risposi ridacchiando.

«Allora... Cos'hai trovato?» domandò poi mettendosi a sedere proprio al mio fianco, «Beh, ce ne uno che mi piace tantissimo!» dissi riaprendo la pagina che avevo appena salvato, «E' un monolocale, senz'altro datto ad una coppia!» gli spiegai, «E' proprio quello che ci serve!» confermò lui fissandomi, «Si infatti, è questo qui...» dissi voltando lo schermo del computer, lui annuì ed avvicinò lo schermo per guardare meglio.

Guardare quegli appartamenti mi fece capire che la mia vita stava per cambiare davvero, finalmente!

«E' davvero bello! Mi ci vedo a vivere lì con te..» affermò distogliendo il viso dallo schermo per fissarmi, io sorrisi, «A me piace molto e poi si trova in centro...» dissi e lui annuì, «Adoro il fatto che la cucina sia unico ambiente con il soggiorno...» affermò lui, «Concordo!» dissi, «C'è un numero di telefono? Possiamo rivolgerci a qualcuno?» chiese guardandomi, «Si, qui sotto c è un numero a cui rivolgersi» gli spiegai, lui prese il suo Iphone dalla tasca e lo salvò nella rubrica.

«Domani mattina lo chiamo...» affermò poi fissandomi con un sorriso, io annuì, «Se questo non dovesse andare, faremo altre ricerche» disse poi, «Certo, per forza..» risposi chiudendo il PC, lui sorrise.

Io che cercavo casa con Maluma, era praticamente un sogno che si avverava.

«Dove sei stato stamattina?» gli domandai poi voltandomi verso di lui, «A fare dei colloqui... mi serve un lavoro a tutti i costi!» disse poggiandosi con la schiena al muro, lasciandosi scappare un sospiro, «Devo assolutamente lavorare prima di partire per Londra...» disse poi, «Tranquillo, vedrai che qualcuno chiamerà.» gli dissi cercando di rincuorarlo, poggiando la mia mano sulla sua, «Tu credi?» domandò fissandomi, «Scusa perché non dovrebbero?» chiesi corrugando la fronte, lui rimase in silenzio facendo spallucce, «Sei troppo negativo...» gli dissi con un sorrisino scuotendo la testa, «La positività non ha mai fatto parte di me!» confessò lui ridendo, «Si, l'ho notato..» affermai divertita.

«Comunque sforzati affinché sia diverso stavolta, ok?» lui annuì, «Ci proverò per te amor...» disse poi con un sorriso, «Le cose sembrano stiano finalmente andando per il verso giusto, dobbiamo davvero credere in noi stessi adesso!» affermai e lui sorrise.

«Cosa c'è?» domandai fissandolo, «Sei sempre così positiva Kelsey..» affermò, «Non posso non esserlo, siamo finiti in una situazione assurda e non nego che ho più volte pensato di mollare, ma sai cosa mi ha spinto ad andare avanti? Tu» lui sorrise, «Dico davvero, sono sempre stata positiva anche grazie a te che spesso mi hai detto che saremmo usciti da questo casino..» affermai fissandolo, «Mi sono cullata del fatto che avevo te al mio fianco.» continuai poi, la sua mano si intrecciò alla mia.

«Lo sai, ho fatto di tutto per risolvere la situazione..» io annuì, «Appunto per questo!» affermai, «Io mi sono sempre fidata di te» dissi poi con un sorriso che lui ricambiò.

Lui era la mia forza. Era il mio tutto.

«Sei felice di trasferirti a Londra allora?» domandò poi accarezzandomi i capelli, «Certo che si, lo avrei fatto comunque ma dovermi trasferire lì con te cambia le cose... radicalmente e lo sai» lui sorrise ed annuì.

«Io ti avrei seguita ovunque...» gli sorrisi, «Non ho dubbi su questo, non ne ho mai avuti...» affermai fissandolo, «Posso chiederti una cosa?» io annuì, «Certo..» concordai, poi, scrollando le spalle, «Vorrei sapere cos'ha detto tuo padre dopo aver saputo che venivo con te a Londra..» affermò alzando lo sguardo puntando i suoi occhi nei miei.

Perché voleva saperlo?

In cuor suo aveva già una risposta.

«In realtà niente di particolare, credo abbia capito cosa voglio e con chi voglio stare...» risposi cercando di essere convincente, «Davvero? E non ha detto altro?» domandò sorpreso, «Cos'avrebbe dovuto dirmi? Ha già provato a rovinarci la vita, non gli ho permesso di farlo di nuovo!» risposi alzando le mani.

Non volevo dirgli la verità, avrebbe sofferto inutilmente.

«No lo so ma... è strano, pensavo reagisse peggio...» affermò prendendo la mia mano, stringendola alla sua.

«Direi che abbiamo sofferto abbastanza, no? Niente e nessuno ci dividerà mai» dissi guardandolo, lui annuì e sospirò, «Infatti...» confermò, nel frattempo la porta di casa si aprì.

«Maluma?» lo chiamò Wesley dall'ingresso, «Hei! Sono in camera!» esclamò il mio ragazzo.

«Vi ho disturbati?» domandò mio fratello una volta davanti la porta, «No, certo che no..» risposi con un sorriso, «Dovresti venire con me..» disse poi a Maluma, «Dove?» chiese l'altro corrugando la fronte, «Forse ti ho trovato un lavoro!» affermò Wesley spalancando le braccia con un sorriso, Maluma sembrò illuminarsi.

«Dici sul serio?» domandò poi alzandosi dal letto, «Al negozio di un mio amico come magazziniere... so che non è chissà cosa ma credo vada bene...» Maluma annuì, «No hai fatto benissimo, in questo momento qualsiasi lavoro mi va più che bene... devo assolutamente lavorare e mettere soldi di lato per andare a Londra con Kelsey» affermò mentre si spogliava della sua maglietta per metterne una pulita.

«Proprio per questo ho pensato di dirtelo» disse Wesley fissandolo, «Ti ringrazio, dico davvero, sei un vero amico..» affermò Maluma infilandosi le scarpe, «Mi ha detto che ci aspetta lì per le cinque, abbiamo ancora mezz'ora!» affermò Wesley poggiandosi con la spalla allo stipite della porta.

«Come hai fatto a trovare questo lavoro?» domandò Maluma, «Ci siamo sentiti stamattina e si lamentava del fatto che non trovasse nessuno che potesse aiutarlo in negozio e mi sei venuto in mente tu...» spiegò Wesley.

Apprezzavo davvero molto il fatto che volesse aiutare il mio ragazzo, la loro amicizia era davvero qualcosa di speciale.

Avevano un legame indissolubile.

Sembravano fratelli più che amici, erano fortunati entrambi.

«Beh, ti ringrazio, dico davvero!» affermò Maluma fissandolo con un sorriso, «Ehi, tu devi ancora andare a comprare un vestito per il matrimonio!» disse il mio ragazzo puntandogli un dito contro, «Hai ragione, andrò domani mattina» rispose mio fratello annuendo, «Kels verresti con me?» domandò poi guardandomi, «Certo, perché no!» risposi con un sorriso, scrollando le spalle, «Allora avverti mamma, dormirai qui stanotte...» mi disse Wesley, io annuì.

«Sono pronto!» affermò Maluma prendendo il suo telefono dal letto, «Torneremo per cena naturalmente..» affermò Wesley prendendo dalla tasca le chiavi dell'auto.

«Io da qui non mi muovo» dissi ridacchiando.

Maluma si chinò verso di me e mi prese il viso tra le mani, «Ci vediamo dopo amor!» disse e mi lasciò un bacio sulle labbra, sorrisi.

«Ci vediamo dopo.... e state attenti!» risposi alzando una mano, «Staremo attenti e faremo i bravi!» scherzò Wesley facendomi ridere.

ᴘʀᴏᴛᴇᴄᴛᴏʀ » ᴍᴀʟᴜᴍᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora