Logan...
"Sei ancora pentito di essere uscito con me?" mi chiede Vivian, sorridente, mentre sto guidando e lei mi indica da che parte devo andare per portarla al suo luogo di lavoro. Ancora non ho capito perché ho accettato di uscire con lei, stasera.
"No... mi chiedo solo perché non hai potuto dirmelo tu stessa invece di portarmici di persona."
"Lo vedrai quando arriverai. Diciamo che è una sorpresa." Il tono della sua voce è malizioso e morbido, come se ogni frase pronunciata sia fatta esclusivamente per sedurmi. Le sorrido, incuriosito da questa ombra di mistero.
Da quando ci siamo baciati durante la festa di capodanno le ho chiesto molte volte di parlarmi di lei, ma è sempre stata avara di parole. Poi dopo appena quattro giorni ho cominciato a lavorare insieme a Robbie, quindi la sera l'ultima cosa che volevo fare era uscire... cavolo, quel lavoro è davvero pesante! A parte che, pur sentendomi attratto da Vivian, c'è sempre qualcosa che mi frena con lei. Non riesco a togliermi Sara dalla testa. O, almeno, è quello che è successo finora. Ma dato che domani sarà il mio primo giorno di riposo dopo una settimana sfiancante mi ha convinto ad andare nel locale dove lavora. Adesso sono curioso di sapere che tipo di lavoro faccia.
Mi indica un parcheggio lungo una strada moderatamente trafficata e quando scendiamo mi ritrovo a osservare l'insegna al neon di una sorta di pub, chiamato "Il canto della Sirena", dove l'immagine di una ragazza dentro una coppa di champagne muove le gambe su e giù, invitando ad entrare. Ho uno strano presentimento. Percorriamo un breve vialetto ed entriamo attraverso una porta a vetri di stile antico, subito un signore di colore con una barba bianca e un cappellino di traverso mi chiede di pagare il biglietto da dietro un piccolo bancone. Ma Vivian intercede per me.
"Lascia stare, Jin, lui è con me."
"Garantisci tu per lui?" Chiede come se potessi fare chissà quali danni, rimango sbalordito.
"Sì, non ti preoccupare." Cinguetta lei e subito mi prende per un braccio e mi trascina oltre una pesante tenda rossa. All'improvviso mi ritrovo all'interno di una sorta di teatro un po' antico. Un grande palco in fondo alla gigantesca sala è coperto da un tendone rosso, come il più classico dei tendoni da teatro. Le luci sono soffuse e l'intera sala è disseminata di tanti tavoli rotondi dove molti uomini, e anche qualche donna, sono seduti e sorseggiano da dei bicchieri, chiacchierando tra loro generando un chiacchiericcio confuso. Al lato destro del salone c'è un lunghissimo bancone del bar dove un ragazzo biondo e smilzo, con un cappellino di traverso simile a quello di Jin all'entrata, è intento ad asciugare dei bicchieri... e dove Vivian mi dirige immediatamente. Il barista non ha solo quel ridicolo cappellino ma anche una maglietta attillata e altrettanto ridicola, con disegnato il colletto e la camicia di un frack, con il papillon.
"Ciao Leo," lo saluta Vivian.
"Ehi, tesoro, Rose ti cercava, a quanto pare sei in ritardo per il primo spettacolo."
Il primo spettacolo? Mi sembra di brancolare nel buio.
"Sì, lo so... ma prima volevo farti conoscere il mio amico Logan. Dagli tutto quello che ti chiede, a spese mie, ovviamente."
"No, non c'è nessun motivo per cui mi devi anche pagare da bere." Ribatto riprendendomi dalla mia confusione mentale.
"Non ti preoccupare, Logan, Rose non mi farebbe mai pagare dei drink per un mio amico."
"Rose... quella della festa dell'ultimo dell'anno?" chiedo sorpreso.
"Esattamente. Lei e suo marito sono i miei datori di lavoro." Sorride. "Ora devo scappare, altrimenti sono guai. Ciao." Mi dà un bacio a stampo sulle labbra, mi fa l'occhiolino e poi sparisce oltre una porta nascosta lungo il muro.
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Il Cuore ha i suoi Tempi
ChickLit#TERZA PARTE e ultima della trilogia "Il Cuore di Sara". Dopo la morte del padre Sara tenta di rimettere in sesto la sua vita riportandola sui binari giusti, ma non ha fatto i conti col suo cuore che, a quanto pare, non vuole essere messo da parte...