Abbiamo seppellito il mio dolce cucciolone sotto il grande albero di fichi all'ingresso del nostro giardino. Per lo meno sarà nel luogo in cui è cresciuto e in cui voleva tornare a vivere, dove cercava la felicità. Con mia madre e la signora Ferguson abbiamo fatto una sorta di celebrazione, di funerale, per lui. Questo gesto da parte loro mi ha fatto stare bene.
Dopo questo funerale particolare sono tornata a casa di mia madre. Andrea ci è venuto incontro nell'ingresso quando siamo entrate. Io credevo che mi avrebbe detto qualcosa per via della macchina, invece mi ha sorriso e mi ha dato una pacca sulla spalla. Commossa dal suo gesto gli ho buttato le braccia al collo e l'ho stretto a me, asciugandomi le lacrime silenziose. Quando mi sono staccata da lui ho notato la presenza di Veronica ferma sulla porta del grande salone. Mi guardava timidamente, incapace di capire cosa stesse succedendo, ma intuendo sicuramente che qualcosa era successa. Lo so perché ha le mie stesse espressione di quando sento una situazione particolare ma non voglio disturbare a chiedere perché. Ho fatto qualche passo verso di lei mentre continuava a guardarmi in silenzio, forse un po' impaurita, allora mi sono fermata e le ho sorriso: "Ti va di giocare insieme con la tua Judy?"
Alla mia domanda ha sgranato gli occhi e mi ha sorriso, entusiasta. "Sì!" ha strillato gioiosa, poi è corsa a prendere la sua bambola, ma prima di arrivare alle scale si è fermata ed è tornata indietro, gettandosi su di me e abbracciandomi le cosce. Questo è stato il gesto che mi ha commossa più di tutti.
Mi volto e osservo Billy che mi sta osservando dal suo seggiolone, mentre Sandy sta cercando di dargli da mangiare. "Dai, amore della mamma, fai aaa..." Dice lei col cucchiaio in mano. Billy apre la bocca ma appena lei si avvicina gira la testa. La sta prendendo in giro.
Ridacchio. "Posso provarci, io?"
Sandy si volta verso di me a guardarmi sorpresa e a bocca aperta. "Certo..." borbotta dopo un po' alzandosi dalla sedia. Mi ci siedo io e afferro il cucchiaio. Inizio a fare come fa lei, imitando un aeroplanino col cucchiaio. Vedo Billy seguirlo con lo sguardo e aprire la bocca, ma anche con me gira la testa all'ultimo momento. Non prevedendolo finisco per rovesciargli il contenuto del cucchiaio sul mento e sul bavaglio. Sandy si mette a ridere. "Pazienza, come zia non vali molto ma imparerai."
Divertita, scoppio a ridere con lei, accompagnata dai versi di meraviglia di Billy, confuso dalle nostre reazioni. Come ho fatto a non voler vivere tutto questo?
Mi sono lasciata convincere da Leonore ad andare al pub questa sera, anche se siamo a giovedì e domani lavoro, ma in fondo non devo alzarmi più tanto presto, specialmente adesso che ho la macchina, quindi ho pensato che una serata diversa non poteva farmi male. In realtà mi mancava la compagnia delle ragazze e la musica dei ragazzi. Essere di nuovo qui immersa in questa atmosfera mi fa pensare a quando Logan mi ronzava attorno scatenando le inutili gelosie di Lily, ricordandomi quando mi chiamava Principessa, facendomi arrabbiare perché mi sembrava che mi prendesse in giro invece per lui era un po' un complimento.
Dopo lo sfogo per la morte del mio Zeus ho capito che dovevo subire un altro scossone emotivo per accettare fino alla fine la morte di mio padre. Dovevo piangere. Dando addio a Zeus sono riuscita a dare il mio addio definitivo anche a mio padre. Adesso, a sangue freddo, mi sto accorgendo di quanto devo essere sembrata fredda e distaccata alle persone intorno a me. In realtà mi sentivo solo profondamente sbagliata e volevo trovare un modo per rimediare e diventare quella che credevo mio padre voleva farmi diventare. Ma per fare questo mi sono accorta che ho fatto soffrire molte persone, e prima fra tutte proprio Logan. Considerandolo deleterio per il raggiungimento del mio obiettivo l'ho allontanato da me senza remore, ma adesso mi rendo conto di quanto devo averlo fatto soffrire se ha deciso perfino di andarsene... forse me ne sono accorta troppo tardi.
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Il Cuore ha i suoi Tempi
Chick-Lit#TERZA PARTE e ultima della trilogia "Il Cuore di Sara". Dopo la morte del padre Sara tenta di rimettere in sesto la sua vita riportandola sui binari giusti, ma non ha fatto i conti col suo cuore che, a quanto pare, non vuole essere messo da parte...